Diario da Baku – Giorno 1
20.05.2012 – Riga, Lettonia, ore 18.59
Ma non dovevamo andare a Baku a vedere l’Eurovision? Siamo qui nel simpatico aeroporto di Riga, Lettonia, in attesa che qualche anima pia ci dia almeno mezza spiegazione. Il check in è stato spostato dalle 18.30 a Mezzanotte! In compenso sono riuscito ad avere 5 euro di resto in un Paese che non usa l’euro, per cui stiamo sprofondando in una spirale di follia. Nel frattempo abbiamo incontrato diversi eurofan Svizzeri, Tedeschi e Croati, coinvolti come noi in questa avventura. Ci si riconosce a prima vista, tra Eurofan, da piccoli particolari come la Borsa di Dusseldorf, la maglietta di Baku 2012 o la sciarpetta del tifoso. Jacopo (Massa) aspettaci. Ma soprattutto Firuza (e’ il nostro riferimento per gli appartamenti) aspettaci!
Ore 19.10. Siamo giunti alla conclusione che l’Azerbaijan non esiste! La sua esistenza è una notizia falsa e tendenziosa diffusa ad arte dalla propaganda russa. Abbiamo numerosi indizi che ci portano a questa certezza. Nessun cambiavalute dispone dei manat Azeri; il loro stesso nome sembra frutto di speculazione filosofica. Non sembrano esistere tracce neanche della lingua azera, che nei più riforniti commercianti di vocabolari viene spacciata come dialetto dell’armeno. Neanche all’aeroporto hanno mai sentito nominare questa esotica destinazione. A questo punto la domanda sorge spontanea. Ma i nostri bagagli dove sono finiti?
Ore 19.45. Pare che a risarcimento del ritardo ci concederanno addirittura due euro per banchettare lautamente alla loro salute. Un litas (la moneta lettone) vale circa 1,50 euro e un panino qui te lo fanno a cinque. In alternativa si potrebbe andare tutti a cena a casa di Roberto Meloni. Alla fine il motivo è che l’aereo si è rotto! A questo punto speriamo prima o poi di riuscire a partire.
Ore 21.00. L’aereo potrebbe essere disponibile per le 00.00. Intanto abbiamo deciso di coinvolgere gli altri passeggeri per Baku nel fan remake del video di Beautiful Song di Anmary chiamando, a sconto dei disagi subiti, anche gli stewards e le hostess della Air Baltic a fare da backing. Faremo invidia a Valentina Monetta!
Ore 21.25. Ci hanno confermato che il volo è previsto per mezzanotte. Arriveremo intorno alle 7 di mattina ora di Baku a Baku, giusto in tempo per fare colazione da Firuza.
Ore 23.24. Al Gate di imbarco incede con piglio deciso verso il desk una signora che ha l’aria di pensare: “Adesso questo aereo lo faccio partire io, a costo di prenderlo a calci”. E poi non è successo invece che la marziale signora ci ha anche fatto un problema perché non avevamo il visto per l’Azerbaijan? La signora non sapeva evidentemente che in questa settimana vige un regime paerticolare di visti… Sollevazione popolare dei passeggeri dell’aereo (perché pare che tutti i passeggeri abbiano lo stesso problema) e l’aereo può partire.
Ore 6.20 circa. Baku ci appare sotto di noi, come un geode di ametista punteggiato di luminescenze metalliche di ematite… Siamo arrivati.
e questa e’ stata solo la partenza…..