Si è tenuta il 10 febbraio, presso la Gashouder del complesso culturale Westergasfabriek (ex complesso di officine del gas) di Amsterdam, la cerimonia dei premi della musica pop olandese, chiamati Edison Awards o Edison Pop Muziekprijs.

Come i Grammy Awards negli Stati Uniti, i Brits Awards in Gran Bretagna, Les Victoires de la Musique in Francia, gli Edison “celebrano” gli artisti di casa nei Paesi Bassi da ormai sessant’anni. Il nome è riferito all’inventore del fonografo Thomas Alva Edison, la cui prima edizione si svolse nel 1960 durante il “Gran Galà du Disque”.

I premi, suddivisi per categorie, vengono assegnati ad artisti locali ma anche internazionali. L’italo-olandese Marco Borsato guida la lista degli artisti con il numero più alto di riconoscimenti, arrivando a quota tredici. Borsato, famoso per aver realizzato con enorme successo cover in olandese di brani italiani di, tra gli altri, Riccardo Fogli, Riccardo Cocciante, Giorgia, è seguito da Anouk, a quota nove. A quota sei un’altra conoscenza dei fans dell’ESC, Ilse DeLange. Tra i riconoscimenti internazionali, un altro nome ben noto dell’ESC, quello di Cliff Richard con quattro riconoscimenti totali.

Nell’edizione di quest’anno sono ben quattro i vincitori legati all’Eurovision Song Contest. L’edizione 2020 ha visto infatti il trionfo di Duncan Laurence con “Arcade” nella categoria Edison Pop – Song. Laurence ha battuto proprio Marco Borsato, nominato per la stessa categoria. Si tratta di un ulteriore, significativo successo per la canzone che ha riportato l’ESC nei Paesi Bassi dopo ben quarantaquattro anni.

L’Edison per l’Album dell’Anno è andato invece ad una strepitosa Ilse DeLange con il suo ultimo lavoro “Gravel & Dust”. L’artista di Almelo ha partecipato nel 2014 a Copenhagen come parte del duo The Common Linnets e si è piazzata al secondo posto, dietro a Conchita Wurst, con la celeberrima “Calm after the storm”. Dopo aver pubblicato due album con il progetto nato per l’ESC, la DeLange è tornata alla carriera solista, già anticipata nel 2018 dall’album omonimo “Ilse DeLange”, forte di una carriera di oltre venti anni che l’ha vista sempre protagonista delle chart olandesi, ma anche fiamminghe e, più recentemente, nei paesi di lingua tedesca. Il suo album di debutto “World of Hurt” uscito nell’agosto del 1998, ha raggiunto i cinque dischi di platino ed è rimasto nella Top 100 olandese per oltre 130 settimane.

L’Edison Nederlands award è andato ai Toppers, con l’album dal vivo “Toppers live 2019 – Happy birthday party” registrato alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam. I Toppers hanno rappresentato i Paesi Bassi nel 2009 a Mosca, con il brano “Shine”, che però non è arrivato in Finale. Nel gruppo anche Gerard Joling, arrivato nono a Dublino 1988 con la canzone “Shangri-La”.

Lo speciale Edison Oeuvreprijs (Premio alla Carriera) è andato quest’anno a Willeke Alberti. Icona della musica olandese, ha rappresentato i Paesi Bassi nel 1994 a Dublino con la canzone “Waar is de zon”, ballata elegante e vagamente rétro che però non ha riscontrato il favore delle giurie; la canzone si piazzò infatti solo al ventitreesimo posto (su venticinque partecipanti), precludendo la partecipazione nazionale all’ESC del 1995. L’Edison Oeuvreprijs dell’edizione 2019 fu vinto da Ilse DeLange.

https://www.youtube.com/watch?v=o1Qknahm4UM