“Un Festival disegnato dalla luce”… è così che lo scenografo Gaetano Castelli ha definito la scenografia del Teatro Ariston che, come tradizione, ospiterà l’edizione 2020 del Festival di Sanremo, dal 4 all’8 febbraio.

Di seguito il comunicato stampa ufficiale della RAI, riguardante l’impianto scenico della settantesima edizione della kermesse.

Nessuna “macchina” scenica, ma un palco disegnato – e animato – dalle immagini e da linee curve che danno profondità allo spazio. È un omaggio al passato, anche ammiccando un po’ a Broadway ma guardando al futuro, quello che Gaetano Castelli firma per la scenografia del 70° Festival della Canzone Italiana. Per lui è il diciottesimo e segna il ritorno tra le quinte dell’Ariston dopo 8 anni: “La mia scelta – dice – è stata quella di eliminare completamente le automazioni, sostituendole con elementi scenografici volumetrici progettati in modo da dilatare lo spazio scenico e acquisire la maggiore profondità possibile. E in questo spazio faccio ‘danzare’ la luce”.

Ridotta, ma non eliminata la scala, Castelli riporta l’orchestra ai lati del palco – nel golfo mistico – e ha lavorato soprattutto sull’integrazione tra elementi della scenografia, apparati video e luci: “I principali, i fondali e le quinte – prosegue Castelli – contengono, all’interno, apparati video e sceno-luminosi che, per la prima volta, sono completamente integrati con le luci del direttore della fotografia Mario Catapano. La scena acquista dinamismo grazie alle sue forme sinuose, agli accorgimenti prospettici e alla sincronia con il ritmo musicale di tutti gli effetti luminosi e grafici, personalizzati per ogni artista e sottolineati dal dinamismo della ripresa firmata da Stefano Vicario”.

Manca ormai poco e scopriremo come tutti questi accorgimenti scenici verranno utilizzati durante la settimana del Festival di Sanremo, nelle varie esibizioni degli artisti in gara e degli ospiti. Tra pochi giorni noi saremo lì, pronti per raccontarvi una nuova avventura.

Foto: © RAI