Senit, la rappresentante di San Marino all’ESC 2011, ci ha concesso un’intervista molto interessante, in cui ci racconta qualcosa di lei e del suo percorso artistico.
Naturalmente ringraziamo Senit per la cortesia che ci ha riservato. Un ringraziamento particolare a Eddy Anselmi che si è dimostrato molto disponibile nel fare da tramite tra noi e Senit.
Ci racconti com’è nata l’idea di partecipare alla selezione nazionale per l’ESC di San Marino.
Allora, allora! Dell’Eurovision avevo un po’ perduto le tracce: alla fine del 2007 me ne parlarono alcuni amici, e da allora ho spesso seguito la manifestazione: la cosa che mi colpiva di più era la grande tecnologia televisiva, e l’entusiasmo del pubblico in platea. Tornando alla mia partecipazione, avevo saputo che la San Marino RTV era interessata a tornare in gara, e tramite la mia casa discografica ho preso contatto con loro: San Marino RTV ha subito ha trovato il nostro progetto interessante e dopo diversi colloqui, sono stata scelta per l’edizione di Düsseldorf: non vi dico che salti di gioia quando è arrivata la telefonata che mi diceva che era vero, che ero stata confermata!
In quale genere musicale ti riconosci? Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Difficile da dire Diciamo che il Funky è ciò che mi ispira di più, ma sono una di quelle persone che farebbero di tutto: dal pop al country al rock! Comunque ho come artisti di riferimento Mary J Blige, Beyoncé, Aretha… Mi piace cantare di tutto, dalle canzoni originali ad alcuni grandi successi del passato: quando posso, amo riproporre un repertorio di cover insieme a tre amici musicisti. Facciamo dei concerti a sorpresa, per il solo gusto di cantare.
Sei un’artista “multiculturale”. Il brano all’ESC rispecchierà questa tua caratteristica?
Direi di sì, la canzone sarà molto Europea e la bellezza dell’ESC è questo: essere contemporaneamente in più di 40 differentissimi stati. I miei genitori sono nati in Eritrea: io sono nata e cresciuta a Bologna e ho lavorato in Svizzera, Olanda, Germania, ancora in Italia, poi negli Stati Uniti. Tutte queste esperienze sono parte di me, e sono sicura che il mio modo di stare sul palco rispecchia un po’ di tutti i palchi su cui ho avuto la fortuna di cantare. Oggi corro per San Marino: Monaco, il Lussemburgo, la Svizzera ma anche il Regno Unito hanno in passato scelto artisti internazionali.
Conoscevi l’ESC? Hai mai visto qualche edizione degli anni passati? Se sì, c’è qualche cantante che ti ha particolarmente colpito?
Ho un ottimo ricordo di Yohanna e Rybak nel 2009 e mi diverte molto Lena, anche se la sua canzone del 2010, sono sincera, non mi colpì al primo ascolto . Speravo di incontrare Yohanna a Düsseldorf, e ho tifato per lei per tutta la finale islandese, che mi sono vista su eurovision.tv in una stanza d’albergo di Istanbul, di ritorno dall’Azerbaigian. I miei amici Alessandro e Eddy, che saranno Capo Delegazione e Capo Stampa per San Marino, avevano paura di lei: la sua canzone era veramente bella. Io invece avrei voluto che vincesse, non pensavo alla difficoltà o meno della gara. La canzone che ha vinto in Islanda mi sembrava meno accattivante, poi mi hanno raccontato la storia del povero Sigurjon, e ho capito perché ha vinto: da islandese, credo che avrei votato anche io per loro.
L’Eurofestival, oramai, è in concorso in cui anche l’immagine è molto importante. Non sempre è sufficiente avere una buona canzone, ma conta anche il contorno. Cosa ne pensi?
Credo che il “contorno” che serva è la passione. Dopotutto ci sono artisti che si esibiscono “nudi” mettendoci passione come altri che mostrano anche un impegno e un interesse particolare per le coreografie e la scena. È importante che la canzone si adatti alla scena e non sia né troppo né troppo poco: quindi ben vengano le esibizioni strutturate come quelle più semplici!
