Sono stati i primi rappresentanti di San Marino all’Eurovision Song Contest 2008 e questa sera, con Fabry & Labiuse, torneranno in gara con “Blu”, per tentare di rappresentare il Titano a Torino. Stiamo parlando dei Miodio, che a poche ore dalla finale di “Una Voce per San Marino”, ospitiamo sul nostro sito.
Partiamo dalla vostra partecipazione all’Eurovision 2008: San Marino debuttò con voi. Quali ricordi avete di quell’esperienza, sia positivi che negativi, se ce ne sono.
Il ricordo dell’Eurovision 2008 è bellissimo. È stata un’esperienza eccezionale ed è stato l’inizio di tante altre esperienze perché ci ha permesso di andare a suonare fuori. Abbiamo fatto un festival in Romania e abbiamo suonato al festival di Budva e tante altre cose.
Però essendo stata la prima esperienza di San Marino, è stata anche “negativa”, nel senso che l’inesperienza da parte un po’ di tutti, era totale per cui l’abbiamo affrontata completamente quasi al buio. Col senno di poi avremmo potuto fare tante cose che non abbiamo fatto, semplicemente perché non ne eravamo a conoscenza. L’Italia all’epoca non partecipava e se ne sapeva pochissimo e questo vale per noi come band, ma anche per la stessa TV di San Marino, che era alla prima esperienza e quindi ne abbiamo pagato lo scotto,
D’altra parte continuiamo ad avere apprezzamenti per la canzone che abbiamo portato (“Complice” N.d.R.) che per molti è la miglior canzone portata da San Marino, in tutti questi anni.
Avete seguito negli anni l’Eurovision Song Contest? Quali differenze trovate con la vostra edizione?
Guardandolo da fuori, la più grossa novità negli anni è stato il ritorno in gara dell’Italia. Questo ha cambiato molto la prospettiva per noi artisti, quindi è diventato un palcoscenico importante. Questo è il cambiamento più grosso, non solo per noi italiani, ma anche per l’estero. I cantati italiani sono apprezzatissimi e quindi il ritorno dell’Italia è un ritorno pesante per l’ambiente musicale legato a Eurovision. L’evoluzione musicale c’è stata in generale, ma il ritorno dell’Italia ha alzato l’asticella per tutti.
Sappiamo che dopo Belgrado, avete partecipato ad alcuni festival internazionali e che avete presentato un brano per il Festival di Sanremo. E dopo cosa successe?
Oltre ai festival internazionali, con la nostra etichetta abbiamo partecipato anche al Wind Music Award e poi quel che è successo è molto semplice. Ci siamo fermati dal punto divista delle performance perché quasi tutti i membri della band hanno messo su famiglia. Per qualche anno però, ci siamo dedicati a scrivere musica anche per artisti internazionali e progetti diversi a cui abbiamo partecipato come scrittori.
Come è nata l’idea di partecipare a “Una voce per San Marino” e da cosa nasce la collaborazione con Fabry & Labiuse?
L’idea è nata attorno a una canzone che avevamo scritto per noi, ma che poi abbiamo immaginato cantata da questi due ragazzi. Li abbiamo conosciuti attraverso un collettivo di cantanti sammarinesi (San Marino United Artists) e abbiamo immaginato potessero cantare questo pezzo. Col tempo abbiamo sperimentato ed il pezzo si è evoluto fino a quando è nato “Blu”, che portiamo a questo festival. È una canzone che trasmette tanta energia e grande positività, sebbene il testo racconti la fine di un rapporto, la rinascita e la ritrovata libertà.
Cosa ne pensate della line-up dei Big di Una Voce per San Marino. C’è qualche artista che vi piace in modo particolare? Se non foste in gara per chi tifereste?
Crediamo fortemente che a rappresentare il proprio Paese debba andare un cantante del proprio Paese. Quindi abbiamo accettato la sfida e l’invito a partecipare a questo festival, con l’intento di dimostrare che da San Marino possano nascere, e ci sono, tantissimi cantanti e artisti di alto livello.
Naturalmente questo festival è aperto ad artisti stranieri che conosciamo quasi tutti e il livello notorietà e fama di alcuni è altissimo, ma come artisti sammarinesi tifiamo per una realtà sammarinese.
Quali sono i vostri progetti dopo Una Voce per San Marino?
Vedremo cosa succederà stasera. Noi siamo entusiasti di quello che abbiamo fatto e siamo molto felici del nostro pezzo e dell’energia che trasmettiamo.
Fabry & Labiuse hanno la loro strada e sicuramente continueremo a fare musica insieme, indipendentemente da come andrà il risultato di stasera. I Miodio, in particolare, continueranno a scrivere pezzi e continueremo a lavorare nell’ambito della produzione musicale, che poi è quello che ci piace molto fare e che abbiamo fatto in questi anni, senza mai smettere di crescere.
Noi immaginiamo una storia che partirà stasera e che avrà un suo percorso attraverso canali particolari. Sappiamo che ci ascolteranno i nostri vecchi fan, ma anche di nuovi grazie alle tecnologie e ai social, dove ci scrivono in tanti. Infatti si è creato un rapporto molto diretto con chi ci segue. Questo è il nostro modo di fare e a noi piace. L’aspetto degli idoli che mantengono le distanze non ci è mai appartenuto neanche quando abbiamo calcato i palchi più grandi e non ci appartiene certo adesso.