Continua il nostro viaggio per conoscere i protagonisti del Festival di Sanremo 2013. Oggi trattiamo gli ultimi quattro cantanti della categoria Giovani, il cui vincitore verrà proclamato venerdì 15 febbraio.
Andrea Nardinocchi – Storia impossibile – VIDEO
Andrea Nardinoccchi, nasce il 6 Aprile del 1986 a Bologna, dove tuttora vive.
Andrea ha un talento innato e una predisposizione congenita a portare al massimo livello tutto ciò che inizia a praticare e da cui trae piacere: la musica è al momento il modo attraverso cui ama esprimersi.
La sua passione per la musica nasce nell’adolescenza e cresce di pari passo con l’amore per il basket, in particolare per il “freestyle basket” di cui diventa uno dei protagonisti italiani all’età di 18 anni.
Dopo aver inizialmente intrapreso la strada della formazione musicale accademica, frequentando la Music Academy di Bologna e i corsi del primo anno di conservatorio Jazz, Andrea si accorge quasi immediatamente che la sua attitudine alla composizione si allontana dalla formazione classica spingendosi invece verso tutti i nuovi strumenti che la tecnologia digitale mette a disposizione.
Non suonando nessuno strumento in particolare, Andrea impara a sopperire alla mancanza di strumenti tradizionali utilizzando il beatbox (ovvero la produzione di suoni ritmici con la bocca), la loopstation (strumento elettronico che permette di registrare, mettere in loop e riprodurre vari tipi di suoni), il launchpad e l’auto campionamento vocale, che diventano in breve tempo i mezzi più congeniali per manipolare i suoni e comporre le proprie canzoni declinando le sue composizioni in un modo totalmente nuovo per il panorama musicale italiano.
Una realtà che Andrea stesso cerca di cambiare, manipolare, grazie all’esperienza che sta maturando sul campo ogni giorno alla ricerca di un suo stile personale, uno stile che sappia mescolare al meglio a computer e tecnologie quell’ispirazione che lo coglie e lo accoglie quando cerca di esprimere in musica se stesso.
Sono le macchine gli strumenti attraverso cui Andrea Nardinocchi si trasforma.
Andrea è infatti un “mutante”. Eseguendo la propria musica cambia attitudine ed atteggiamento nei confronti del mondo che lo circonda trasformandosi da persona introspettiva e timida in un artista comunicativo e carico di passione, capace di mutare per sempre il paradigma del cantautore tradizionalmente inteso.
Il singolo “Un Posto Per Me”, con cui ha debuttato alla fine dell’agosto 2012, ha imperversato nelle classifiche radiofoniche della penisola permettendogli di farsi conoscere da pubblico, addetti ai lavori e critica suscitando commenti entusiastici. Tutti coloro che hanno avuto modo di ascoltarlo e incontrarlo sono rimasti ipnotizzati dalla sua capacità di saper mixare soul, elettronica e un pizzico di melodia italiana.
Sono state proprio queste reazioni positive a convincere VEVO, al suo debutto sul mercato italiano, a scegliere Andrea Nardinocchi per registrare il primo live disponibile in streaming su VEVo.com.
Un risultato che premia il lavoro che l’artista bolognese ha fatto in questi mesi e un’occasione per lui di presentarsi live al pubblico, facendo ascoltare due brani inediti che faranno parte del suo primo album previsto per il 2013 (“Bisogno di te” e “Insostituibile”) e una speciale versione del singolo di “Un posto per me” che si apre con la intro, anch’essa inedita, dal titolo “Il momento perfetto”.
La session è arricchita da un travolgente djset in cui Nardinocchi mescola in un sapiente mash up brani e campionamenti, intervenendo anche live con la propria voce: un esperimento assolutamente unico, che ancora una volta ci dimostra l’eclettismo e la modernità di questo 26enne.
Andrea Nardinocchi, che è stato definito dai principali critici “il nuovo volto della musica italiana”, è stato ufficialmente inserito nella rosa definitiva dei giovani che saliranno sul palco dell’Ariston di Sanremo per la 63° edizione del Festival della canzone italiana dove presenterà il brano “Storia Impossibile” (testo e musica di Andrea Nardinocchi).
