Marco Mengoni rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2023, ma il suo è un ritorno sul palco della kermesse europea, dato che proprio dieci anni fa si classificò al 7° posto nell’edizione di Malmö, con la canzone “L’essenziale”.

Mengoni non è il primo artista italiano a rappresentare più volte l’Italia sul palco eurovisivo. Proprio lo scorso anno, a Torino, abbiamo visto Mahmood, in coppia con Blanco, tornare in gara con Brividi, dopo essersi classificato al secondo posto all’Eurovision Song Contest 2019 di Tel Aviv, con il suo successo “Soldi”.

In realtà, tornando indietro nel tempo si incontrano diverse situazioni simili. A cavallo tra gli anni ’50 e i ’60, Domenico Modugno rappresentò l’Italia per ben 3 volte: nel 1958 con la famosissima “Nel blu dipinto di blu (Volare)” non vince, ma si piazzò solo al 3° posto, sebbene poi il brano diventerà una delle canzoni italiane più famose ed emblematiche nel mondo.

https://www.youtube.com/watch?v=bosuMPG594A

L’anno dopo, nel 1959, Modugno è ancora il portabandiera italiano con Piove (ciao ciao bambina), altro brano notissimo che sul palco europeo quella sera fu solo sesto. Ma il peggior risultato del cantante pugliese fu quello del 1966, anno in cui partecipò con il brano Dio come ti amo, e durante le prove abbandonò il palco, perché scontento di come l’orchestra aveva suonato. Chiuse la gara all’ultimo posto con 0 punti.

Sempre negli anni ’60 Claudio Villa ci rappresentò in due occasioni: nel 1962 con Addio Addio, e nel 1967 con Non andare più lontano. In entrambi i casi non chiuse la gara nel migliore dei modi, piazzandosi rispettivamente al 9° e all’11° posto.

Arriviamoa alla prima artista a vincere l’Eurovision Song Contest per l’Italia, che come sappiamo bene, fu Gigliola Cinquetti. Nel 1964 a Copenaghen, l’allora sedicenne fresca vincitrice del Festival di Sanremo, portò per la prima volta il contest in Italia grazie all’evergreen “Non ho l’età”

https://www.youtube.com/watch?v=zK5Ke7kvZvM

Dieci anni dopo la cantante tornò in gara con il brano e fu seconda dietro a un gruppo che di lì a poco sarebbe diventato famosissimo in tutto il mondo: nientedimeno che gli ABBA. Una curiosità: in Italia il concorso fu trasmesso in differita un mese più tardi proprio per via del titolo della canzone di Gigliola Cinquetti, che si temeva potesse influenzare gli elettori in prossimità del referendum abrogativo sul divorzio in programma quell’anno. 

Proseguendo, nel 1971 Massimo Ranieri partecipò al concorso con L’amore è un attimo classificandosi al 5° posto, per poi tornare in gara nel 1973 con Chi sarà con te, brano che andò ad occupare la posizione numero 13.

Due partecipazioni anche per la grandissima Mia Martini, che nel 1977 si piazzò al 13° posto con Libera, mentre nel 1992 tornò in gara con la meravigliosa “Rapsodia” che le permise di raggiungere un ottimo 4° posto.

https://www.youtube.com/watch?v=I_XmyKV8Hdw

Tre partecipazioni, invece, per Al Bano che rappresentò l’Italia due volte in coppia con Romina Power. Nel 1976 con We’ll live it all again e nel 1985 con Magic, oh magic, piazzandosi in entrambi le occasione al settimo posto. Ritornò in gara nel 2000, questa volta nel ruolo di corista per Jane Bogaert, che rappresentò la Svizzera con il brano La vita cos’è?.

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