Hai già pensato a come presenterai la tua canzone sul palco di Düsseldorf?
Segretissimo per ora, ci sono tante idee che stiamo cercando di plasmare… il nostro regista e coreografo è davvero una persona creativa! Sarà molto importante la squadra che sarà con me sul palco: alcuni hanno già lavorato con me in passato, e abbiamo condiviso il palco di alcuni musical. Per gli altri, sarà la nostra prima volta insieme: la produzione e la San Marino RTV stanno cercando di completare la formazione.
Puoi anticiparci qualcosa sul brano che eseguirai? È stato già scelto? In che modo vi metterai mano?
Posso anticipare che stiamo lavorando su più canzoni, diverse tra loro, e annunceremo quella scelta l’11 marzo: tra qualche giorno saprete tutto! Seguitemi sul mio blog su www.senit.sm, lì potete trovare sempre le ultime novità!
La TV di San Marino ha preso molto seriamente la propria partecipazione all’ESC. Non si può dire che la RAI stia facendo altrettanto, almeno al momento. Cosa ne pensi?
Aspetterei un po’ per sapere come vadano le cose da quelle parti… magari tra qualche settimana stupiranno tutta Europa con qualcosa di veramente speciale . La Rai è una grande azienda, e sicuramente accanto a coloro che hanno voluto portare l’Italia in gara non mi stupirei se ci fosse qualcuno più tiepido verso il progetto. L’Italia manca da 13 anni, e in questo frattempo il mondo dell’Eurovision Song Contest è completamente cambiata. Io ho fiducia: sono sicura che chi ha voluto tornare in concorso e la sua squadra non si faranno trovare impreparati.
A noi piacerebbe un bel derby in Finale con San Marino? Tu come lo vivresti?
C’è un derby nel derby: Raphael è di Urbino, vicinissimo a San Marino. Sarei contentissima di essere con lui sul palco della finale. Io farò di tutto per qualificarmi, e poi me la gioherò all’ultimo punto con Raphael: scherzo, l’Eurovision non è una gara, o meglio, è una gara dove non ci sono vinti ma solo un vincitore. Sarebbe uno derby strano, dove magari, finalmente aggiungo io da “Sammarinese” e da Italiana, potremmo scambiarci i 12 punti come fanno Grecia e Cipro, aiutandoci. Scherzo ovviamente: lo so, che i 12 punti della giuria e del pubblico Italiano dovrò guadagnarmeli uno per uno.
Il rappresentante italiano è uscito da Sanremo. Fra i protagonisti c’è qualcuno che ti sarebbe piaciuto vedere sul palco tedesco?
L’Italia ha voluto distinguersi mandando un musicista completo, e non un cantante: sarà un peccato non potere sentire suonare Raphael sul palco di Düsseldorf. Rispetto a Sanremo, l’assenza dell’orchestra e degli strumenti dal vivo è forse la cosa che più manca all’Eurovision: questo sulla carta potrebbe penalizzare Raphael, ma sono certo che lui e la sua squadra avranno tutto il tempo per fare benissimo. Mi sarebbe piaciuto vedere anche la Ferreri o Nathalie, sarebbe stata un’immagine delle donne differente da quella che si vede solitamente all’ESC!
Quali progetti dopo l’ESC?
Ci sono tante cose che si stanno definendo, stiamo mettendo tutte le energie per l’ESC e quindi prima di poter parlare di futuro vorrei vedere cosa potrebbe portarmi la spedizione a Düsseldorf! E dove soprattutto
Puoi mandare un saluto ai visitatori del nostro sito?
Ma certo che sì! Un saluto e un bacio e spero di sentirvi TUTTI canticchiare la mia canzone! Ci vediamo a Düsseldorf! (Se poi vivete in Svizzera o in Croazia, votatemi! Per tutti gli amici italiani: appuntamento in finale!)
FOTOGRAFIE: © Senit 2011/Fotografia di Marinetta Saglio
http://www.youtube.com/watch?v=-lTamJS9MrY