Adesso che è stato reso pubblico il running order delle canzoni in gara per la prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2022, finalmente possiamo dare le nostre pagelle dei brani di questa edizione!

Vediamo insieme quali sono le canzoni che gareggeranno il 10 maggio per guadagnarsi un posto nella finale.

Albania

Ronela Hajati – Sekret: 5

La vincitrice del Festivali i Këngës porta sul palco un brano che non convince fino in fondo. Certo, la canzone è orecchiabile, il ritmo etnico ma moderno rimane in testa e la sua voce è accattivante, ma nel complesso la canzone non emerge come la perla della semifinale. C’è da chiedersi se il revamp abbia aggiunto dello spessore al brano o se piuttosto un brano già fragile di suo sia stato reso ancora più debole. Niente di particolare, dunque, sul fronte Albania. Passerà le semifinali? Non è così scontato, anche a causa della posizione in classifica. Come prima cantante potrebbe essere dimenticata in fretta…


Lettonia

Citi Zēni – Eat Your Salad: 4

Ok, chiariamo fin da subito una cosa: bello l’arrangiamento musicale, bello il testo pro ambiente messo in chiave umoristica, bello tutto ciò che volete… ma no, grazie. Sembra di assistere alla colonna sonora di una pubblicità locale a basso costo. Essere green è cool… ma davvero? E andrebbe anche bene un po’ di divertimento, un messaggio ambientale forte mascherato da una musica leggera, peccato poi per alcune cadute di stile:  forget the hot dogs / ‘Cause my sausage is bigger. Si qualificherà? Non penso, anche se il messaggio ambientalista potrebbe raccogliere molti favori.


Lituania

Monika Liu – Sentimentai: 7.5

Sì, sì e ancora sì! Finalmente un arrangiamento ben fatto, una bella voce e una musica che riesce ad essere moderna e vintage allo stesso tempo. Monika Liu riempie così tanto il palco solo con la sua presenza che non c’è bisogno di nient’altro intorno, tutto è accattivante di suo, la canzone sembra avvolgerti in un abbraccio e trascinarti in un mondo fatto di ricordi passati o di memorie collettive ormai lontane nel tempo. La canzone ha il profumo degli anni ’50 e il sapore del 2022. Ben fatto, Lituania. Passerà in finale? Mi auguro vivamente di sì, non qualificarla sarebbe uno sfregio alla buona musica.


Svizzera

Marius Bear – Boys Do Cry: 6/7

Una ballata strappalacrime, una lacrima strappa storie. Su YouTube un utente scrive: “Questa canzone sarebbe perfetta in un film di Toy Story”, e come dargli torto. Ha tutto il sapore di una storia Disney, ma quanto è un male? La voce c’è, la melodia è piacevole, il testo è emozionante… oddio, dire emozionante è anche riduttivo. Il testo è potente, racconta una storia di pressione sociale in cui tutti gli uomini possono riconoscersi, quella di non avere il diritto di piangere. Questa combinazione ha tutte le carte in regola per rendere il pezzo godibile e per far scendere più di una lacrimuccia. Niente di innovativo, sicuramente, ma che può catturare l’attenzione. Spero che arrivi in finale, una bella emozione un posto dovrebbe sempre averlo.


Slovenia

LPS – Disko: 7.5

Per loro il mio cuore prova le stesse vibes che prova per la Lituania: sono giovani, freschi, moderni nella voce e nell’arrangiamento, ma con quell’apparenza retrò che in mezzo ad altre canzoni così finte e costruite sembra una boccata d’aria fresca. Una delle canzoni più sottovalutate di tutto il contest, decisamente. Il cantante è giovanissimo e sicuramente può ancora migliorare sotto molti aspetti, ma la sua voce regge abbastanza bene il palco. Passerà le semifinali? Mah, non ne sono sicura, però se lo meriterebbe veramente tanto. 


