Continuano le polemiche sull’organizzazione del Festival di Sanremo 2021. Il Direttore Artistico e conduttore della manifestazione, Amadeus, intervistato dal Corriere della Sera ha rilasciato nuove dichiarazioni al riguardo.
Nell’intervista, Amadeus affronta diversi temi legati alla kermesse musicale che, stando alla conferma di qualche giorno fa, dovrebbe tenersi dal 2 al 6 marzo.
Uno dei temi è quello dell’apertura al pubblico del Teatro Ariston per il Festival, mentre i teatri e i cinema restano ancora chiusi. Amadeus ha affermato:
Intanto chiarisco: da parte mia c’è grande sostegno a tutto il mondo dello spettacolo dove c’è gente disoccupata che non lavora da quasi un anno. Penso che con le dovute accortezze, i distanziamenti e i numeri ridotti, teatri e cinema dovrebbero riaprire. Nel caso di Sanremo però parliamo di uno studio televisivo, come succede per tanti altri programmi.
Il Direttore Artistico ha più volte espresso la sua volontà di fare un Sanremo con il pubblico, e questo è uno dei motivi che sta causando diverse polemiche. Nei giorni scorsi si è parlato di un pubblico costituito da operatori sanitari già vaccinati e diversi ogni sera. Al momento, però si parla di figuranti:
Pensiamo a figure contrattualizzate che sono parte integrante dello spettacolo nel rispetto del Dpcm. Con le giuste distanze possiamo arrivare a 380 persone in platea, mentre la galleria sarà ovviamente chiusa. Dobbiamo offrire al pubblico a casa e agli artisti che sono sul palco la possibilità di avere uno spettacolo vero. Chi dice che il pubblico non serve fa un altro mestiere. Io non mi metto a sindacare di protocolli sanitari e mi affido al giudizio di tecnici ed esperti. Su come si fa uno spettacolo invece penso di avere l’esperienza per sapere come si realizza uno show così importante.
Lo scopo principale di Amadeus, resta naturalmente quello di organizzare un Festival di Sanremo in totale sicurezza e, proprio a tal riguardo, aggiunge:
Io sono sempre stato chiaro o Sanremo si fa in sicurezza — perché la salute viene al primo posto — oppure non si fa. Abbiamo l’esempio di Sanremo Giovani: è stato fatto in un teatro piccolo, con tanti cantanti e tecnici che si sono avvicendati sul palco. È andato tutto bene: non abbiamo avuto mezzo problema. Se il protocollo sanitario è preciso le cose si possono fare. Con Sanremo Giovani la Rai lo ha dimostrato.
In questi mesi si è parlato più volte anche di un possibile spostamento ad aprile/maggio del Festival. La risposta di Amadeus, a tal proposito, è spiazzante ma chiara:
Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar. E poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Se così fosse firmerei subito, ma a maggio probabilmente saremo più o meno nella stessa situazione. Quindi spostarlo per trovarsi con gli stessi problemi non avrebbe senso. Chiarisco una cosa: non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo devo volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022.

A margine dell’intervista, Amadeus ha annunciato che oltre ad Elodie e ad Achille Lauro, con lui sul palco del Festival di Sanremo ci sarà l’attrice Matilda De Angelis nota per la serie “The Undoing”, con Nicole Kidman e Hugh Grant.