Si è conclusa la quarta giornata di prove dell’Eurovision Song Contest 2025. Oggi hanno provato otto dei 15 Paesi partecipanti alla Seconda Semifinale.
Ogni artista ha avuto modo di provare per 30 minuti e di eseguire il proprio brano almeno tre volte..
Le prove della prima settimana saranno a porte chiuse in modo che gli artisti abbiano lo spazio per rifinire le loro esibizioni e per far sì che si concentrino sulle loro esibizioni senza distrazioni. La pubblicazione di foto e video è cambiata rispetto agli anni precedenti: verrà condiviso un video intitolato “I’ve Arrived” per ogni artista su Instagram e TikTok nel corso della giornata, mentre le foto delle prove saranno pubblicate sui social del concorso il giorno dopo.
Le informazioni di questo articolo sono quelle disponibili sul Reddit dell’Eurovision Song Contest.
Malta – Miriana Conte – SERVING
La narrazione visiva vista al Malta Eurovision Song Contest è in gran parte scomparsa. Innanzitutto c’è un grande oggetto di scena: una serie di enormi labbra rosse scintillanti che sorreggono una palla da discoteca rotante; l’intera struttura è alta probabilmente tre metri e si trova al centro del palco.
La struttura si gira all’inizio e Miriana vi si trova all’interno, indossando un vestito giallo brillante con un’enorme gonna fatta di rete a strati con maniche nere. Viene sollevata dalla palla da discoteca e dal vestito, per rivelare una tuta dello stesso stile di quella vista al MESC, ma maculata in rosso e nero e molto scintillante. Tra l’altro, anche i suoi capelli sono di un rosso acceso: il tutto sembra una transizione da fiore velenoso a regina di cuori.
La coreografia è molto simile a quella del MESC, ma i suoi quattro ballerini hanno sostituito le salopette verdi con calze a rete rosse, biancheria intima nera e giacche di pelliccia rossa. Il ritornello finale si svolge sul palcoscenico, dove appaiono le Swiss ball rosse per un finale rimbalzante.
Il LED wall passa da una grafica di fiori che esplodono a immagini di leopardi che rimbalzano, gambe che ballano e parole della canzone, per finire con “DIVA NOT DOWN” a caratteri cubitali.
Molti getti di fumo nel ritornello e e nel finale.
Georgia – Mariam Shengelia – Freedom
C’è un altro grande oggetto di scena: si tratta di una roccia geometrica che si erge al centro del palcoscenico; Mariam si esibisce in cima ad essa, indossando uno splendido abito argentato che sembra fatto di raso con strati di organza che gli danno struttura, in modo da diventare parte della roccia. Quattro ballerini uomini si esibiscono sul palco intorno a lei, indossando i tradizionali cappotti georgiani chokha in nero, con copricapi aderenti e stivali neri – durante la seconda strofa eseguono una complessa coreografia con bandiere blu e bianche.
La grafica sil LED wall è semplice ma bella, con una luna che sorge alle spalle di Mariam tra le due montagne del palco e che si trasforma in un sole rosso con nuvole temporalesche e anelli al neon. La grafica diventa più veloce e dinamica man mano che la canzone procede: quest’anno molte esibizioni hanno utilizzato l’illuminazione e la grafica come strumento per guidare la performance, e questo è un esempio davvero efficace.
Durante la parte centrale, Mariam scende dalla sua roccia, togliendosi facilmente il vestito, che non si sposta di un millimetro e sembra quasi una struttura pesante collegata alla roccia, e rivela una tuta rossa di paillettes per il ritornello finale, che esegue sul palco con uno sfondo di montagne. Gli archi e la batteria di questa canzone sono enormi: sembra che la musica si stia sollevando.
Una fitta nebbia circonda la roccia all’inizio, che si dissolve lasciando sembrare che Mariam e i suoi ballerini ne stiano emergendo.
Danimarca – Sissal – Hallucination
L”esibizione è rinnovata rispetto a quella vista a marzo, quando Sissal ha vinto il Dansk Melodi Grand Prix.
L’oggetto di scena principale è un sipario centrale trasparente appeso al centro del palco che si estende dal pavimento al soffitto. È diviso in quattro parti, quindi fluttua grazie alla macchina del vento e crea un senso di movimento semplice ma efficace attorno a Sissal, che canta su un piedistallo nero al centro, in un tunnel di luci al neon pulsanti e strobo. Canta la prima strofa e il ritornello indossando un cappotto blu e bianco con centinaia di strati di organza.
Il cappotto viene rimosso nella seconda strofa per rivelare un body a maniche lunghe e stivali alti fino alla coscia in un blu elettrico scintillante: quattro ballerini premono il viso contro il sipario attorno a Sissal come fossero fantasmi, prima di danzare intorno a lei con fazzoletti di stoffa blu. Nella sezione finale i ballerini sono completamente avvolti in tessuto blu, mentre Sissal scende dal suo piedistallo e si sposta sul palco per il ritornello finale. I piedi dei ballerini sono ancorati al pavimento, così possono inclinarsi nei loro passi di danza come se ondeggiassero al vento mentre Sissal si prepara per il gran finale.
Cechia – ADONXS – Kiss Kiss Goodbye
La delegazione ceca spiega così l’esibizione di ADONXS
Il focus principale di questa performance è la presenza scenica, la voce e il fascino di ADONXS. È un concept pulito ed elegante che abbraccia appieno le possibilità offerte dal palco dell’Eurovision, utilizzando le più recenti tecnologie di illuminazione per creare effetti che creano onde ed evocano il film “Inception”.
