Torna anche quest’anno il nostro diario alla città che ospita l’Eurovision Song Contest! Aneddoti, curiosità, informazioni e incontri direttamente da Kiev, la capitale dell’Ucraina.

Giorno 6 che corrisponde al 10.05.2017 con un pezzetto di 09.05.2017.

Cantavi quando lui era nel mio letto. Cantavi quando il mio cuore cantava. E ora che lui non c’è più, mi ricordi di quei momenti, quindi ti prego, uccellino, non cantare più. Vai da qualche altra parte a fare il nido. Vai da qualche altra parte a cercare un compagno per la vita.
La sensazione della lontananza incolmabile… E detto nell’atmosfera nelle luci d’acciaio, nel fiume nero e nel rosso sangue, sei l’emozione più forte fino a questo momento.

All’albergo della delegazione italiana, dopo l’intervista di OGAE Italy ed una foto con Francesco maledettamente sfocata, io ed Enrico procediamo con una sessione motivazionale con Filippo La Scimmia, Filippo che potrebbe essere il fratello di Gabbani, nonché varie altre genti… il segreto della vittoria sta nell’evitare di pensare a cosa fanno gli altri, i tuoi avversari, a impegnarti al massimo e costruire il tuo percorso per vincere l’Eurovision. Pensateci il meno possibile ad essere favoriti. Fate il vostro bellissimo spettacolo e aspettate i risultati…

Ci siamo persi Verona…
(All’ultimo momento non riusciamo a cogliere l’istante per un incontro con Koit e Laura….)

Mo’ vengo lì e t’a’a ritrovo io ‘sta Verona… T’a’a smonto e t’a’a rimonto… e con l’occasione facciamo ripetizioni congiunte… io ti insegno la pronuncia italiana (perché la pronuncia di “bottiglia” ancora non si può sentire) e tu mi ricordi come si canta Mere Lapsed.
(Per chi non lo sapesse, Koit Toome, che adesso è un bravo ragazzo, quando era ancora un pischelletto di 19 anni, nel 1998, già rappresentava il suo Paese con la canzone di cui sopra. Il titolo significava “Bambini del mare”.