All’ESC si parla la lingua della musica

In Italia sei noto solo ai fans dell’Eurofestival. Hai mai pensato di provare di farti conoscere maggiormente anche da noi?

A dire il vero io mi esibivo già dall’età di 4 anni ed ho partecipato a vari concorsi canori in Sardegna (tra cui “Una voce per Sanremo”, Voci Nuove..), ma durante quegli anni il canto per me era un hobby. Il mio obiettivo primario era di conseguire la laurea al più presto. Sono stato ospite in Italia di alcune trasmissioni tra cui Festa Italiana su Rai Uno e spesso su Radio Due e naturalmente su alcuni media della mia bella Sardegna; non nascondo che mi farebbe piacere combinare qualcosa anche in Italia. Spero che L’Eurofestival quest’anno mi possa dare questa opportunità.

L’anno scorso con i Bonaparti.lv, quest’anno con i Pirates of the sea. Lavori stabilmente in Lettonia o sono collaborazioni occasionali?

Durante il mio primo anno qui a Riga, insegnavo italiano ma da qualche anno a questa parte lavoro nel “mondo dello spettacolo” lettone e Baltico. Mi esibisco spesso anche in Estonia e Lituania come cantante, presento serate (tra cui vari Festival Italiani che vedono la partecipazione di artisti come Matia Bazar, Albano, Ricchi e Poveri..) e lavoro in tv. Gli italiani che stanno qui mi definiscono scherzosamente il Fiorello del Baltico.

L’anno scorso hai partecipato all’Eurofestival sempre per la Lettonia, ci puoi raccontare l’esperienza?

È un esperienza entusiasmante, un tripudio di nazioni, artisti e culture musicali differenti. L’Eurofestival è davvero un evento che fa parlare tutti i popoli in una sola lingua, quella della musica! Una grande opportunità di mostrare quello che sai fare ad un immenso numero di persone. Sono felicissimo di prendervi parte anche quest’anno in una veste molto differente.

Come mai avete deciso di cantare in italiano?

Perche la melodia si adattava benissimo alla nostra lingua. Non so se qualcuno di voi ha sentito il lettone… lingua antica, interessante ma proprio musicale non direi:) E poi c’era la voglia dei compositori svedesi di portare un po’ di Italia nell’Eurofestival, e mi sembra che qualcosa si sia mosso visto che quest’anno ci sono ben tre pezzi in italiano.

Cosa pensi del fatto che, nonostante l’assenza dell’Italia, ci siano ben due canzoni completamente in italiano (San Marino e Svizzera) e una parzialmente in italiano (Romania)?

Penso che l´Italia è fondamentale in questo evento musicale ed è un vero peccato che ci si perda in stupide questioni economiche dimenticando il vero spirito di questa manifestazione; io ho lanciato molti appelli anche l anno scorso durante le interviste, ITALIA RITORNA!

Un appello per il nostro ritorno nel 2009.

ITALIA, MANCHI SOLO TU!

Wolfes of the sea è una canzone veramente coinvolgente, e mi sembra anche che corrisponda al gusto italiano. Avete pensato di promuovere la vostra canzone in Italia?

Per il momento ci concentriamo sull’esibizione sul palco dell’Eurofestival, abbiamo già fatto alcuni promo tour e la canzone riscuote un grande consenso di pubblico ovunque! A me poi piace un sacco, quando l’ho sentita per la prima volta non sono riuscito a star seduto, mi sono alzato e ho saltato come un pirata impazzito:)

All’ESC, spesso il contorno ha molta più importanza del brano stesso. Anche nel vostro caso, la coreografia e i costumi sono molto appariscenti. Non pensi che questo fatto possa e, in alcuni casi, sia fatto apposta per distogliere l’attenzione dal brano?

