Si è da poco conclusa la rituale cerimonia di allocazione dei Paesi tra Prima e Seconda Semifinale che si terranno, rispettivamente, martedì 14 e giovedì 16 maggio prossimi. E noi, come sempre, l’abbiamo seguita in diretta per darvene notizia.

La vera e propria cerimonia si è svolta presso il Museo d’Arte di Tel Aviv ed abbiamo subito avuto il piacere di conoscere due dei quattro presentatori di questa edizione: sono stati infatti Assi Azar e Lucy Ayoub a dirigere con grande padronanza e simpatia quest’oggi l’evento.

Come già anticipato, ad esclusione dei Big 5 e del paese ospitante (quest’anno Israele) che accedono direttamente alla finale, i restanti 36 semifinalisti, che invece la finale dovranno guadagnarsela, sono stati preventivamente divisi in 6 contenitori da 6 nazioni ciascuno, secondo un criterio che eviti il “voto di vicinato”.

L’evento è importante per altre due ragioni: innanzitutto avviene il vero e proprio passaggio di consegne tra la città della precedente edizione e quella ospitante attuale, cosa che è regolarmente avvenuta tra il Vice Sindaco di Lisbona Duarte Cordeiro e il Sindaco di Tel Aviv Ron Huldai; in secondo luogo è importante anche per i paesi già qualificati (Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Israele) perchè si stabilisce in quale delle due semifinali essi dovranno votare.

Dopo la simbolica aggiunta delle chiavi di Lisbona al mazzo che sin dall’edizione di Belgrado 2008 accoglie ogni anno il simbolo della città cedente, si è passati subito alla definizione delle votazioni dei sei Paesi già qualificati e, come anticipato nel titolo, l’Italia voterà nella serata di giovedì 16 maggio prossimo, durante la Seconda Semifinale.

Di seguito si è quindi completato il cartellone, sintetizzato nelle due schermate che seguono:

Questo quindi l’ordine dei Paesi in gara, distinti tra Prima, Seconda Semifinale e prima e seconda parte di ciascuna: tuttavia l’ordine esatto di esibizione sarà stabilito successivamente, sulla base dei singoli brani e quindi di molti altri elementi quali ritmo e scenografia, in modo da rendere lo spettacolo eterogeneo e ottimizzato.

Tra presentazioni e saluti vi è stata una solenne promessa da parte degli organizzatori: sarà un’edizione indimenticabile. Ribadiamo quindi lo slogan di quest’anno: Dare to Dream, oltremodo significativo.