Ivan Urgant è noto ai fan dell’Eurovision Song Contest per essere stato il conduttore della Finale del concorso del 2009, che si tenne a Mosca. Ma soprattutto ha ottenuto molta notorietà in Italia per aver presentato “Ciao 2021” e “Ciao 2021”, lo spettacolo di fine anno russo, ispirato agli show italiani degli anni ’80.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Иван Ургант (@urgantcom)

Tra le tante voci che si sono levate per protestare contro l’attacco della Russia in Ucraina anche quella di Ivan Urgant che, con l’ormai tristemente noto sfondo nero in segno di lutto, ha semplicemente commentato l’accaduto con le poche parole “Paura e dolore. NO ALLA GUERRA”.

Moltissimi i commenti di approvazione al suo post, ma d’altro canto molti anche quelli di disapprovazione alla presa di posizione del presentatore, come “Urgant, dov’eri quando i civili del Donbass sono stati picchiati?”

La sospensione dello show “Večernij Urgant”

Nel frattempo “Večernij Urgant” il programma televisivo ispirato al David Letterman Show condotto da Ivan Urgant e in onda dal 2012 su Pervyj kanal, sia stato sospeso ufficialmente per lasciare spazio all’informazione degli eventi socio-politici in corso in Russia e Ucraina.

Larisa Krymova, addetta stampa di Pervyj kanal ha dichiarato che Urgant continua a lavorare sul canale, ma che non è stato ancora specificato quando il programma tornerà in onda.

Sembra, inoltre, che la squadra dello show volesse andare in onda con uno slogan antimilitarista, ma la direzione della TV russa ha dichiarato che ciò era impossibile. Allora il team di autori ha richiesto di non mandare in onda la puntata in segno di  protesta.

La protesta nelle città della Russia

Quella di Urgant è una presa di posizione che si unisce a quella di migliaia di persone che sono scese in molte città russe, in segno di protesta contro l’attacco all’Ucraina. Anche a Mosca si sono riunite diverse persone in Piazza Pushkin, che poi è stata chiusa a causa dei cartelli esposti da alcuni manifestanti, con la scritta “No alla guerra”.

Il sito di OVD-INfo, progetto indipendente dei media russi per i diritti umani volto a combattere la persecuzione politica, segnala almeno 1 800 persone (nel momento in cui scriviamo) detenute in tutto la Russia. In molte città i manifestanti sono stati lasciati in carcere per tutta la notte e durante la detenzione è stata usata loro violenza.