Non è facile introdurre una delle più significative interpreti della musica italiana: una personalità forte, uno stile unico, una vera e propria star. Loredana Bertè nasce a Bagnara Calabra (Reggio Calabria) e condivide lo stesso giorno e mese di nascita della sorella maggiore, Domenica Berté, che conosceremo artisticamente come Mia Martini, un’altra immensa artista del panorama nazionale.
Da molti definita come la “Regina del rock italiano”, la nostra Loredana vanta una poderosa carriera artistica, che include ben diciassette album studio, cinque live, due EP e tre raccolte ufficiali, e ben dieci partecipazioni al Festival di Sanremo.
Vincitrice di molti premi e manifestazioni musicali, Loredana è nota anche per le significative collaborazioni musicali, tra le quali ricordiamo Mario Lavezzi, Ivano Fossati, Luca Chiaravalli e Corrado Rustici. L’artista ha portato al successo brani scritti da nomi prestigiosi della musica italiana come, tra gli altri, Enrico Ruggeri, Mango, Gianni Bella, Pino Daniele, Bruno Lauzi, Ligabue, Ron, Gianna Nannini, Biagio Antonacci.
A metà anni Sessanta inizia a lavorare come ballerina al “Piper Club” di Roma. In questo periodo conosce Renato Fiacchini, che diventerà in seguito Renato Zero. Entrambi faranno parte del gruppo di ballo “Collettoni e collettine” che si esibivano nelle trasmissioni televisive e negli spettacoli di Rita Pavone. Dopo aver collaborato con la sorella Mia nei primi anni Settanta, Loredana pubblica il suo primo album nel 1974 intitolato Streaking, un concept album dove emerge con prepotenza la sua vena apertamente provocante e trasgressiva. L’album tuttavia viene ritirato dal mercato e ripubblicato in seguito con una differente copertina.
Il successo arriva nel 1975 con Sei bellissima. Dal 1976 l’artista è impegnata in un sodalizio artistico, ma anche personale, con Mario Lavezzi, che inizierà con Normale o super (proprio del 1976) e durerà per altre cinque produzioni. È del 1977 l’album Tir, reso famoso dalla sua copertina sexy. Nel 1978 Loredana rifiuterà Pensiero stupendo scritta da Ivano Fossati (e portata al successo da Patti Pravo); l’artista preferì la canzone Dedicato, inclusa nell’album Bandaberté e che sarà incisa dallo stesso Fossati per l’album La mia banda suona il rock e da Dalida in francese con il titolo Dédié à toi.
Nel 1979 torna a scalare le classifiche nazionali con E la luna bussò, un brano che “porta” anche in Italia la musica reggae. Nel 1980 l’artista vira verso sonorità più funky e pubblica l’album LoredanaBertE’ e che contiene un altro singolo di successo: In alto mare.
Il suo vero e proprio “manifesto musicale” è del 1982 e porta ancora la firma di Ivano Fossati. Stiamo parlando di Non sono una signora, successo clamoroso che le farà vincere il Festivalbar; il brano è incluso nell’album Traslocando, e fu inciso negli Stati Uniti con la partecipazione di Mia Martini come corista.
È un periodo di notevoli vendite e riscontri commerciali per l’artista, che prosegue nel 1983 con Il mare d’inverno firmata da Enrico Ruggeri, inclusa nell’album Jazz. Successivamente pubblicherà Savoir faire nel 1984 e Carioca nel 1985, prima di approdare a Sanremo per la prima volta nel 1986 con il brano Re, scritto da Mango. Il brano viene accompagnato da una coreografia, ideata da Franco Miseria, che suscitò non poche polemiche e che vede l’artista muoversi sul palco simulando uno stato di gravidanza. È l’anno dell’uscita della sua prima raccolta ufficiale Fotografando … i miei successi, ma è anche l’anno della rottura del contratto con l’etichetta CBS dopo i notevoli dissensi suscitati dall’esibizione sanremese. Nell’edizione vinta da Eros Ramazzotti con Adesso tu, l’artista si piazzerà nona.
