Rivelati i dettagli e il rendering della scenografia dell’Eurovision Song Contest 2022. Come già annunciato, il progetto è stato curato dall’Atelier Francesca Montinaro.
Eurovision 2022: “Il Sole dentro”
Per la 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest, di cui Rai è Host Broadcaster, l’artista multimediale e stage designer Francesca Montinaro accoglie il mondo nel suo Paese e lo fa con una nuova iconica invenzione scenica: un Sole cinetico dalle infinite potenzialità espressive. Questo sarà il segno identitario della scena che accoglierà ogni artista in maniera unica e distintiva. Dopo aver ideato “il Fondale Strappato” per Sanremo 2013 e “Il Trampolino tra le nubi” per l’edizione del 2019, questa volta Francesca Montinaro mette in scena “Il Sole dentro”.
“Il Sole cinetico, fonte di spettacolari movimenti e giochi di luce, domina il palco e rappresenta l’attitudine di essere italiani, sempre in movimento, riottosi, creativi, accoglienti, passionali, intuitivi. Noi, siamo quelli con il sole dentro, è il nostro modo di stare al mondo” sottolinea Francesca Montinaro. “Il nostro è un paese palcoscenico nel quale siamo allo stesso tempo protagonisti e spettatori. Potevamo accontentarci di vivere nel paese più bello del mondo e invece gli artisti e i creatori italiani hanno voluto aggiungere meraviglia alla bellezza: le opere monumentali, l’urbanistica, l’architettura, la scultura, la pittura, che da sempre esaltano la bellezza naturale del nostro paese. Siamo una perfetta alchimia di natura e cultura. – prosegue la stage designer – La cascata d’acqua che incornicia il palco è allegoricamente il mare che ci circonda, a cui dobbiamo la nostra cultura stratificata e complessa. Il palco è la nostra penisola: una terra ospitale e accogliente dove ogni concorrente, da qualunque paese provenga, potrà sentirsi accolto. Infine – conclude Montinaro – un giardino all’italiana sospeso tra realtà e illusione, in cui la vegetazione si mescola a giochi di luce, accoglierà i team in una dimensione ludica e architettonica”.
Lo spettatore della 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest – in onda su Rai 1 da Torino il 10 e il 12 Maggio con le 2 semifinali e il 14 Maggio con la gran finale – sarà immerso in un teatro delle meraviglie. La grandiosa macchina scenica, tanto classica quanto innovativa, in cui il digitale si fonde con l’analogico, realizzerà una delle edizioni dello show più iconiche di sempre.
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Foto: FRANCESCA MONTINARO
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Foto: FRANCESCA MONTINARO
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Foto: FRANCESCA MONTINARO
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Foto: FRANCESCA MONTINARO
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Foto: FRANCESCA MONTINARO
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Foto: FRANCESCA MONTINARO
Chi è Francesca Montinaro
Sul suo sito ufficiale, si può leggere la biografia di Francesca Montinaro.
Sono un artista interdisciplinare con sede a Roma, una città-palcoscenico ricca di stili e forme che si sovrappongono. La mia formazione proviene dall’Accademia di Belle Arti di Roma dove, dopo un corso iniziale di Pittura e Scultura, mi sono poi rivolta al corso di Scenografia.
Negli anni ’90 ho fatto parte del gruppo di Gregorio Paolini, intellettuale e autore di un nuovo modo di fare televisione che spingeva verso un modello di televisione più ricco e di qualità. Gli anni d’oro della tv generalista hanno creato un’aspettativa di consumo di massa, una narrazione rivolta a tutti. Grandi numeri, masse e gente comune hanno formato il consenso a cui rivolgersi per diffondere messaggi di ampio respiro volti a cambiare le cose. Il mio interesse per la televisione ha perfettamente senso. In televisione troviamo diversi livelli di significato, così come un alto livello di stimolazione e confronto che mirano a innescare meccanismi nella mente degli spettatori e a raggiungere un alto grado di attenzione. Sperimentare, capire come funziona questa macchina, è stata per me l’occasione per analizzare la possibilità di creare un linguaggio che arrivi direttamente alle persone. Mi sono confrontato volutamente con tutti i generi televisivi, dai TG ai reality, fino al programma icona della televisione italiana, il Festival di Sanremo. Nel tempo ho potuto analizzare due potenzialità espressive: il linguaggio visivo orientato allo spettatore interno, fisicamente presente nel palcoscenico sonoro, e la potenza dello stesso linguaggio allo spettatore esterno, che osserva attraverso il tubo catodico.
Il mio lavoro Audience è stato il primo passo emblematico verso un percorso artistico ancora in corso. La mia videoinstallazione è stata anche la mia prima opera uscita dalla televisione, a dimostrazione di quanto il mio lavoro sia indipendente da una lettura strettamente legata alla scenografia televisiva.
La mia lunga esperienza mi ha portato infine ad insegnare Scenografia Multimediale all’Accademia di Belle Arti di Carrara, all’Accademia di Belle Arti di Roma e allo IED di Roma.
Tra i miei numerosi progetti posso nominare: Ritratto Continuo (2013-2015), Wonderful (2012), Occupy (2012), Audience (2011), L’Incombenza (Piazzapulita – 2011), La Parola a Tutti (2010), L’Era Glaciale (2009), Guardami (2004), La Foresta Vergine (Le invasioni barbariche – 2001).
Francesca Montinaro è nota al pubblico per aver firmato “il fondale logoro” del palco del Festival di Sanremo 2013 che ha rotto la consuetudine della scena luccicante e “televisiva” esibendo invece un fondale strappato, ispirato ad Alberto Burri. Sua anche la scenografia del Festival di Sanremo 2019.