Ucraina

Kalush Orchestra – Stefania: 8

La cosa bella di questo brano è che non c’è nemmeno bisogno di capire di cosa parli per poterla amare: il ritornello ti entra in testa al primo ascolto e non si può più levare. Premetto che amavo tantissimo la canzone vincitrice, Alina Pash era magistrale, ma i Kalush Orchestra rendono onore al palco in cui si trovano. La canzone ha tutto ciò che si può desiderare da una canzone Eurovisiva. Si qualificheranno? Certamente. Devono qualificarsi. Qui abbiamo il mix perfetto di tradizione e modernità. Sono i degni successori dei Go_A e si meritano tutto il successo che avranno da quel palco. Un pensiero di solidarietà all’Ucraina in generale, con la speranza che i Kalush riescano a portare un po’ di leggerezza nel clima di terrore che stanno vivendo. 


Bulgaria

Intelligent Music Project – Intention: 6.5

Il brano rock della prima semifinale. La canzone è orecchiabile, loro sono molto bravi, ma c’è un po’ di difficoltà nel tentativo di farla rimanere impressa in testa. Scorre godibile come l’acqua di fiume: passa e ti coinvolge, ti fermi ad ascoltare l’armonia del suono (un rock vecchio stile, un evergreen musicale che cade sempre in piedi), ma quando è passata, vai oltre senza pensarci troppo. Passeranno? Guardando la semifinale, penso che potrebbero provare a ritagliarsi il loro posto. Certamente, se poi li mettiamo a confronto con i The Rasmus, il paragone non si pone nemmeno…


Paesi Bassi

S10 – De diepte: 8.5

Intimo, leggero e allo stesso tempo pesante come un pugno nello stomaco, questo è quello che emerge ascoltando De diepte. Si tratta di un grido di aiuto, di un monologo interiore che prende l’anima e la strappa. Ha tutto giusto, niente da aggiungere. Se non dovesse qualificarsi, sarebbe uno sfregio al buonsenso musicale. Punto bonus il fatto che sia in olandese, dopo 10 anni finalmente possiamo godere di questa bellissima lingua e della sua musicalità.


Moldavia

Zdob și Zdub and Frații Advahov – Trenulețul: 8

Non mi soffermerò molto su questo brano, perché so che purtroppo non ha chances di qualificazione. E tutto ciò è un peccato, perché questa canzone è una boccata d’aria fresca, un grido di gioia balcanica, è la volontà di stare insieme, il senso di essere uniti. Il ritmo folk e tradizionale fa venire voglia di partecipare a quella felicità e di ballare insieme a loro. Per me, è sul podio. Spero che il televoto le faccia ritagliare un posticino in finale, anche solo pe poter ballare una volta in più.


Portogallo

Maro – Saudade, saudade: 10

La vincitrice assoluta della semifinale. Un gioiellino di canzone, una volontà emotiva che si mette in luce già nel titolo: Saudade è “una forma di malinconia, un sentimento affine alla nostalgia”. Il connubio di inglese e portoghese rende il brano accessibile a tutti nel suo significato, eppure allo stesso tempo così intimo, così personale, che quasi ti senti in colpa ad ascoltarlo e a condividere le emozioni di chi la canta. Complimenti a Maro e buona fortuna al Portogallo, che sicuramente passerà alla serata finale del 14 maggio.


Croazia

Mia Dimšić – Guilty Pleasure: 6+

Una ballata pop, midtempo, in cui nulla è particolarmente nuovo. Sicuramente una nota positiva è la piacevolezza del ritornello e la voce pulita di Mia Dimšić, oltre alla tematica allo stesso tempo comune e poco  banale: una canzone che parla di un amore impossibile perché adultero. Io sto con lui e tu sei un piacere colpevole recita il testo in una maniera quasi confessionale. Sembra lo sfogo della tua migliore amica fidanzata da secoli che si innamora del nuovo compagno di classe. Prende e si canta, ma Mia dovrà mettere in piedi uno staging magnifico per riuscire a guadagnarsi uno dei 10 posti della semifinale…


