Orietta Berti, pseudonimo di Orietta Galimberti, nasce a Cavriago (Reggio nell’Emilia) nel 1943. Negli anni ’60 fu soprannominata “l’usignolo di Cavriago”, per la sua voce dolce e melodiosa. Nel corso della sua carriera ha venduto oltre 15 milioni di dischi e ha partecipato al Festival di Sanremo ben 11 volte.

Nasce artisticamente nel 1961 quando partecipa al concorso “Voci Nuove Disco d’Oro” a Reggio Emilia, classificandosi sesta. Nel 1964 un contratto per la Phonogram, per cui incide il suo primo album, “Orietta Berti canta Suor Sorriso”, un LP con le canzoni di Suor Sorriso, tra le quali si fa notare Dominique, brano che ottiene un discreto successo.

L’anno dopo la cantante s’impone con Tu sei quello, che vince “Un disco per l’estate 1965” e la “Mostra Internazionale di Musica Leggera”.

Il primo Festival di Sanremo arriva nel 1966 con un brano scritto da Alberto Testa e Memo Remigi: “Io ti darò di più”. Orietta Berti si classifica al sesto posto in coppia con Ornella Vanoni; in quel periodo, infatti, al festival lo stesso brano veniva interpretato da due cantanti diversi.

Torna a Sanremo nel 1967 con “Io, tu e le rose”, canzone che, sebbene sia spesso ricordata per essere stata citata da Luigi Tenco nel suo biglietto d’addio, diventa uno dei grandi successi di Orietta.

Orietta Berti, nel 1969, partecipa ancora al Festival di Sanremo, in coppia con Massimo Ranieri, con Quando l’amore diventa poesia, di Mogol e Soffici.

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Gli anni ’70 si aprono con una serie di successi molto popolari: l’iconica Fin che la barca va del 1970, “Tipitipitì”, con cui partecipa al Festival di Sanremo nello stesso anno, Una bambola blu e Via dei Ciclamini del 1971, canzone che affronta il tema della prostituzione, sebbene in una forma spensierata.

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In questo periodo Orietta Berti interpreta diversi brani del repertorio folk e musiche popolari della tradizione gitana e zingara.

Negli anni ’70 tornerà altre due volte al Festival di Sanremo: nel 1974 con Occhi rossi, che si classifica al terzo posto, e nel 1976 con Omar, dedicata al suo primogenito.

Dal 1979 al 1983 Orietta Berti incide prevalentemente brani per bambini. Tra i più famosi troviamo Ecco arrivare i Barbapapà, sigla del famoso cartone animato.

La barca non va più scritto da Bruno Lauzi e Pippo Caruso, fu il brano con cui la cantante partecipò al Festival di Sanremo 1981. L’anno dopo partecipa al Festival di Sanremo 1982 con la canzone America in, che, però, non ebbe un grosso riscontro.

Nel 1984 la sua carriera artistica ha una svolta con l’album “Le mie nuove canzoni”, con il quale inizia a prodursi da sola e con cui comincia la collaborazione con Umberto Balsamo e Cristiano Malgioglio, che firmeranno per lei numerose canzoni.

Proprio di Balsamo è “Futuro”, brano con cui partecipa al Festival di Sanremo 1986 che ci propone un’Orietta inedita che canta contro la paura della guerra che aleggiava in quel periodo.

Al Festival di Sanremo tornerà nel 1992 con la canzone Rumba di Tango, presentata in coppia con Giorgio Faletti.

Dagli anni ’90 in poi, Orietta Berti diventa anche personaggio televisivo, prendendo parte a diverse trasmissioni quali, tra le altre, “Acqua Calda” proprio con Faletti, “Domenica in”, “Quelli che il calcio” e “Che tempo che fa”.

Nella sua carriera, è stata anche attrice: la ricordiamo infatti, accanto a Ugo Tognazzi nel film del 1977 “I nuovi mostri” nell’ episodio “L’Uccellino della Val Padana”, per la regia di Ettore Scola e con Paolo Villaggio, nel film del 1978 “Quando c’era lui… caro lei!” diretto da Giancarlo Santi.

Al Festival di Sanremo 2021, Orietta Berti presenterà il brano “Quando ti sei innamorato” che porta la firma di Francesco Boccia, Ciro Esposito, Enzo Campagnoli e Marco Rettani. Boccia ed Esposito sono gli autori di “Grande Amore”, canzone con Il Volo hanno vinto Sanremo nel 2015 e con cui si sono classificati terzi all’Eurovision Song Contest dello stesso anno.

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