Dopo la chiacchierata con Lucio Corsi di ieri pomeriggio, questa mattina Eurofestival Italia ha partecipato anche alla conferenza stampa di Gabry Ponte, rappresentante di San Marino all’Eurovision 2025.
Gabry ha subito esternato le impressioni maturate in questi giorni, sottolineando come, nonostante in passato avesse già partecipato al contest collaborando alle produzioni di alcuni artisti eurovisivi (Austria 2022), vivere l’evento da diretto concorrente sia un’esperienza del tutto diversa, da cui sta imparando molto e che gli ha trasmesso emozioni completamente nuove, suscitate soprattutto dal clamore di un pubblico così vasto ed eterogeneo.
A questo proposito, afferma che il suo passaggio in finale, pur vissuto con ansia e trepidazione, non lo abbia del tutto sorpreso, poiché aveva già percepito l’approvazione degli eurofan in occasione dei tre pre-party organizzati ad Amsterdam, Londra e Madrid.
Gli abbiamo domandato se, nel mezzo di un impegno così carico di emozioni, riesca a individuare due aspetti che lo abbiano colpito in maniera particolare, in positivo e in negativo. Gabry, da un lato ha ribadito di aver imparato molto e di sentirsi estremamente arricchito a livello professionale, ma dall’altro ha sofferto l’”articolazione” dell’Eurovision, un evento schedulato in ogni minimo dettaglio; questo contrasta con il suo personale carattere, incline a voler tenere egli, in prima persona, invece tutto “sotto controllo”. Il fatto di non poter, ad esempio, conoscere in anticipo ciò che si dovrà fare anche soltanto il giorno dopo, ha costituito per un lui un momento di difficoltà.
Ha proseguito sottolineando il fatto di essere una persona molto attenta alla preparazione, che studia nei minimi dettagli collaborando con svariati team, ciascuno specializzato su un aspetto in particolare.
Anche la scenografia allestita per l’Eurovision, quindi, è il frutto di un “gran lavoro di squadra”, nonostante sia oggi stato costretto a sacrificarne una parte: mentre a Sanremo avevamo visto un corpo di ballo composto da più di 30 persone e ascoltato la consolle che suonava dal vivo, all’Eurovision tutto questo non è possibile, in ragione di tutta quella serie di limitazioni che il peculiare regolamento di questo contest impone, tra cui il limite massimo di 6 persone presenti contemporaneamente sul palcoscenico o l’impossibilità di suonare uno strumento “live”.
Gabry Ponte, pertanto, si ritrova nelle stesse condizioni di Lucio Corsi quanto all’impossibilità di esprimersi attraverso uno strumento. Dovrà allora “limitarsi” a cantare, cimentandosi di fatto in qualcosa che, per sua stessa ammissione, esula dalla sua “comfort zone”. Ciò, tuttavia, non lo scoraggia affatto, poiché partecipa con la consapevolezza di non avere grandi possibilità di vittoria, spinto unicamente dalla voglia di ben figurare. Proprio perché “non ossessionati dall’idea di andare a vincere”, Gabry e il suo team hanno deciso di andare controcorrente agli standard eurovisivi e rinunciare totalmente a un corpo di ballo, scelta assolutamente inusuale per un brano dance.
Gabry preferisce “proseguire per la sua strada”, rispondendo così anche alle critiche di chi avrebbe sottolineato che, in quanto dj, lui non sia propriamente il tipo di performer eurovisivo.
La conferenza si è conclusa con un’ultima battuta sulla posizione toccatagli in sorte per la finale. Gabry si esibirà per venticinquesimo, un numero che teoricamente potrebbe favorirlo, poiché molti degli ascolti si concentrano a fine serata. Lui si schermisce, afferma di non avere idea se questo possa tornargli utile o meno, ma “si fida degli esperti” e ribadisce che, fondamentalmente, il suo unico obiettivo sia dare il meglio di sé.
Chi è Gabry Ponte
Gabry Ponte, all’anagrafe Gabriele Ponte, è un disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano.
È stato membro degli Eiffel 65, con i quali ha venduto oltre dieci milioni di dischi nel mondo ed ha pubblicato il celebre singolo “Blue (Da Ba Dee)”. Ha fondato e tuttora dirige una casa discografica indipendente, Dance and Love. Ha collaborato con artisti quali Zucchero Fornaciari, Edoardo Bennato, J-Ax, Subsonica, Eros Ramazzotti, Corona, Jovanotti, Thomas, Amii Stewart, Little Tony, Shaggy, Marracash e Elisa.
“Tutta l’Italia” è stato pubblicato in vista del Festival di Sanremo 2025, di cui è stato il jingle ufficiale. La canzone combina sound tipici del beat elettronico e dance a tipici rimandi della canzone e tradizione italiana, come fisarmonica e tarantella. La voce della canzone è interpretata dal cantante Andrea Bonomo. Il brano è stato scritto da Gabry Ponte, Andrea Bonomo ed Edwyn Roberts.
San Marino all’Eurovision Song Contest
San Marino non ha una storia molto felice all’Eurovision Song Contest: su 15 partecipazioni totali, si è classificata in finale solo 3 volte (2014, 2019 e 2021). Il risultato migliore mai ottenuto è stato un 19° posto in finale, nel 2019, con la canzone “Say Na Na Na” di Serhat.
Lo scorso anno a Malmö, la serenissima è stato rappresentata dai Megara che, con il brano “11:11”, non sono riusciti a raggiungere la finale dell’Eurovision Song Contest 202