Ritornerà al Festival di Sanremo due anni dopo con il brano Io scritto da Tony Cicco ma con il quale si piazzerà solo al sedicesimo posto, con un calo anche nelle vendite del relativo omonimo album. Vicende personali (il burrascoso matrimonio con il tennista svedese Björn Borg) vedono l’artista lontano dall’Italia e dalla scena musicale. Il suo temperamento, la sua vena trasgressiva e provocatoria, la sua immagine sempre più eccentrica attireranno critiche e attacchi anche personali soprattutto in Svezia. Da questa esperienza, l’esistenza dell’artista viene segnata in maniera significativa. Partecipa di nuovo al Festival nel 1991, ma la sua In questa città, scritta da Pino Daniele, non riceve l’accoglienza sperata nonostante una ottima performance della cantante.
L’artista torna a Sanremo nel 1993, in coppia con Mia Martini, con il brano Stiamo come stiamo e nel 1994 con Amici non ne ho. In questa fase, si osserva una Loredana più dura, impegnata a ripercorrere la sua storia recente, trapuntata di esperienze dolorose, ma sempre più consapevole della sua immagine forte e in un certo senso scomoda, che non guarda in faccia a nessuno e che non scende a compromessi. Stiamo come stiamo arriva al quattordicesimo posto, mentre Amici non ne ho si piazza al numero tredici, ma fu un buon successo commerciale nelle vendite post-sanremesi e fu inclusa nel suo primo album live intitolato Bertex – Ingresso libero e pubblicato con l’etichetta Fonopoli di Renato Zero.
Partecipa per la terza volta consecutiva al Festival nel 1995 con ANGELI e angeli, che arriva diciannovesima. Il 1995 è l’anno della morte di Mia Martini. Il tragico evento la segnerà ulteriormente e ispirerà gran parte della produzione successiva dell’artista. Altresì, nel 1996 Loredana arriva alla rottura artistica e personale con Renato Zero, per questioni relative alla pubblicazione di un album con l’etichetta dell’artista romano, sulla quale però i due andranno spesso in notevole disaccordo.
Loredana fu finalista nell’edizione numero quarantasette del Festival con il toccante e doloroso brano rock-blues Luna nel 1997, incluso nell’album Un pettirosso da combattimento, dedicato a Mia Martini e caratterizzato da una notevole intensità espressiva e musicale. Occorre attendere ben otto anni prima di vedere Babyberté, nuovo album dell’artista, che sarà un successo commerciale notevole.
https://www.youtube.com/watch?v=KgiVZGhj7dc
Loredana tornerà a Sanremo nel 2002 con Dimmi che mi ami, ma la sua performance non convince e suscita perplessità. Arriverà diciassettesima. Dopo sei anni, ritenta l’esperienza sanremese, ma la sua canzone Musica e parole, scritta tra gli altri da Alberto Radius, viene eliminata dalla competizione perché ritenuta una riedizione, a livello melodico e di impostazione del refrain, de L’ultimo segreto dello stesso Radius, incisa da Ornella Ventura nel 1988.
Nel 2012 la Berté presenta a Sanremo il brano Respirare e raggiunge il suo più alto piazzamento nella kermesse (quarto posto). Si tratta di un duetto con Gigi D’Alessio, che ammetterà essere un vero e proprio omaggio all’artista calabrese, definita “una vera e propria forza della natura”.
Gli ultimi anni hanno visto Loredana impegnata in vari progetti, da nuovi album a tournée, da collaborazioni musicali (ricordiamo il recentissimo successo di Non ti dico no con i Boomdabash) a partecipazioni a trasmissioni televisive (tra le quali Amici e Ora o mai più).
Nel 2019, dopo ben sette anni, la rivedremo a Sanremo con Cosa ti aspetti da me, scritto, tra gli altri, da Gaetano Curreri degli Stadio.
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