A poche ore dalla finale di questa 74esima edizione del Festival di Sanremo, il cantante Geolier, in testa nelle classifiche di vendita e di ascolto e al momento, vincitore di due “top 5” su 4 in questa edizione del Festival, nel corso della conferenza stampa che ha tenuto presso la sala stampa della sala Lucio Dalla del Palafiori ha risposto ad una nostra domanda, in ottica Eurovision.
Al rapper napoletano, che già in precedenza aveva manifestato l’interesse per l’Eurovision Song Contest, manifestazione alla quale prenderebbe parte volentieri, abbiamo quindi chiesto se il dialetto napoletano possa costituire un limite in quell’ambiente internazionale. Come, quindi, questa lingua possa essere recepita in quel contest.
Ci sono tanti pezzi italiani e napoletani che sono andati in tutto il mondo, come “Volare” oppure “‘O sole mio”. Sicuramente “I p’ me tu p’ te” non è “Volare” o “‘O sole mio”, però sarei contento di andare all’Eurovision in napoletano.
Geolier
Geolier è lo pseudonimo di Emanuele Palumbo. Il suo nome d’arte deriva dalla parola francese geôlier, “secondino”, il quale è anche il nome con cui vengono designati gli abitanti di Secondigliano, quartiere di Napoli in cui è nato.
Forte delle sue radici e sempre teso a superare qualsiasi limite geografico e musicale, in pochi anni è riuscito a diventare punto di riferimento per l’urban italiano, nonché nome tra i più richiesti da tutta la scena.
Nel 2019 Geolier ha firmato per BFM Music, etichetta discografica indipendente fondata da Luchè, con la quale ha pubblicato nell’ottobre dello stesso anno l’album di debutto “Emanuele”.
Il suo ultimo disco, “Il coraggio dei bambini”, alla #1 della Classifica degli album più ascoltati dell’anno in Italia sulle piattaforme musicali e della Top Album FIMI 2023 fino ad oggi.
Una pioggia di certificazioni, 46 dischi di platino e 21 ori collezionati in totale. Quest’anno due tour lo hanno visto esibirsi per tutto lo stivale, con ben quattro date sold out.