In attesa che la RAI presenti il protocollo sanitario redatto per il Festival al CTS, sebbene dalle prime indiscrezioni il Comitato sarebbe orientato a bocciare il documento (Fonte: Corriere della Sera), interviene nella discussione Linus, Direttore  e conduttore di Radio Deejay.

Intervistato da Il Messaggero, Linus, che è stato anche commentatore della Finale dell’Eurovision Song Contest 2014 per la RAI,  afferma: 

Perché non lo fanno direttamente in studio, a Roma, con tutte le certezze di un vero programma? Sarebbe una scelta all’insegna della responsabilità.

Rispetto alla presenza del pubblico di figuranti il DJ, amico di lunga data di Amadeus, dichiara:

Comprendo le riflessioni di Amadeus: un Festival senza pubblico non è il Festival. Ma temo che anche con la presenza di qualche figurante le cose non cambieranno. Il tradizionale clima sanremese, fatto di spensieratezza e di divertimento, sarà un lontano ricordo. Con la città blindata l’atmosfera sarà inevitabilmente diversa… Niente assembramenti di fan fuori dagli hotel e dai ristoranti, niente eventi e feste. Tanto vale smetterla di inseguire qualcosa di impraticabile, evitare queste brutte polemiche e puntare su una soluzione che non scontenti nessuno, portando il Festival in uno studio a Roma.

Linus sembra abbia anche la soluzione riguardante la possibilità di organizzare il Festival di Sanremo in un’altra location che non sia la cittadina ligure:

L’impegno con la città potrebbe essere onorato in maniera diversa. Non saprei. Anche per la città un passo indietro sarebbe un segno di responsabilità.

Nell’intervista, il conduttore radiofonico conclude anche con una riflessione sull’opportunità di organizzare la kermesse canora in un momento come quello che stiamo vivendo:

L’errore, se posso permettermi, è stato un altro. Pensare sin da subito di poter fare il Festival a Sanremo. In questo periodo segnato dalla precarietà le cose possono precipitare da un momento all’altro. Bisogna essere previdenti.