Il trionfo di JJ con il brano “Wasted Love” segna la terza vittoria dell’Austria all’Eurovision Song Contest.
L’Austria è uno dei Paesi che partecipa da più tempo al concorso, infatti la sua storia comincia nel 1957, anno della seconda edizione del concorso, per poi proseguire fino ai giorni nostri con alterne fortune.
Il debutto e la prima vittoria
Il Paese debutta all’Eurovision nel 1957, sfortunatamente non nel migliore dei modi. Il primo rappresentante fu Bob Martin con la canzone “Wohin, kleines Pony?“ (Dove andiamo, piccolo pony?), si classifica al decimo e ultimo posto con soli 3 punti. Nei primi anni, i risultati continuano ad essere modesti e il primo momento di gloria del Paese alpino arriva nel 1966, quando Udo Jürgens, al suo terzo tentativo consecutivo, vince con il brano “Merci, Chérie”.
Jürgens, infatti, aveva già rappresentato l’Austria nel 1964 e nel 1965, ma solo nel 1966 la sua ballata, che racconta la fine di un amore, riesce a convincere le giurie del tempo. Questa prima vittoria austriaca, però precede un lungo periodo di magri risultati: dopo il 1966, il paese raggiungerà la top 5 solo nel 1972, 1976 e 1989.
La vittoria di Conchita Wurst
Dopo diversi piazzamenti poco rilevanti, l’Austria torna alla ribalta con un’esibizione destinata a diventare iconica nella storia del concorso. Nel 2014, a Copenaghen, sale sul palco Conchita Wurst, alter ego del cantante Tom Neuwirth, con la canzone “Rise Like a Phoenix”. Con il suo look ricercato e la sua voce potente, Conchita conquista il microfono di cristallo interpretando una power ballad, che ad alcuni ricorda le colonne sonore dei film di James Bond.
La sua vittoria diventa simbolo di resilienza, inclusività e orgoglio. Conchita stessa, subito dopo la vittoria, lancia un messaggio importantissimo:
Questa serata è dedicata a tutti coloro che credono in un futuro di pace e libertà. Voi sapete chi siete. Siamo uniti e siamo inarrestabili.
Negli anni successivi alla vittoria di Conchita, l’Austria raggiunge la top 10 solo nel 2018 con “Nobody But You“ interpretata da Cesár Sampson. Inoltre manca il passaggio in Finale per quattro anni consecutivi, dal 2019 al 2022.
JJ e Wasted Love
La terza vittoria del paese arriva grazie a JJ, pseudonimo di Johannes Pietsch, un controtenore austriaco nato a Vienna nel 2001. L’intenso brano “Wasted Love”, una fusione di pop e lirica, racconta un amore non corrisposto attraverso una performance, che enfatizza la drammaticità del brano. La messa in scena è vero e proprio cortometraggio di tre minuti in bianco e nero in cui JJ affronta, su una barca, una vera e propria tempesta.
L’Austria ha finora, organizzato due volte il concorso. Nel 1967 presso la Sala delle feste della Hofburg di Vienna, e nel 2015, sempre nella capitale austriaca, presso la Wiener Stadthalle. Nei prossimi mesi scopriremo se si tornerà per la terza volta a Vienna o se verrà scelta un’altra città per ospitare l’Eurovision Song Contest 2026.