L’omofobia in Russia torna in primo piano questa volta colpendo direttamente Eurovision ed uno dei suoi cantanti, Hovi Star al secolo Hovav Sekoletz, il performer israeliano uscito dal programma televisivo A star is born che si esibirà nella prossima edizione della kermesse canora a Stoccolma.

Eurovision 2016 - Hovi Star

© Ronen Akerman

Apertamente gay e con un passato da attivista per i diritti LGBT, il cantante proveniente da Israele ha avuto una spiacevole esperienza alla frontiera aeroportuale di Mosca dove si stava recando per un evento pre-Eurovision.

Secondo le testiomonianze, tra le quali anche quella della cantante spagnola in gara in questa edizione di Eurovision, Barei, la polizia di frontiera avrebbe prima deriso Hovi Star per il suo aspetto androgino per poi danneggiare il suo passaporto.

Noi lo avevamo contattato precedentemente lo spiacevole fatto, rispondendoci ad alcune domande sulla sua vita, sulla performance e sul bel brano “Made of stars” che rappresenterà Israele nella prossima edizione di Eurovision.

Quali sono le aspettative per Stoccolma? Sei pronto?

Sono assolutamente eccitato. Per me partecipare ad Eurovision è sempre stato un sogno che ora ho la possibilità di realizzare. Sono già stato a Stoccolma e so che l gente è ospitale ed è un paese molto bello

Hai sentito le canzoni provenienti dagli altri paesi in gara?

Si certo ovviamente ho sentito le altre canzoni e ho le mie preferenze. Mi piace molto la canzone della Finlandia. La cantante, Sandhja quando canta “Sing it away” è molto coinvolgente e guardando il video ti viene voglia di ballare e di diventare un suo amico e ballare insieme a lei. Un altro paese del quale amo la canzone è la Francia. Amir è un mio amico, cresciuto anche lui in Israele e la sua canzone è veramente molto orecchiabile.

Sei una persona molto attenta ai dettagli. Come ti preparerai per la performance?

Ci sono veramente tantissime cose da fare e da sistemare prima di salire su quel palco. Tutto (e sottolineo tutto) deve essere sistemato e tenuto sotto controllo, dalle luci, alle posizioni. Questi però sono dettagli tecnici dove ci sono grazie al cielo altre persone che mi assistono. Io in quel momento devo solo pensare alla mia voce e alla mia esibizione.

C’è un messaggio dietro a “Made of star”? Se si, quale?

La mia canzone sottolinea che esistono differenze tra le persone, ma queste devono unire, non dividere. Non importa la religione, il colore della pelle, l’appartenenza politica o l’orientamento sessuale, l’importante è che tutti ci trattiamo nella stessa maniera. Se tu guardi il cielo, da lontano non distinguerai le stelle perché sembrano tutte uguali e questo dovrebbe valere anche per le persone. “Made of star” è una sorta di mantra.

Puoi lasciare un messaggio ai lettori?

Mai dubitare di te stesso e fai in modo che i tuoi sogni possano diventare realtà.

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