L’atmosfera della sala stampa è molto positiva, quando si tratta di elaborare sensazioni da riportare per iscritto.

Eccomi a raccontarvi cosa è successo ieri.

La mattina siamo andati a vedere Christiania, alla quale trovo difficoltà ad assegnare una definizione. Non è un quartiere, perché è troppo piccolo, e comunque si trova all’interno del quartiere di Christianshavn, non è un complesso residenziale, perché non ci si trovano quelli che potremmo definire appartamenti o fabbricati residenziali. Definirlo suk o centro sociale potrebbe risultare offensivo. In realtà probabilmente Christiania è un modo di intendere la vita. Non troverai un negozio commerciale a Christiania. Non si possono scattare foto a Christiania. Non si può correre per le strade a Christiania. Non si può vendere merce rubata a Christiania. Non ci deve essere violenza a Christiania. Non vengono usate macchine private a Christiania. La marjiuana viene girata liberamente a Christiania. Puoi trovare quello che ti serve per vivere una vita slow, a Christiania.

Il terreno su cui sorge Christiania era di proprietà militare, ma, lasciato in disuso, fu occupato da un certo numero di figli dei fiori nel 1971.

L’aria che si respira qui è però serena e tranquilla, se ci entri con la disposizione d’animo giusta. Non ti aspettare grandi comodità, a Christiania, ma piuttosto uno stile di vita con molti meno orpelli e cose inutili.

La sera ci siamo spostati all’EuroClub, dove il bellissimo Tim Schou ha presentato il suo nuovo singolo, Supernova. Abbiamo tristemente appreso che i Friend in London (Danimarca 2011) si sono sciolti l’anno scorso, e c’è chi ha proseguito la carriera da solista.

Mentre qui in sala stampa abbiamo scoperto che Jöran Steinhauer, il leader degli Aarzemnieki, parla italiano, perché è stato sei mesi a studiare a Siena. In realtà pare che parli anche turco, così ci ha confermato un collega della stampa turca. E è probabile che parli un altra decina di lingue.

Giro virtule della sala stampa: Partiamo dal nostro tavolo, con i computer accesi, a destra c’è Michele, con le pin di San Marino, Italia e Svezia. Davanti Giachino, con i pin di Svizzera e Italia. Vedo poi la bandiera di San Marino, e al tavolo successivo quella dell’Italia. Giro la testa e c’è il fan club OGAE islandese. Proseguendo, incrocio il gruppetto dei volontari di lingua italiana del Press Center. Al centro le poltrone per le interviste. Girando a destra passiamo per la mensa aziendale della sala stampa, al momento quasi vuota. A destra, oltre le finestre vetrate, lo spazio per le interviste all’aperto, sotto un gazebo. Continuando dritti vediamo a destra la press room, dove si tengono le Winners press conference. A destra invece accediamo alla Lounge Press, dove è possibile tenere le interviste sui divanetti, circondati dalle telecamere delle televisioni, e accanto ad una struttura con le altalente per girare interviste diverse dal solito. Dall’altra parte, invece, i gabbiotti chiusi per le interviste in ambiente intimo. Un po’ ovunque distribuiti, gli schermi che proiettano dall’arena. Poi le caselle di posta, per il materiale promozionale, dei cantanti e dei Paesi partecipanti. E uscendo dalla porta accanto, il corridoio che conduce all’arena.

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