Romano, classe 1968, Daniele Silvestri, figlio del celebre autore televisivo e sceneggiatore Alberto Silvestri, debutta sulla scena musicale italiana nel 1994, con un album omonimo a cui collaborano due dei membri della band Elio e le Storie Tese.
Silvestri partecipa l’anno dopo a Sanremo nella sezione Nuove proposte, con la canzone L’uomo con il megafono che riceverà il Premio Volare della Critica per il miglior testo letterario, arrivando decimo nella Serata Finale.
Anche il successivo singolo, Le cose in comune, si aggiudica un premio, la Targa Tenco come “Canzone dell’anno 1995”. Lo stesso anno esce il secondo album Prima di essere uomo, caratterizzato da notevoli sonorità elettroniche e da testi spesso ironici e aspri.
Ritorna al Festival di Sanremo nel 1999, dopo aver pubblicato il suo terzo doppio album (Il dado) e dopo aver scritto e composto colonne sonore per il cinema (Cuori al verde), musiche per rappresentazioni teatrali (Repertorio dei Pazzi della Città di Palermo) e dopo aver partecipato, in veste di attore, in diversi spettacoli e musical (con Rocco Papaleo e Tullio Solenghi). Il brano Aria, presentato alla quarantanovesima edizione del Festival, lo vede gareggiare nella Sezione Campioni. Arriverà nono e vincerà Il Premio della Critica “Mia Martini” e il Premio per il Miglior Testo.
Dopo aver pubblicato un album antologico (Occhi da orientale nel 2000), proseguendo la sua produzione musicale per cinema e teatro, Silvestri ritenta il Festival nel 2002, con il brano Salirò. Il brano arriva solamente quattordicesimo nell’edizione vinta dai Matia Bazar con Messaggio d’amore, ma ottiene un enorme successo di pubblico grazie anche al video, dove l’artista è impegnato in un memorabile balletto con l’attore-ballerino Fabio Ferri. Una vera e propria hit, il cui successo si protrae fino al periodo estivo. Oltre ad aggiudicarsi, ancora una volta, il Premio della Critica “Mia Martini”, Salirò gli varrà ben quattro Italian Music Awards: Miglior brano, Miglior videoclip, Migliore composizione musicale e Miglior arrangiamento.
Impegnato attivamente nel sociale e nella ricerca continua di sperimentazioni musicali, nel 2003 pubblica un libro intitolato L’Autostrada dove racconta il suo ultimo tour, mentre nel 2004 è la volta del suo primo doppio live Live transito, che contiene un’altra hit, Kunta Kinte, ideata dal rapper Frankie Hi-nrg MC.
Nel 2007 torna al Teatro Ariston e si piazza quarto con La paranza, brano travolgente apparentemente festoso, con sonorità sottilmente latinoamericane, che nasconde in realtà una lettura critica e pungente della cronaca nazionale dell’epoca. Scalerà la classifica dei singoli più venduti in Italia fino al numero due, ponendosi solo dietro a Tiziano Ferro e a Vasco Rossi nella classifica annuale dei download. Lo stesso anno pubblica il suo ottavo album Il latitante.
Negli anni successivi, l’artista continua a firmare brani e musiche per colonne sonore di film e di rappresentazioni teatrali, vincendo anche il David di Donatello (proprio con La paranza e con la canzone Mi persi per il film Notturno bus di Davide Marengo), e continua a partecipare ad eventi di forte impatto e rilevanza sociale, come le iniziative di Emergency. Impegnato in tour nazionali e internazionali, l’artista è sempre più coinvolto nella ricerca di soluzioni stilistiche, di ritmi e nuove sonorità.
Dopo sei anni, nel 2013, torna a Sanremo per la sessantatreesima edizione del Festival, presentando i due brani A bocca chiusa e Il bisogno di te. Il primo brano passa la selezione e arriverà in finale, un brano con un testo sul malcontento sociale, che però racchiude un forte messaggio di speranza. Nell’edizione vinta da Marco Mengoni con L’essenziale, Silvestri si classificherà sesto. Nello stesso anno pubblicherà un EP intitolato Che nemmeno Mennea che contiene le due entries sanremesi, un brano live e uno in versione demo.
Tra le successive, numerose produzioni per il cinema vanno citate le canzoni L’autostrada, nella colonna sonora del film La mia classe di Daniele Gaglianone, e Tutta colpa di Freud (Il giardino di Psiche), per la commedia Tutta colpa di Freud diretta da Paolo Genovese, entrambe del 2014. Nello stesso anno partecipa ad un progetto musicale con Niccolò Fabi e Max Gazzé, progetto che li porterà a realizzare un cd e una lunga tournée. Il suo ultimo cd, l’ottavo, si intitola Acrobati, è del 2016, contiene ben 18 brani ed è dedicato a Lucio Dalla. Introdotto dal singolo Quali alibi, è il primo album dell’artista romano a raggiungere la vetta delle classifiche in Italia, guadagnando il disco d’oro.
Al Festival di Sanremo del 2019, dopo altri sei anni di assenza, presenterà la canzone Argento vivo.
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