Rilasciata oggi la versione da 3 minuti del brano “Brividi” con cui Mahmood & e Blanco rappresenteranno l’Italia all’Eurovision Song Contest 2022.
Oltre a ridurre la durata della canzone di circa 20 secondi, la versione Eurovision di “Brividi”, comincia a cappella con la voce di Mahmood per poi procedere come nella versione originale, tranne che nel finale, dove è stato tagliato un ritornello.
“Brividi” è stato pubblicato il 2 febbraio 2022 su etichetta discografica Universal Music Italia ed è stato scritto da Alessandro Mahmoud, Riccardo Fabbriconi e Michelangelo. Il videoclip, diretto da Attilio Cusani e girato ad Amsterdam.
Testo di “Brividi” in versione Eurovision
Ho sognato di volare con te
Su una bici di diamanti
Mi hai detto sei cambiato,
Non vedo più la luce nei tuoi occhi
La tua paura cos‘è?
Un mare dove non tocchi mai
Anche se il sesso non è
La via di fuga dal fondo
Dai non scappare da qui
Non lasciarmi così
Nudo con i brividi
a volte non so esprimermi
e ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
e ti vorrei rubare un cielo di perle
e pagherei per andar via,
Accetterei anche una bugia
e ti vorrei amare ma sbaglio sempre
e mi vengono i brividi, brividi, brividi
Tu, che mi svegli il mattino
Tu, che sporchi il letto di vino
Tu, che mi mordi la pelle
Con i tuoi occhi da vipera
e tu, sei il contrario di un angelo
e tu, sei come un pugile all‘angolo
e tu scappi da qui, mi lasci così.
Nudo con i brividi
a volte non so esprimermi
e ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
e ti vorrei rubare un cielo di perle
e pagherei per andar via,
Accetterei anche una bugia
e ti vorrei amare ma sbaglio sempre
e mi vengono i brividi, brividi, brividiDimmi che non ho ragione
Vivo dentro una prigione
Provo a restarti vicino
Ma scusa se poi mando tutto a puttane
Non so dirti ciò che provo, è un mio limite
Per un ti amo ho mischiato droghe e lacrime
Questo veleno che ci sputiamo ogni giorno
Io non lo voglio più addosso
Lo vedi, sono qui,
Su una bici di diamanti, uno fra tanti.
Nudo con i brividi
a volte non so esprimermi
e ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
e mi vengono i brividi, brividi, brividi.
La regola dei tre minuti
Per quanto riguarda la regola della durata del brano, nel primo concorso del 1956, per ogni brano c’era un limite di tempo consigliato di 3 minuti e mezzo. Nel 1957, nonostante le proteste, la canzone italiana, “Corde della mia chitarra” di Nunzio Gallo, era della durata di 5′ e 09″. Ciò ha portato alla regola che prevede che ogni brano non possa superare i tre minuti.