Prima prova sul palco dell’Altice Arena per Jessica Muscat e Jenifer Brening che con Who we are rappresentano San Marino, all’Eurovision Song Contest 2018.

Ci aspettavamo di poter valutare le voci, le brevi variazioni, qualche nota particolare o un effetto ancora non sentito. E invece pare che finiremo a parlare di robottini.

La canzone funziona bene, ma le voci non si sono sentite più di tanto; forse era un problema tecnico, oppure, preferiamo pensare, sia stata una scelta oculata quella di risparmiarsi in vista di momenti più decisivi, e questa prova sia invece servita per capire lo staging complessivo, le luci, le interazioni e i vestiti.

Sulla scelta degli abiti diciamo appena che ci sembra sia stata fatta una scelta volutamente invertita, vestendo Jessica Muscat, cioè la cantante che delle due canta la parte più “tradizionale” della canzone, in maniera fantasiosa ed originale, piena di paillette luccicanti, mentre Jenifer, che invece porta l’inserto rap, con una giacca rossa.

Ma passiamo all’argomento che ha calamitato gli interessi di tutta la sala stampa: i robottini messi in scena sul palco, animati a tempo di musica, che prendono vita come se fossero gli spettatori di un concerto, e ricevono applausi maggiori delle cantanti, quando espongono due diversi cartelli, su uno sta scritto “I’m not your robot” e cita in maniera ironica la canzone israeliana di quest’anno. Se una donna può dire ad un uomo “Non sono il tuo giocattolo”, un giocattolo, in una canzone che parla di bullismo, può dire “Non sono il tuo robot”, e il significato dovrebbe essere all’incirca lo stesso. Il secondo cartello diceva “Will you marry me”. E qui i riferimenti potrebbero essere due: la canzone di Krista Sigfried (Finlandia 2013), che sicuramente ironizzava sull’ossessione del matrimonio, oppure l’incursione dei MiOdio (SanMarino 2008) che a Belgrado irruppero nella conferenza stampa di Charlotte Perrelli (Svezia 2008) chiedendole di sposarli. Qualcuno dei giornalisti presenti in sala obiettò un “Tutti insieme?” che fu superato da un “We are very friendly”.
Oppure, in finale, San Marino si vuole qualificare come Paese simpatico, scanzonato, che prende in giro con ironia e in maniera positiva gli altri e se stesso.

Lasciamo il dubbio, perché ce lo abbiamo ancora anche noi, e stiamo a vedere gli sviluppi.

Ricordiamo che San Marino si esibirà nella Seconda Semifinale che andrà in onda giovedì 8 maggio alle 21.00 su RAI 4 e durante la quale l’Italia sarà chiamata a votare.

Foto: © Thomas Hanses

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