Il sito www.dr.dk ha comunicato che il famoso scenografo danese, Claus Zier ha accettato la sfida di progettare la scenografia dell’Eurovision Song Contest 2014.

Zier si dichiara orgoglioso e afferma che, quando gli è stato comunicato che era stato scelto per disegnare la scenografia dell’ESC 2014, non voleva crederci. Aveva sognato di progettare il palco per l’ESC da quando si svolse a Copenaghen nel 2001.

Ora, 12 anni dopo, questo sogno si sta avverando, e con lui collaboreranno altri tre architetti, coi quali sta lavorando giorno e notte per creare l’ambiente ideale per la sede dello show, la B & W Hallerne sulla Refshaleøen a Copenaghen .

Lo scenografo dice di non aver mai fatto niente di così grande e che per lui è una fantastica opportunità per creare un magnifico spettacolo negli arrugginiti padiglioni industriali. Zier continua dicendo che all’interno dei padiglioni si può sentire la storia presente in essi. La trasformazione che verrà fatta è incredibilmente affascinante, magica.

Claus Zier si è occupato delle scenografie di X Factor, The Voice, Ballando con le stelle e della selezione nazionale danese, Dansk Melodi Grand Prix, ma la B & W Hallerne rappresenta una nuova sfida per l’esperto scenografo. La sfida è quella di creare uno show dinamico e moderno in padiglioni antichi. Ecco perché ci si baserà sulla storia della fabbrica, sulla struttura fisica e su lenti movimenti per creare qualcosa di più astratto. Sarà uno spettacolo visivamente impressionante, rivela Claus Zier.

Lo scenografo ha già molti grandi progetti per lo spettacolo, anche se nessuno definitivo per il momento. L’ambizione è, tuttavia, quella di creare il migliore, il più grande e il più sorprendente spettacolo in modo che in Danimarca tutti possano esserne fieri, ma anche qualcosa che unisca tutti gli europei.

E saranno proprio gli europei il focus visibile perché ogni nazione avrà una propria canzone che  influenzerà il progetto del palco.

La scenografia deve essere così forte visivamente da identificare senza nessun dubbio lo show, anche se ogni paese avrà una propria identità visiva. Verranno sfruttate le grandi altezze dei padiglioni per creare qualcosa di magico, conclude fiducioso lo scenografo.

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