Penso che ci debba essere un armonia e un bilanciamento tra canzone, costumi di scena e coreografia, in modo da non risultare ridondante, troppo appariscente. L’esibizione dura solo tre minuti ed in questi tre minuti tutto deve funzionare in maniera adeguata per fornire il miglior risultato possibile. Ecco perché in questi giorni stiamo lavorando molto sulla parte vocale cercando di trovare la giusta atmosfera di un allegra ciurma di pirati:)

L’esibizione all’ESC sarà simile a quella vista nella selezione nazionale lettone?

Abbiamo apportato alcuni cambiamenti, grazie anche all’aiuto di un coreografo svedese che ha lavorato con molti artisti (tra cui citerei Carola e la nostra “connazionale “Perrelli”), avremo abiti da scena nuovi, ma il tema sarà comunque quello di divertirsi e divertire, parola di pirata!

Come la mettiamo col tacchino irlandese?

Sara il nostro pranzo prima di esibirci!

Hai ascoltato gli altri brani in gara? Ce n’è qualcuno che ti piace in modo particolare?

Si direi che ce ne sono alcuni belli. Citerei Hero della Svezia, Qele Qele dell’Armenia, il Chiki chiki che sembra destinato ad essere il ballo dell’estate e Era Stupendo di Paolo Meneguzzi (non per fare l’amico, mi piace molto:) ).

Cosa pensi del fatto che un artista italiano per farsi conoscere all’estero debba partecipare all’Eurofestival rappresentando un’altra nazione?

Mah, questo e uno dei tanti mezzi, non credo che Laura Pausini o Tiziano Ferro vi abbiano preso parte, eppure… Un buon artista diventa famoso all’estero se ha le qualità per vendere anche fuori dall’Italia.

Però mi spiace che in Italia ci siano artisti come Giorgia per esempio, che non abbiano ancora varcato il confine. Ci vuole sicuramente fortuna oltre al talento.

E se un giorno l’Italia ritornasse, vorresti rappresentarla?

Ora penso a rappresentare nel migliore dei modi la gente lettone che mi ha votato, poi chissà, io sono un tipo che ama il rischio e che ama mettersi alla prova. Vedremo.

Chi sono i cantanti italiani che più segui?

Mi piace molto Giorgia, Elisa, Biagio Antonacci, Tiziano Ferro e le grandi autorità quali Mina, Battisti e Celentano. Nel mio ipod c e sempre Alex Baroni.

A Belgrado durante le prove potresti aiutare Nico e Vlad, i due cantanti rumeni, a pronunciare meglio la loro canzone in italiano?

Ragazzi, mi chiedete tanto… già ho lavorato sodo con i lettoni l’anno scorso con risultati… direi…. non proprio eccellenti… (quella elle era più dura del marmo!). Quest’anno toccherà ai rumeni passare sotto le forche caudine dei membri dell’Accademia della Crusca dell’Eurofestival 🙂

Per te è importante l’Eurofestival per aiutare all’integrazione europea?

Aiuta tantissimo! Io l’anno scorso ho instaurato contatti con artisti di tutta Europa e ho preso parte a molti eventi musicali e culturali in giro per l’Europa! L’Eurofestival viene spesso considerato con un evento di basso spessore musicale, melodie banali e costumi sgargianti. Invece dietro c’è un mondo incredibile e ricchissimo di gente fantastica. Non dimenticherò mai le risate e le cantate che mi feci lo scorso anno con Verka Serduchka o con la bella cantante Olandese.

Dopo l’ESC, quali sono i tuoi progetti futuri?

Vediamo come va l’Eurovision… poi dal risultato di questo evento deciderò che fare.

Un saluto a tutti i fans italiani dell’Eurofestival…

Ciao a tutti, spero che la canzone della Lettonia vi piaccia e che possiate ballare insieme a noi sulla nostra nave pirata!!! Hey hey hooo!

Si ringrazia Roberto Meloni per la disponibilità e Chiara, Ranma25783, RedRiver e ISRAELFOREVER per la collaborazione.

www.piratesofthesea.eu

http://www.myspace.com/robertomeloni