15.05.2013
Ore 11.58. Essenzialmente…. sono due giorni che sbaglio vestito. Leggero quando fa freddo e pesante quando fa caldo. Qui a Malmö sembra di stare a Formentera.
Ore 12.12. Messaggino della TIM: “Essenzialmente, siccome che abbiamo notato che sei alla stazione sulla linea che va a Copenaghen, e ci saremmo un attimo stufati di darti il benvenuto in Svezia e Danimarca in continuazione, ti mandiamo un messaggio che vale per dieci entrate, e gentilmente fattele bastare”.
Ore 14.10. Marco, RADITI!
Ore 14.24. È impressionante la precisione vocale di Marco Mengoni. Non sbaglia una nota neanche nelle prove. Potete dire quello che vi pare, montare la coreografia più spettacolare, meglio ancora della Paparizou e di Elnur e Samir, con tante fiamme come per Aurela Gaçe, tanti coriandoli luminosi come per la Emmelie, e puoi essere il più soggetto di questo mondo, o tanto bello che non importa se apri bocca, basta che sali sul palco e ti fai vedere, come il piccolo Andrjus, ma l’unica cosa che è veramente capace di emozionarti è una grande prestazione vocale.
Ore 15.37. Due concetti veramente condivisibili che sto sentendo adesso alla conferenza stampa di Marco: è importante partecipare all’Eurovision Song Contest, perché l’Europa deve essere unita dalla musica, e non solo da una moneta. E poi la performance, così essenziale, è in linea con il messaggio della canzone, e con l’organizzazione dell’Eurovision Song Contest di quest’anno, più essenziale, in risposta alla nostra Europa in ginocchio, perché per organizzare uno spettacolo apprezzabile abbiamo bisogno solo delle orecchie, della buona musica e dei bravi cantanti.
Ore 15.52. Abbiamo scoperto che anche Zlata Ognevich ha radici italiane Il bisnonno di Zlata era italiano, ma viveva in Ucraina. Quando è tornato in Italia (non ci ha detto se durante la seconda guerra mondiale o in un altro periodo) di lui si sono perse le tracce.
Ore 19.13. Ripensavo alla First Dress Rehersal chea abbiamo visto in sala stampa, e c’era Gianluca e i suoi fratellini che provavano la loro esibizione. E io che pensavo… quanto mi piacerebbe che potesse considerarmi suo amico. E non perché lui è un cantante e partecipa all’Eurovision. Il motivo è un altro… La semplicità di questo ragazzo ti conquista, potrebbe essere il tuo vicino di casa, il tuo compagno di banco o di università, non è per niente montato, ed è stato anche più cortese e disponibile di quello che ti aspetti da un cantante cortese e disponibile. Sento quell’attrazione che provo quando vorrei che una persona mi considerasse suo amico.
Ore 20.40. Concerto dei Big 5. Marco Mengoni firma autografi a distanza ai suoi fan spagnoli, nel senso che, richiamato dalle urla, si sporge dal palco sopra una fossa dei leoni e arriva alla cancellata, e anche i fans sporgendosi gli consegnano due sue foto e una bandiera spagnola da autografare, lui riceve, firma, si sporge e restituisce.
Ore 20.57. Siamo in tredici a tavola! Dobbiamo invitare un quattordicesimo. Ampi dibattiti nella delegazione italiana sulla scelta tra 1) Gianluca Bezzina 2) Marco Mengoni 3) Valentina Monetta 4) Roberto Bellarosa, perché sono le persone più simpatiche che abbiamo avuto occasione di conoscere quest’anno. Alla fine si opta per chiamarli tutti e quattro, perché una pizza non si nega a nessuno, ma per la loro simpatia arriviamo anche ad offrire un filetto di manzo alla Jensen BoefHus (la Casa della Bistecca) di Malmö.
Ore 22.28. Ho toccato la mano, il braccio e l’avambraccio di Roberto Bellarosa. Non mi è capitato di toccare altre parti del suo corpo, ma se mi dovesse capitare mi sa tanto che invece di scrivere il Diario passo alla prima Apotek (Farmacia) per munirmi delle adeguate protezioni.
Ore 1.28. Seguendo l’odore del testosterone, mi ritrovo davanti ad Adrian Lulgjuraj, che canta Identitet con Bledar Sejko e il resto del gruppo albanese all’Euro Fan Café. È alto, scapigliato, mantiene la barba a un giorno e mezzo circa e si veste sempre con magliette a scollo sotto la giacca, e quando attacca l’acuto di Identitet stringendo il microfono mette in luce sempre l’avambraccio destro, rigato di sforzo per pompare l’energia che questo ragazzo è capace di trasmettere quando canta. Ho decisamente trovato l’esplosione di ormoni di quest’anno. Anche se Farid e Ilias Koza mantengono una buona posizione in classifica.