Diljá con la canzone “Power” ha vinto l’annuale edizione del “Söngvakeppnin” e, pertanto, rappresenterà l’Islanda all’Eurovision Song Contest 2023

Per eleggere la entry nazionale, l’emittente nazionale RÚV Ríkisútvarpið ha organizzato due semifinali (il 18 e il 25 febbraio) e la Grand Final di questa sera. L’intera selezione é stata trasmessa da una località di interesse storico e artistico – Gufunes – non molto distante dalla capitale Reykjavík. Lo show é stato condotto da volti noti al pubblico islandese: Ragnhildur Steinunn Jónsdóttir, Unnsteinn Manuel Stefánsson e da Sigurður Þorri Gunnarsson.

Dieci i partecipanti in totale alla selezione nazionale, suddivisi in cinque per semifinale. Il risultato é stato decretato dal solo televoto, con l’uso anche di un’app appositamente predisposta dalla RÚV: due i finalisti da ciascuna semifinale più una “wildcard” selezionata da una giuria tecnica (nello specifico, il trio Celebs che ha partecipato alla prima semifinale). 

La Grand Final invece é stata suddivisa in due “turni” di votazione:  nel primo turno, dai voti del pubblico televisivo  (50%) e dai risultati di una giuria internazionale (altro 50%), sono stati selezionati i due super-finalisti che sono passati direttamente al secondo turno; in quest’ultimo il pubblico torna protagonista. Il vincitore é stato determinato dalla sommatoria dei risultati del primo turno alle risultanti ottenute nel secondo turno. Durante le due semifinali tutte le esibizioni sono state in lingua nazionale. Nella Grand Final invece, come accade già da molte edizioni, gli artisti sono stati liberi di scegliere la versione da utilizzare per rappresentare l’Islanda nel caso di una ipotetica vittoria: i finalisti quindi hanno potuto scegliere se mantenere la versione in islandese, ovvero se scegliere una versione in inglese o in un’altra lingua, o ancora se preferire una versione mista. Soltanto la rock/rockabilly band Langi Seli og Skuggarnir (letteralmente Langi Seli e Le Ombre) ha mantenuto la entry in islandese. Gli altri finalisti hanno scelto la versione in inglese.

Questo l’ordine di entrata dei finalisti questa stasera :

  • Sigga Ózk – Dancing lonely
  • BRAGI – Sometimes the world’s against you
  • Celebs – Doomsday dancing (Wildcard)
  • Diljá – Power
  • Langi Seli og Skuggarnir – OK

Di seguito i nomi dei componenti la giuria :

  • Lovísa Elísabet Sigrúnardóttir – Musicista (Islanda)
  • Jón Ólafsson – Musicista (Islanda)
  • Jóhann Kristófer Stefánsson – Artista (Islanda)
  • Guðlaug Sóley Höskuldsdóttir – Musicista (Islanda)
  • Gaute Ormåsen – Cantante membro dei Subwoolfer (Norvegia 2022)
  • Ersin Parlak – Agente musicale e responsabile stampa per San Marino (Turchia)
  • Ramūnas Zilnys – Responsabile della programmazione musicale di LRT (Lituania)
  • Helena Nilsson – Social Media Manager (Svezia)
  • Ilhan Haydar – Musicista componente delle Reddi (Danimarca 2022)
  • Emely Griggs – Direttore della programmazione presso SBS (Australia)

Prima della Grand Final l’attenzione si era focalizzata su Diljá e i Langi  Seli og Skuggarnir : per fans, siti specializzati, canali di scommesse, piattaforme streaming erano i potenziali super-finalisti, ed infatti sono stati proprio loro ad essere selezionati per il secondo turno. Il televoto ha definitivamente sancito la vittoria di Diljá.

Chi è Diljá

Diljá (nome completo Diljá Pétursdóttir), 21 anni, originaria di Kópavogur, seconda città dell’Islanda, é una “absolute beginner” della scena musicale islandese, pur avendo partecipato a gare canore patrocinate da enti locali nazionali e trasmessi dall’emittente pubblica. Nella prima semifinale del 18 febbraio ha eseguito la sua entry nella versione islandese, Lifandi inni í mér (letteralmente “Vivo dentro di me”. Diljá é co-autrice della canzone, scritta a quattro mani con Pálmi Ragnar Ásgeirsson, famoso autore e produttore islandese. “Power” é un brano modern-pop, che strizza l’occhio all’elettronica e alla dance. 

L’Islanda all’Eurovision Song Contest

L’Islanda ha debuttato all’Eurovision Song Contest nel 1986 con la canzone Gleðibankinn, eseguita dal trio ICY. Arrivata solamente al sedicesimo posto, con il tempo é diventata una delle “fan-favourites” entries dell’isola.  È l’unico paese nordico a non avere ancora vinto la manifestazione e i suoi migliori risultati corrispondono a due secondi posti: uno nel 1999 con Selma e il brano All Out of Luck, e l’altro nel 2009 con Yohanna e la sua “Is It True?”. L’Islanda torna nella Top10 dell’Eurovision dopo un decennio con gli Hatari nel 2019 ed arriva quarta a Rotterdam con i Daði og Gagnamagnið, favoritissimi nell’edizione precedente del 2020 cancellata per l’emergenza pandemica.  

Lo scorso anno a Torino, l’Islanda è stata rappresentata dalle Systur con il brano Með hækkandi sól, chiudendo la gara al 23º posto. L’Islanda si esibirà come settima nella prima metà della seconda semifinale di Liverpool 2023, il prossimo 11 di maggio.