In attesa di vederli sul palco dell’Eurovision Song Contest 2021, a rappresentare l’Italia con il brano “Zitti e buoni”, abbiamo raggiunto i Måneskin per porgergli qualche domanda proprio sull’avventura che stanno per vivere a Rotterdam.
Ciao ragazzi, cominciamo subito parlando di Eurovision. Come vi state preparando per l’evento e, vista la situazione sanitaria, sapete già se potrete essere presenti a Rotterdam?
Ciao! Siamo molto onorati di poter rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest di quest’anno, stiamo lavorando molto, suonando ogni giorno per potervi regalare un’ottima performance. Attualmente la situazione sembra permettere la possibilità di far svolgere l’evento dal vivo e con il pubblico, ovviamente ci affidiamo alle direttive dell’organizzazione.
Nel caso non possiate andare a Rotterdam verrà utilizzato il “live on tape” che avete registrato. Potete anticiparci se l’esibizione è simile a quella che abbiamo visto a Sanremo o se avete studiato qualcosa di specifico? E nel caso vi esibiate a Rotterdam che tipo di performance vedremo?
Sia nel caso del “live on tape” che dell’esibizione dal vivo abbiamo studiato una performance ad hoc per l’occasione che rispecchi al 100% la nostra idea di concerto; è una dimensione che ci manca molto e ci teniamo che questo lato live scaturisca dalla nostra esibizione, vogliamo trasmettere agli altri tutta la carica della nostra musica. Non mancheranno le sorprese.
Avete avuto modo di ascoltare altri brani in concorso? Se sì, c’è qualche artista che vi ha colpito in particolare?
Ci incuriosiscono molto i Blind Channel, dalla Finlandia. Con “Dark Side” stanno dimostrando di avere una carica unica.
Avete affermato che partecipare all’Eurovision è un modo per farvi conoscere da un pubblico europeo più ampio. Vi piacerebbe aprirvi ad un mercato internazionale e fare un tour all’estero?
Assolutamente, vorremmo arrivare al pubblico internazionale che abbiamo avuto modo di incontrare nel lungo tour europeo che abbiamo fatto con il nostro primo disco “Il ballo della vita” e che vorremmo ripetere anche per presentare il nostro nuovo album “Teatro d’Ira – Vol I”.

Måneskin © Francis Delacroix
Parliamo quindi di “Teatro d’ira – Vol. I”, uscito il 19 marzo scorso. Il sound ricorda quello rock degli anni ’70. Come mai avete scelto questa cifra?
Volevamo ricreare con il nostro album le atmosfere analogiche dei bootleg che venivano registrati in quegli anni, in presa diretta, con sonorità crude che rimandano alla nostra idea di musica dal vivo. Eravamo alla ricerca di un sound che ci rappresentasse alla perfezione.
All’Eurovision il look è molto importante. Avete affermato che i vostri outfit fanno parte del messaggio che volete lanciare. Ci spiegate meglio qual è e cosa volete comunicare, magari anche sul palco di Rotterdam?
In ogni cosa che facciamo, che sia la musica o il nostro modo di vestire, vogliamo lanciare un messaggio di positività e libertà, incoraggiare gli altri a liberarsi dalle sovrastrutture e filtri inutili, non avere paura dei giudizi e dimenticare le etichette.
Noi ringraziamo i Måneskin per la disponibilità e non vediamo l’ora di tifare per loro sabato 22 maggio, nella finale dell’Eurovision Song Contest 2021 che andrà in onda a partire dalle ore 20.35 su RAI 1, con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio.
Foto in evidenza: © Gabriele Giussani