Ilaria Porceddu – In equilibrio – VIDEO
Nasce a Cagliari il 16 ottobre 1987. Dall’età di sei anni frequenta la scuola di musica Peter’s day di Assemini (CA), studiando pianoforte, canto, teoria e solfeggio, musica d’insieme e informatica musicale. All’età di undici anni inizia a suonare il pianoforte e cantare nel gruppo “Omaggio a Fabrizio De Andrè”, una band di giovanissimi musicisti che per circa quattro anni si è esibita in tournèr in tutta la Sardegna e in Italia. Nel 2001 vince il Festival della Sardegna e nel 2004, all’età di sedici anni, vince il Festival di Castrocaro Terme. Dopo il diploma scientifico Ilaria si trasferisce a Roma per iniziare la sua collaborazione artistica con Peppe Vessicchio e Marco Rinalduzzi, con cui realizza il suo primo album, e contemporaneamente iscriversi alla facoltà di “Arti e Scienze dello Spettacolo” alla Sapienza di Roma. Nel 2008 è special guest del tour “L’uomo delle stelle” di Ron e nello stesso anno prende parte alla prima edizione di X Factor arrivando in semifinale con la conseguente pubblicazione del suo primo album Suono naturale (Sony Music). Nell’estate del 2009 apre i concerti della tournèe di Gino Paoli “Storie”. Nell’autunno dello stesso anno viene chiamata da Luca Tommassini a far parte del cast del Pianeta Proibito in qualità di attrice e cantante. In questa tournèe incontra Attilio Fontana, protagonista del musical e compositore, con il quale inizia a collaborare componendo le canzoni del suo nuovo progetto. Nel 2011 compone le musiche per lo spettacolo teatrale di prosa Lisa di Lorenzo Gioielli con la regia di Siddhartha Prestinari e nello stesso anno lo scultore Federico Paris utilizza alcune sue composizioni pianistiche per l’installazione “Tauromachia-da Goya a Picasso, face to face with the bull” esposta a Praga dal 9 dicembre 2011 al 29 aprile 2012. Sempre nel dicembre del 2011 consegue la laurea in “Arti e Scienze dello Spettacolo” con tesi in Etnomusicologia sulla storia e la tradizione del Canto Sardo a Chitarra in Sardegna. Nel giugno di quest’anno registra il suo nuovo album Personale che la vede coinvolta oltre che come interprete anche come autrice dei suoi brani. In questo progetto Ilaria, oltre al racconto, va alla ricerca delle sue radici utilizzando come ponte la lingua della sua terra, il sardo, che contamina in maniera moderna e atavica la narrazione “… come ricordo del luogo da cui veniamo e di cui non possiamo perdere le tracce della nostra identità più profonda”. Il disco è stato registrato nella Galleria d’arte MuGa (Roma) in collaborazione con l’artista visuale Valentina De Mathà. Questa esperienza nata con la produzione di Attilio Fontana, Embrio.net, e MuGa, che ha visto Ilaria al pianoforte e alla voce, e Clemente Ferrari alla fisarmonica si tradurrà in un disco, un catalogo d’arte e un docufilm. A febbraio del 2013 la vedremo sul palco dell’Ariston con il brano “In Equilibrio”, fra gli otto partecipanti di Sanremo Giovani. “In equilibrio, racconta il viaggio nel circo della vita sul quale filo siamo tutti indistintamente sospesi in attesa di quel soffio di vento che ci può far volare anche solo per un attimo e continuare a sperare in un nuovo viaggio…”.
Renzo Rubino – Il postino (amami uomo) – VIDEO
Renzo nasce 24 anni fa a Martina Franca in Puglia.
Per motivi ignoti si avvicina a teatro, musica e, anche se non si direbbe, alla danza. Renzo VUOLE suonare e lo fa così:
A 16 anni si maschera e si spaccia per Mr V, (noto) pianista londinese in tour italiano.
Tutto questo per poter partecipare ad un festival di musicisti di strada organizzato da papà Rubino che come tutti i papà italiani lo vorrebbe avvocato.
A 19 anni legge di un concerto di Albano Carrisi dedicato alla “Madonna” che si terrà ad un’ora da Martina Franca. Carica strumenti e strumentisti in macchina e si presenta al promoter del concerto convincendolo di essere il gruppo spalla.
A 20 anni è leader della resident band dello “SHOW GIRL”, noto night club di Fasano (BA)
A 21 anni incontra il suo produttore artistico Andrea Rodini (Vocal Coach della squadra di Morgan nella prima e seconda edizione di X FACTOR).
“Negli ultimi anni ho ascoltato più di 4000 ragazzi. Non ho mai trovato un artista di 21 anni che abbia la forza e l’originalità di RENZO RUBINO”. (Andrea Rodini)
Nel 2011 viene registrato il primo lavoro in studio: un ed di 7 brani (6 originali e I cover) dal titolo “FARFAVOLE”.
Oltre ad Andrea Rodini, che è stato arrangiatore del disco assieme a Renzo, hanno offerto la loro preziosa collaborazione Fabrizio Bosso, trombettista di fama nazionale e internazionale, Cico Cicognani, bassista (Vanoni, Finardi, Pausini, Nek, Casale) il batterista Pier Foschi (Jovanotti, Terence Trent D’Arby, Celentano)
Del ed “Farfavole” fa parte “Bignè”: brano con il quale Renzo Rubino è risultato tra i vincitori dell’edizione 2011 del festival “MUSICULTURA”.
Bignè, è stata la canzone più votata dal pubblico radiofonico di Radio I Rai.
Dopo il successo riscosso a Macerata Renzo si concentrerà al Farfavole Tour che lo vedrà protagonista assieme la sua band, “Gli Altri” , nei migliori live club Italiani registrando SOLD OUT ovunque con il solo passaparola.
