Martedì pomeriggio l’emittente svedese SVT aveva rese pubbliche le 8 giurie chiamata a selezionare (per il 50%) il vincitore del Melodifestivalen 2021. Tra queste era presenta la giuria della Bielorussia.

In un primo momento la produttrice del Melodifestivalen, Karin Gunnarsson, aveva dichiarato:

Guardiamo alla diffusione geografica e alle esperienze del concorso. Le persone che guidano il gruppo della giuria in Bielorussia hanno una vasta esperienza della competizione e una solida competenza nel campo. Capisco che la nostra scelta della Bielorussia possa essere messa in discussione poiché la situazione nel paese è estremamente preoccupante. Alla base dell’Eurovision Song Contest c’è l’ampia inclusione e deve essere possibile incontrarsi al di fuori dei paesi partecipanti. L’evento è apolitico e non prendiamo posizione scegliendoli come gruppo di giurati.

Queste, però, le dichiarazioni di Gunnarsson, dopo polemiche e critiche per la scelta fatta:

È stata una decisione sbagliata selezionare la Bielorussia come parte della giuria internazionale. La situazione per i media liberi è molto grave nel paese. Abbiamo quindi scelto di sostituire il gruppo della giuria della Bielorussia con un gruppo della giuria del Regno Unito.

Le giurie della Finale del Melodifestivalen 2021, che si svolgerà sabato 13 marzo saranno, quindi, le seguenti: 

  • Albania
  • Cipro
  • Francia
  • Islanda
  • Israele
  • Paesi Bassi
  • Regno Unito
  • Svizzera

L’eliminazione della giuria bielorussa dal Melodifestivalen avviene, inoltre, a poche ore dalla pubblicazione della canzone bielorussa per l’Eurovision Song Contest 2021, “Ya Nauchu Tebya (Ti insegnerò)” della band Galasy ZMesta

I Galasy ZMesta, (La voce della città/della ragione) è un gruppo di Baranovichi composto da Dmitry Batukov, Evgeny Kardash, Maksim Ponomarenko, Evgeny Artyukh e Irina Sorgovitskaya.

Durante le proteste che si sono accese in Bielorussa, dopo l’elezione di Alexander Lukašenko, a favore della democrazia bielorussa, i Galasy ZMesta hanno criticato i manifestanti, mostrando il loro sostegno proprio al Presidente Lukašenko, accusato di brogli elettorali. La band è stata anche criticata per i testi omofobi di alcune canzoni del loro repertorio. Il testo di “Ya nauchu tebya” inoltre, critica il movimento per la democrazia bielorusso.

Sul loro sito ufficiale è possibile leggere:

Cari amici! Quando “di fronte all’impudenza” di simili “battaglie politiche” cercano di distruggere il paese che amiamo e in cui viviamo, non possiamo restare indifferenti

Ricordiamo che Alexander Lukašenko non è riconosciuto come Presidente della Bielorussia dal Parlamento Europeo perché considerata persona non gradita nell’Unione Europea. A questo si aggiunge il non riconoscimento dei risultati delle elezioni. Anche i governi del Regno Unito e del Canada si rifiutano di riconoscere i risultati.