I tre spettacoli dell’Eurovision Song Contest 2017 hanno raggiunto circa 182 milioni di persone in 42 Paesi. La Finale del 13 maggio ha raggiunto, in media, la stessa quota di pubblico del 2016, il 36,2%, più del doppio della media nel prime-time per lo stesso gruppo di TV nazionali (15,8%).

© Andres Putting/EBU

Il numero di persone che hanno guardato l’Eurovision Song Contest online è raddoppiato dal 2016. Ci sono stati 6 milioni di sessioni live di streaming in 233 territori per i 3 spettacoli sul canale YouTube ufficiale dell’ESC e un totale di 85 milioni e mezzo di richieste on-demand.

Nel Paese vincitore, il Portogallo, il risultato in termini di ascolto è stato il maggiore dal 2008, con una media di 1 400 000 spettatori per la Finale, che rappresentano il 32,5% degli spettatori della TV portoghese. Secondo posto per la Bulgaria che ha il suo record del 2003, con 650 000 spettatori rappresentano il 39,4% della platea televisiva bulgara. L’Italia ha conseguito il suo miglior ascolto dal rientro nel 2011 con 3 milioni e 600 mila spettatori, in crescita del 15% rispetto al 2016.

La Germania ha avuto la media più alta per il suo ottavo anno consecutivo con 7 milioni e 800 mila spettatori. Il Paese ospitante, l’Ucraina, ha ottenuto l’ascolto migliore della Finale dal 2009 con 1 milione e 500 mila spettatori, per uno share del 18,8%. L’Islanda ha nuovamente ottenuto lo share più alto di tutti i 42 Paesi (98%), nonostante la sua canzone non sia entrata in finale per il terzo anno consecutivo. Il pubblico è aumentato del 16% rispetto al 2016 raggiungendo 150 mila spettatori, miglior risultato dal 2014, ultima volta, per ora, in cui l’Islanda ha raggiunto la Finale.

L’Eurovision Song Contest 2017 è risultato estremamente popolare nel pubblico più giovane. In media, il 42,9% dei ragazzi tra i 15 e 24 anni di età ha guardato la Finale, dato che è quattro volte superiore alla media delle emittenti dei 42 Paesi dell’11,0%. La quota di visualizzazione è anche di circa 4 volte superiore alla media delle emittenti dei 42 Paesi tra i bambini (4-15 anni, 34,8%/8,7%) e tra giovani adulti (25-34 anni, 38,3%/10,4%).