Sono ben 12 mila le domande presentate alla Città di Torino per i 600 posti come volontari per l’Eurovision Song Contest 2022.

La cifra è stata riferita dall’assessora comunale Carlotta Salerno in una commissione, dai toni accesi, dedicata a un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che chiede un “congruo rimborso spese” per chi presterà la sua opera per l’evento.

Il tema era stato sollevato già nelle scorse settimane, quando i pentastellati avevano contestato il bando nella sua formulazione, sostenendo che “per un evento che porterà milioni alla città il lavoro va retribuito”.

Gli assessori Salerno e Mimmo Carretta hanno affermato:

La terminologia del bando, un modello usato da anni, era forse impropria, utilizzando parole come lavoro e turni, ma va ribadito il valore e l’importanza del volontariato civico.

Salerno inoltre, precisa:

L’impegno che avranno questi volontari sarà di supporto, non ci sarà nessuna attività in autonomia o in sostituzione di figure professionali. Supporto, ad esempio, nella gestione dei flussi nelle informazioni, che non saranno da guida turistica, nel rendere la città accogliente, e non ci sarà alcuna attività di autista.

Carretta aggiunge:

Dobbiamo ringraziare queste persone che stanno dimostrando una voglia di partecipare a un evento così importante e di mettersi a disposizione della città.

Volontari Eurovision 2022: la protesta di “Bauli in piazza”

Quanto alle associazioni di categoria che hanno sollevato dubbi sull’uso dei volontari, gli assessori hanno dato la disponibilità ad incontrarle a breve. Al termine della discussione il capogruppo M5S Andrea Russi ha ribadito la propria contrarietà all’impiego di 600 volontari.

Valentina Sganga, sempre del Movimento 5 Stelle, ha proposto:

Stilare una carta, un codice etico, valido sempre, in cui si distinguono nero su bianco le mansioni dei volontari e dei lavoratori.

Fonte: ANSA – Foto: © Andres Putting