
Dennis Stachel (EBU)
A Malmö oggi è ancora giorno di prove sia per i Finalisti di diritto (BIG 5 più Svezia) che per i Paesi che domani sera parteciperanno alla Seconda Semifinale. Noi, nel frattempo proviamo a fare un breve resoconto di cosa è successo ieri sera nella Prima Semifinale.
Partiamo dallo show in generale. Ottimo l’inizio con Loreen che reinterpreta la sua Euphoria con un coro di ragazzi e con la LIS. L’act si era già visto al Melodifestivalen, ma ieri sera il tutto era ancora più spettacolare, anche grazie al coinvolgimento del pubblico.
La presentatrice Petra Mede professionale e simpatica; nulla a che vedere con le conduzioni ingessate di altre edizioni. Per noi italiani a commentare c’era anche quest’anno Federica Gentile che, a costo di risultare ripetitivi, ha fatto un ottimo lavoro.
Chi conosce bene l’ESC, poi, sa che non si perde tempo in chiacchiere inutili e si va diritto al sodo, cioè alle canzoni. In poco più di un’ora tutti e 16 i Paesi in gara avevano cantato.
Ma veniamo proprio a commentare i risultati della serata.
La prima cosa che salta agli occhi è la totale eliminazione delle canzoni provenienti dai Paesi della ex Iugoslavia. Non convince la tradizione della Croazia, la cui performance vocale è stata ineccepibile, ma in uno show come l’ESC conta molto anche il contorno e i Klapa s Mora hanno portato sul palco un’esibizione molto semplice. L’esatto contrario del Montenegro che ha sicuramente fatto spettacolo, ma che aveva un brano poco nei canoni dell’ESC. Non passa nemmeno la Slovenia: Hannah non è stata precisissima nel live e questo può averla danneggiata. Non ce la fa nemmeno la canzoncina della Serbia che dal debutto nel 2007 (anno in chui ha vinto) ha mancato la Finale solo nel 2009.
Infine non entrano in Finale la brava Natália Kelly per l’Austria e l’altrettanto brava Despina Olimpiou per Cipro. Ma se nel primo caso la canzone meritava, nel secondo c’era una canzone un po’ troppo datata.
Veniamo a chi, invece, rivedremo sabato sera.
Passano a sorpresa Lituania, secondo noi meritatamente, e Belgio che ha sorpreso un po’ tutti con una performance vocale buona a dispetto delle previsioni.
Passa, naturalmente, la favoritissima alla vittoria, Emmelie de Forest per la Danimarca e l’irlandese Dolan alla ricerca dell’ottava vittoria per l’isola di smeraldo.
E passa, infine, tutto il blocco ex Unione Sovietica. L’Estonia si è distinta per la bravura e semplicità con cui ha saputo valorizzare un brano anni ’90, l’Ucraina per la sua grande voce (qualche critica per la messa in scena), la Moldavia che ha colpito, oltre che per il bel pezzo, per l’imponente abito di scena in cui venivano proiettate varie immagini e la Russia che, emozionatissima, non ha sbagliato una nota del suo bellissimo pezzo. Unica nota stonata, e non solo quella, il passaggio della Bielorussia. Alyona ha cantato male una canzone davvero povera.