Il dance break e la coreografia si sono evolute per il pubblico televisivo dell’Eurovision, creando un’esperienza emozionante, coinvolgente e visivamente ipnotica sia per gli spettatori a casa che per il pubblico nell’arena.
L’outfit di ADONXS composto da pantaloni bianco argento a gamba larga, con una maglia bianca che sembra una canottiera, ma con le maniche e guanti bianchi.
Anche la scenografia è bianca, con forme nere stroboscopiche sul LED wall che la rendono una sorta di paradiso distopico. Durante la seconda strofa, quattro ballerini in abiti coordinati si uniscono ad ADONXS per una coreografia su un pavimento bianco candido. Poi le Lego lights si abbassano per il dance break immerso in una luce stroboscopica rossa.
Lussemburgo – Laura Thorn – La Poupée Monte Le Son
Moto diversa la messa in scena rispetto a quando Laura ha vinto il Luxembourg Song Contest all’inizio di quest’anno. Il concetto che vede Laura muoversi come una bambola , con ballerini che combinano passi in stile anni ’60 con riferimenti ai burattini, è rimasto, ma la possibilità di proiettare enormi immagine sui LED sia sul palco che sullo schermo trasforma l’esibizione in qualcosa di completamente diverso.
Laura si trova dentro la sua casa delle bambole rosa e rossa in stile anni ’60, con mani animate che la muovono per riposizionarla durante la sequenza iniziale. Ha cinque ballerini, che indossano abiti di velluto rosso, che interagiscono con Laura in una coreografia di precisione. Durante i tre minuti si passa dalla rigidità da bambola dell’inizio per poi compiere movimenti più naturali e umano. Laura cammina lungo la passerella nella seconda strofa, lasciandosi alle spalle la casa delle bambole, sia in senso figurato che letterale, in modo che la sezione finale possa svolgersi sul palco.
Questa storia è raccontata anche attraverso il suo costume: l’abito rosa da bambola che indossava nella finale nazionale è stato sostituito con una versione molto più sofisticata, in rosa pallido con allacciatura stile corsetto, abbinato a stivali alti fino alla coscia argentati. Nella parte centrale l’abito rosa si sfila rivelando un abito argentato scintillante sottostante: non ci sono ballerine in questa versione, sono solo Laura e i suoi cinque ballerini che creano quello che sembra più un dance break rispetto alla versione originale.
Israele – Yuval Raphael – New Day Will Rise
La prima cosa da segnalare è che al centro del palco c’è un gigantesco oggetto di scena, il più grande visto finora quest’anno. È una struttura circolare a due livelli, alta forse cinque metri, con una scala curva su un lato. Il livello superiore è leggermente più piccolo di quello inferiore e ogni cerchio è drappeggiato da una scintillante tenda di fili d’argento che lo avvolge completamente. Immaginate una versione moderna di una gabbia per uccelli d’epoca, o un lampadario su è possibile arrampicarsi.
Yuval inizia l’esibizione in un’ombra di luce blu sul frame stage, indossando un tailleur pantalone nero con spalle squadrate e maniche drappeggiate in stile flamenco. Torna indietro lungo la passerella nella seconda strofa e c’è un’inquadratura a telecamera singola in cui cammina intorno alla gabbia mentre canta la parte in francese, poi sale le scale per eseguire il verso in ebraico e il resto della canzone da una piattaforma all’interno del livello superiore. La gabbia è composta da singoli fili di cristallo, quindi più simile a un lampadario.
A un certo punto Yuval alza le braccia e le maniche drappeggiate della sua giacca sembrano ali. Il LED wall rimanda immagini di acqua che scorre su rocce nere, la potenza dell’acqua che aumenta con il ritornello finale fino a quando l’intera scenografia sfuma nel bianco per le note del pianoforte nella strofa finale.
Una pioggia di fuochi d’artificio dal fondo del palco durante il ritornello del cambio di tonalità.
Serbia – Princ – Mila
La luna iniziale su cui era seduto Princ al “Pesma za Evroviziju” non c’è più, così come l’acrobata, i pantaloni e il gilet di pelle.
Princ inizia questa performance al centro del palco principale, cantando la strofa iniziale nell’ombra, sostenuto da un alone di luce, mentre tre ballerini in abiti neri lo coinvolgono in una coreografia contemporanea splendidamente elaborata. Indossa un abito rosso e c’è un momento totalmente inaspettato e drammatico in cui due dei suoi ballerini lo trascinano letteralmente per le gambe lungo la passerella, mentre lo schermo LED esplode di luci rosse e grafiche infuocate.
Princ non perde una nota, il che è straordinario considerando la precisione dei movimenti e la fisicità di questa routine. Nebbia bassa all’inizio, poi un’esplosione di fiamme nel verso finale.
Finlandia – Erika Vikman – ICH KOMME
Erika canta la prima strofa e il ritornello su un piedistallo dorato circolare, prima di portare il suo microfono dorato in un viaggio frenetico lungo la passerella fino al palco. Indossa una nuova versione del completo in lattice nero con stivali alti fino alla coscia visto all’UMK, questa volta più in pelle che in lattice e strutturato in vita con borchie metalliche e lunghi guanti neri. Non servono ballerini, perché Erika domina ogni angolo di questo palco: ogni passo e sguardo alla telecamera sono coreografati con precisione per permetterle di entrare in contatto con il pubblico.
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E poi il gran finale: mentre il ritmo accelera, Erika torna sul palco principale e cavalca il suo gigantesco microfono dorato per salire verso l’alto sul finale.
Il LED wall è molto simile a quello dell’UMK, con una grafica gigante delle parole “ICH KOMME” e “ERIKA” nel finale. Esplosioni di fumo sulla passerella nella sezione centrale.
Immagine in evidenza EBU/Corinne Cumming