A pochissime ore dalla messa in onda della Prima Semifinale dell’Eurovision Song Contest 2014, questa sera su RAI 4 alle ore 21.00, abbiamo il piacere di ospitare ancora una volta sul nostro sito Marco Ardemagni e Filippo Solibello che quest’anno saranno i commentatori delle Semifinali.

Li ringraziamo per la disponibilità e gli auguriamo buon lavoro per queste due serate!

Prima di tutto ben ritrovati! Cominciamo chiedendovi un commento sull’edizione del 2013. Come vi è sembrato lo show di Malmö, ma anche cosa pensate della vincitrice e dell’esibizione di Marco Mengoni?

Sono stati giorni fantastici! Pensiamo che quella di Marco Mengoni resterà a lungo la più stilosa esibizione ad un Eurovision Song Contest. Emmelie De Forest ha qualcosa di speciale: in questi giorni a Copenaghen, abbiamo visto che da quelle parti (siamo solo di là dal ponte) è idolatrata come una semi-divinità.

Quest’anno commenterete le due Semifinali. Le avete seguite negli anni passati? Ricordate qualche brano che vi sarebbe piaciuto vedere in Finale e che, invece, non ce l’ha fatta?

Certamente! Raccogliamo un testimone importante da Federica Gentile che salutiamo con affetto. Vi stupirà forse sapere che abbiamo apprezzato Rambo Amadeus che con “Euro Neuro” avrebbe forse meritato di essere nella finale del 2012.

Fra i brani ascoltati negli anni passati ce n’è qualcuno che avrebbe potuto funzionare anche in Italia?

Molti, lì è davvero questione di fortuna e di promozione. E non si pensi che un brano che arrivi da un paese insolito non possa sfondare: basti citare il caso di una canzone come Dragostea din tei, dalla Romania (anche se non ci arrivò l’originale degli O-zone). E allora perché non provarci con alcune belle canzoni di Eurovision?

Veniamo a quest’anno, avete ascoltato i brani in gara nelle Semifinali? Cosa ne pensate e quali sono i vostri preferiti?

Li abbiamo ascoltati tutti, della prima semifinale forse i più vicini ai nostri gusti sono il brano dei lettoni Aarzemnieki con la loro torta e quello degli olandesi The Common Linnets che, assieme con la canzone dell’ungherese András Kállay Saunders, è forse la canzone più “internazionale”, anche se ricorda un po’ il giro di basso di Every breath you take dei Police- Marco poi, dopo averla vista da vicino, non può non tifare un po’ anche per la sfolgorante Marija Jaremčuk, bravissima. Ovviamente faremo un po’ il tifo anche per Valentina Monetta di San Marino e l’albanese Hersi, dell’Accademia di Santa Cecilia.

Nell’altra semifinale menzione speciale per Conchita Wurst, Austria, che abbiamo intervistato per Quelli che il calcio e di cui sottoscriviamo messaggio e canzone molto bondiana, di alcune delle coriste di Donatan & Cleo diciamo che fanno parte di una orchestra statale importantissima e fuori onda ci hanno regalato un pezzo di È primavera, svegliatevi bambine: c’è molto di più del già molto che l’occhio nota. Bravissimi i maltesi Firelight. Abbiamo fatto amicizia con Sebalter, a noi sembra formidabile e simpaticissimo. Non possiamo non menzionare gli irlandesi di Can-Linn: i loro heartbeat farà battere molti cuori. I greci sono incredibili: all’Euroclub di Copenaghen finite le prove ci hanno fatto ballare tutti, domenica sera.

E dei finalisti di diritto cosa pensate?

Sulla performance all’Euroclub anche la spagnola Ruth Lorenzo ha impressionato esperti e appassionati, ma il pezzo ci sembra meno efficace di quello che potrebbe dare. Davvero molto accattivanti i francesi, al netto dei capelli dritti che puntano a battere il record di 18,2 cm dei Jedwards. E salgono moltissimo le quotazioni dei britannici: staremo a vedere.

Ormai siete esperti di Eurovision. Volete dare qualche consiglio a Nicola Savino e Linus che commenteranno la Finale?

Ma cosa vuoi consigliare a due draghi come loro? Una volta calati nello spirito, nel ritmo nelle pieghe del Contest, sapranno certamente farci divertire e appassionare.

L’anno scorso avete preso bonariamente di mira, Cezar, il rappresentante rumeno, l’anno prima gli irlandesi Jedward. Chi ha già stuzzicato la vostra curiosità fra i partecipanti del 2014?

Beh ce ne sono diversi, ma per alcuni specifici particolari. Nell’insieme la performance più sorprendente, da questo punto di vista ce la regalerà sicuramente il belga Axel Hirsoux. Chissà, magari fa il botto, con la sua canzone sulla mamma.

Gualazzi, Zilli, Mengoni e quest’anno Emma. Se dipendesse da voi chi scegliereste come prossimo rappresentante italiane?

Dopo tanti bravissimi solisti non potrebbe essere la volta di una band?

Domenica scorsa avete incontrato Emma a Copenaghen. Cosa pensate di lei e come vi sembra stia affrontando questa esperienza.

Emma ha una voglia incredibile di cantare e fare musica. Energia e concentrazione. La cosa bella di lei è che riesce a essere molto vivace e super-professionale allo stesso tempo, come solo i grandi.

A Copenaghen, avete anche avuto modo di respirare l’aria eurovisiva in loco. Che idea vi siete fatti della manifestazione? Non vi piacerebbe provare a commentare nella città ospitante?

È il nostro sogno, dopo due anni dall’Italia e una spedizione in Danimarca a una settimana dall’evento siamo totalmente addicted.

Buon lavoro. Volete salutare e dare voi l’appuntamento a tutti i nostri lettori per le Semifinali?

Quest’anno non potete mancare. Seguite le semifinali con noi, Filippo e Marco su Rai4 martedì sera e giovedì alle 21.00. Giovedì potrete anche votare e poi sabato su Rai2 con Linus e Nicola. Eurovision Song Contest è come fare Erasmus, Champions League e Sanremo contemporaneamente, ma ancora più divertente.

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