Oggi Conchita Wurst è stata intervistata da Massimo Giletti durante lo show domenicale di RAI 1, L’arena. Grande attesa per tutti i fan dell’Eurovision Song Contest che vorrebbero vederla ospite del prossimo Festival di Sanremo.

Tanti i temi trattati durante l’incontro con il presentatore. Dalla vittoria a Copenaghen, naturalmente, e al suo messaggio di libertà lanciato subito dopo la proclamazione (We are unstoppable…). Conchita ha dichiarato che dopo la sua vittoria la sua vita è cambiata e che sia in Austria che nel resto d’Europa in molti hanno capito che Conchita non è uno scherzo e che oltre all’aspetto esteriore, per quanto questo possa sembrare provocatore, c’è molto altro.

Si è poi passato a commentare le affermazioni dell’arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn che nei confronti dell’artista ha dichiarato che “Nel giardino variopinto del Signore c’è spazio per tutte le moltitudini”. Conchita ha affermato che è rimasta piacevolmente colpita da questo intervento che arriva dal mondo della chiesa cattolica che, non sempre, si è dimostrata aperta nei confronti del mondo LGBT. Nelle parole dell’arcivescovo, Conchita, vede l’amore nei confronti di tutti e l’esigenza di rispettare tutte le persone.

Non si può non parlare della barba e del fatto che in molti hanno pensato che la sua vittoria all’ESC fosse dovuta soprattutto al suo aspetto e non solo alle sue capacità artistiche. la Wurst risponde che queste polemiche avrebbero avuto senso se la barba fosse comparsa solo per l’Eurovision, mentre il personaggio di Conchita nasce è nato nel 2010. Infine aggiunge, con molta sincerità, che come Tom lei non sarebbe stata così di forte impatto.

Altro argomento importante affrontato è stato quello dell’adoloscenza di Conchita che pensa che si nasca eterosessuali o gay e che non sia possibile scegliere. Nella sua infanzia non sapeva esprimere i suoi sentimenti e nell’adolescenza i suoi compagni la prendevano in giro per il fatto che si vestiva da bambina. Ha avuto molte difficoltà perché pensava di essere sbagliata e di dover cambiare, ma poi ha capito che dovevo rendere solo a se stessa e che la vita è un viaggio che porta ad accettarsi per quello che si è. Ai genitori ha detto che era gay  a 17 anni, mentre i suoi amici ne erano già a conoscenza. Dirlo ai genitori non è stato facile perché aveva paura che non la avrebbero più amata. Conchita ha spiegato ai suoi che quella era la situazione e che avrebbero dovuto accettarla, sconvolgendo le loro aspettative, ma alla rivelazione i loro le hanno confermato il loro amore incondizionato, dicendo che l’unica cosa importante è che lei fosse felice. Ora sono orgogliosissimi di lei e a Copenaghen erano a sostenerla e, quando ha vinto, erano molto commossi.

Si torna a parlare di Eurovision, ricordando le due vittorie italiane. Giletti ha chiesto a Conchita i motivi per cui l’Italia non vince più, ma l’artista austriaca afferma che anche l’Austria ha vinto solo due volte per cui può solo consigliare agli artisti di proporre qualcosa che li rappresenti, di fare quello che amano fare come ha fatto lei all’ESC 2014.

L’intervista si chiude con Giletti che chiede a Conchita se taglierà mai la barba. Lei risponde che non lo sa, ma che se un giorno si stancherà di Conchita, potrebbe anche tagliarla.

Non è mancato un accenno ad una sua possibile presenza al Festival di Sanremo 2015, magari in veste di ospite d’onore. Conchita Wurst ha affermato che conosce il festival, che lo trova bellissimo e che le piacerebbe parteciparvi.

E proprio per chiedere al direttore di Rai 1, Giancarlo Leone, e al presentatore e direttore artistico di Sanremo 2015, Carlo Conti, di invitare Conchita Wurst al prossimo festival, il web, in particolare quello di Twitter, si è mobilitato con l’hashtag #ConchitaSanremo2015 (finito in top 10 nella trend dopic italiana) lanciato da Eurofestival News, e che ha chiamato a raccolta tutti i fan dell’Eurovision.

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