Lo scorso weekend è stato decisamente intenso e molto interessante in quanto ben cinque nazioni hanno individuato il proprio rappresentante all’Eurovision Song Contest 2019. Mancano tre mesi all’attesissima finale di Tel Aviv, facciamo allora il punto della situazione.
All’edizione di quest’anno partecipano 42 Paesi. Di questi, ad oggi 20 febbraio, soltanto 26 hanno annunciato il proprio cantante e, di questi, soltanto i seguenti 13 hanno ufficializzato anche il brano:
- Albania (Jonida Maliqi che canterà “Ktheju tokës”);
- Spagna (Miki Nuñez che canterà “La venda“);
- Francia (Bilal Hassani che canterà “Roi“);
- Repubblica Ceca (Lake Malawi che canterà “Friend of a friend”);
- Regno Unito (Michael Rice che canterà “Bigger than us”);
- Australia (Kate Miller-Heidke che canterà “Zero Gravity”);
- Montenegro (D-Moll che canteranno “Heaven”);
- Italia (Mahmood che canterà “Soldi“);
- Estonia (Victor Crone che canterà “Storm”);
- Slovenia (Zala Kralj & Gašper Šantl che canteranno “Sebi”);
- Croazia (Roko Blazević che canterà “The Dream”);
- Lettonia (Carousel che canteranno “That night“);
- Romania (Ester Peony che canterà “On a Sunday”)
Di seguito i Paesi che hanno annunciato soltanto il cantante, in attesa di conoscere il brano:
- Armenia con Srbuhi Sargsyan
- Cipro con Tamta
- Belgio con Eliot Vassamillet
- San Marino con Serhat
- Paesi Bassi con Duncan Laurence
- Macedonia con Tamara Todevska
- Malta con Michela Pace
- Austria con Paenda
- Finlandia con Darude
- Russia con Sergey Lazarev
- Israele con Kobi Marimi
- Grecia con Katerine Duska
- Polonia con i Tulia.
Il prossimo appuntamento è per questo giovedì, in quanto deciderà l’ultimo dei cosiddetti Big 5, ossia la Germania, attraverso la consueta e nota selezione nazionale Unser Lied für Israel, tutta da seguire.
Il prossimo weekend invece terrà un po’ tutti gli appassionati ancora una volta incollati agli schermi, in quanto decideranno Danimarca, Ungheria, Lituania e Ucraina.
Traiamo quindi delle conclusioni, in particolare per i neofiti dell’Eurovision Song Contest. Ogni paese partecipante decide in autonomia il proprio rappresentante, per il tramite dell’emittente televisiva nazionale che trasmette il contest. Non ci sono obblighi in merito, anche se l’EBU ha da sempre sostenuto l’idea di individuarlo attraverso una selezione nazionale, suggerimento a cui diversi paesi hanno aderito e da parecchi anni, con programmi nazionali noti a tutti gli addetti ai lavori e che hanno un discreto seguito transnazionale citando, su tutti, il Melodifestivalen svedese o il nostro Festival di Sanremo che, ricordiamo, ha proprio dato origine all’idea dell’Eurovision Song Contest nato nel lontanissimo 1956.
Da alcuni anni poi è invalsa la consuetudine, per alcuni Paesi, di spezzare la fase della comunicazione della propria partecipazione in due momenti, un primo in cui si annuncia il cantante ed un secondo, a volte molto distanziato nel tempo, in cui viene presentato il brano con cui lo stesso affronterà il grandioso palcoscenico eurovisivo. Alcuni Paesi poi, questa doppia fase la scandiscono tramite una selezione nazionale che individua il cantante (tipo Malta o Israele) e poi il brano, diverso da quello in gara, gli viene assegnato successivamente.
Tra pronostici e scaramanzia, si guarda sempre all’appello degli scommettitori che, ad oggi, prevedono una vittoria della Russia, seguita da Svezia e poi proprio da noi, l’Italia. In passato tali previsioni hanno errato ed anche in maniera plateale, tuttavia restano un punto di riferimento per ingannare la spasmodica attesa di maggio.
Restate quindi con noi perché vi racconteremo, come sempre, tutto l’Eurovision Song Contest con un’informazione quanto più puntuale possibile, attraverso tutti i nostri canali… stay tuned!
Foto: © KAN/EBU