Collabora inoltre con Iskra Menarini, Fabrizio Bosso, aprirà i concerti di Bruonri Sas e Antonella Ruggiero. Rappresenterà Musicultura a Laigueglia (SV) dove ritirerà il premio “Questi Passi”.
Tra il 2011 e il 2012 collabora con Francesco Migliacci (manager Cristicchi), Marcello Faneschi (arrangiatore, direttore d’orchestra e amico inseparabile di Domenico Modugno)
Il brano proposto per il Festival di Sanremo vede la partecipazioe di Matteo Falcier tenore dell’accademia del bel canto “Rodolfo Celletti” e del “Festival della Valle d’Itria” (noto festival di opera che si svolge ogni estate a Martina Franca, paese del giovane cantautore).
Di Rubino colpiscono in assoluto e ancor più se rapportati alla sua età, la maturità e l’originalità dei testi.
Colpisce la profonda ricerca di soluzioni melodiche talmente retro da essere moderne, come se Puccini fosse iscritto a Facebook.
Colpisce infine la forza espressiva del suo spettacolo live curato in ogni suo aspetto. Una energia travolgente che sembra rispondere ad un principio che Renzo ha fatto suo in anni di gavetta: “Tutti i concerti come fosse il primo, tutti i concerti come fosse l’ultimo, tutti i concerti come fosse l’unico”
Paolo Simoni – Le parole – VIDEO
Paolo nasce a Comacchio l’8 gennaio 1985. A due anni e mezzo distrugge la batteria della Bontempi regalata dalla nonna materna. Compie i primi passi nel mondo della musica iniziando a studiare, sin da bambino, la chitarra e l’organo sotto la guida di una stravagante insegnante giapponese. Mamma Cinzia e papà Francesco a undici anni lo iscrivono al Conservatorio di Ferrara per intraprendere lo studio del pianoforte ma, dopo tre anni di studio accademico, il suo interesse per la musica prende un orientamento ben definito che lo porterà, sotto la guida del Maestro Pasquale Morgante, a concentrarsi soprattutto nello studio del pianoforte moderno e della composizione . Nello stesso periodo un’amica pittrice lo porta alla conoscenza di Iskra Menarini, che lo accompagnerà nello studio del canto, divenendo una figura determinante nella sua crescita artistico-musicale. Alla dedizione per la musica alterna il proseguimento della carriera scolastica e il lavoro nel ristorante di famiglia.
Nel 2000 si iscrive e partecipa all’Accademia della Canzone di San Remo. Da includere nel suo percorso artistico anche lo studio del sassofono, strumento che per passione diviene suo secondo compagno dopo il pianoforte e il grande interesse per la letteratura. Nel 2004 consegue il diploma breve di sassofono presso la Scuola di Musica Moderna di Ferrara, nello stesso anno si iscrive e vince al Festival di San Marino classificandosi al secondo posto. In questa occasione si esibisce a Milano in piazza Duomo con altri artisti del panorama musicale italiano e nella stessa stagione partecipa al TIM tour. Qui il sodalizio discografico con la Warner Music. La grande familiarità con la musica d’autore italiana lo porta a suonare in vari club e feste come jukebox e in altrettante serate per intrattenere gli amici. L’anno successivo viene invitato al Buskers Festival di Ferrara dove accompagna con il sax un cantante napoletano. Nel 2007 viene notato dal Club Tenco ed inserito come “nuova proposta emergente dell’anno” ed è proprio in occasione della sua esibizione al Premio Tenco, che viene presentato il suo primo album “MALA TEMPORA (Warner/Atlantic)” . Nel 2008 la critica lo annovera nella cinquina in concorso per la “miglior opera prima”. Sempre nel novembre 2008 partecipa al MEI di Faenza ed esce l’album “i Pan Brumisti” doppio cd curato dal Club Tenco con la partecipazione di numerosi artisti di fama. Vince il premio “miglior arrangiamento musicale” nella sezione “BIG” del Festival degli Autori di San Remo 2009. Viene scelto come vincitore Musicultura 2009 dal prestigioso comitato artistico e da RADIO RAI. Ha collaborato con Mauro Pagani in alcune presentazioni di “Foto di gruppo con chitarrista” e con Massimo Ranieri al Festival “dallo Sciamano allo Showman” in Val Camonica.
Nel Giugno 2010 le sue canzoni arrivano alle orecchie di Claudio Maioli manager di Luciano Ligabue grazie ad Alberto Cusella che collabora con l’etichetta Riserva Rossa .
Nel giugno 2011 Paolo cambia etichetta discografica e approda in Sony Music. Nell’estate 2011 il singolo CRISI (sonymusic/riservarossa) rientra nella top 100 dei brani più trasmessi dalle radio.
Il 28 agosto 2012 esce “Ci voglio ridere su” (Sony Music), il secondo album di Paolo Simoni, contenente 10 brani interamente scritti e interpretati dal giovane cantautore emiliano.
Paolo Simoni partecipa al Festival di Sanremo 2013 nella categoria Giovani con il brano “Le Parole”.
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