Danimarca

REDDI – The Show: 7

Più la ascolto e più mi sembra di conoscerla già da una vita e non capisco se sia un male o un bene. Questo blando rock al femminile coinvolge, si fa ascoltare e si fa cantare, ma ha un po’ troppo l’aria di un musical per adolescenti. E ripeto, non capisco se sia un male o un bene… Il prodotto nella sua complessità è ben riuscito, ma non spicca. La posizione in ordine di uscita potrebbe avere un ruolo determinante: dopo due canzoni lente, questa può essere la sveglia necessaria per proseguire con lo show. Presumibilmente un biglietto per la finale se lo porta a casa, ma niente è scontato.


Austria

LUM!X feat. Pia Maria – Halo: 7.5

Il brano dance che si trova nel posto giusto al momento giusto. Non sono una grande ammiratrice di questo brano, ma in questo momento dello show potrebbe essere il pezzo vincente. Fresco, allegro, ballabile… Se prima con le REDDI ci siamo svegliati, con questo brano possiamo alzarci dal divano e metterci a ballare. Non solo la canzone è esplosiva, ma il tutto ti rimane impresso per ore nella testa. Hanno bisogno di una buona performance e il gioco è fatto: ci si rivede il 14 maggio!


Islanda

Systur – Með hækkandi sól: 5

Niente, non ci riesco: questo simil country islandese non riesce ad entrarmi in testa in nessun modo. La canzone la ascolto mille volte e la dimentico mille e una. Negli ultimi anni l’Islanda ci aveva abituati un po’ troppo bene e ora ne stiamo pagando il prezzo. Il testo è suggestivo e la musica è travolgente, ma è il complesso che non funziona. Si qualificherà? Non penso proprio.


Grecia

Amanda Georgiadi Tenfjord – Die Together: 7.5

Questa è la classica canzone che mi coglie impreparata. I primi 3 ascolti non mi piacciono, dal quarto in poi entra nella mia top 5. A volte mi stanca, a volte la cerco. Si tratta della classica canzone che racconta un amore morente, è un ultimo urlo disperato nel tentativo di salvare quella storia d’amore. Non ridiamo più e quando piangiamo, lo facciamo da soli. Mi sto commuovendo solo nel ripensarci… Questo tipo di canzoni sono quelle che hanno sempre la fortuna maggiore: sono belle, restano in testa e chiunque può immedesimarsi nella cantante, muovendo così anche il lato emotivo. Passerà la semifinale a mani basse e se lo merita.


Norvegia

Subwoolfer – Give That Wolf A Banana: 7.5

Ascoltando questa canzone solo una cosa viene in mente: COSA STO ASCOLTANDO? Cioè, artisti sul palco con una maschera gialla fatta a lupo che su una base elettronica ti intonano E prima che il lupo mangi mia nonna, dai una banana al lupo… Siamo ai limiti del surrealismo. Ed è un complimento. La canzone sicuramente attira l’attenzione e resta in testa. Va tutto bene, passerà le qualificazioni e sicuramente verrà ricordata (se non per la canzone, almeno per lo shock).


Armenia

Rosa Linn – Snap: 6/7

Rosa Linn avrebbe tutte le carte in regola per funzionare, ma l’ultimo posto in ordine di esibizione la penalizza e non poco. Arrivati a questo punto dello spettacolo, il brano ci pone davanti a due scenari: o è l’emozione finale che ci serve per chiudere in bellezza o è il momento in cui si perde completamente tutta l’attenzione. Una sua possibile qualificazione dipende unicamente da ciò. Siamo anche qui di fronte ad una canzone intima che potrebbe far emozionare il pubblico, ma a tutto ciò dobbiamo aggiungere un ritornello accattivante. Il trucco sarà nel non farlo sembrare uno stacco pubblicitario.