Ieri, 19 maggio 2025, è scaduto il termine per la presentazione delle candidature per l’organizzazione del Festival di Sanremo per le edizioni 2026, 2027 e 2028. La Rai è risultata l’unica emittente a presentare una proposta per il triennio, con eventuale proroga per un massimo di due anni.
Mediaset e Warner Bros.Discovery, quindi, hanno scelto di non partecipare al bando.
Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, ha confermato che, “se le verifiche di congruità e le procedure giuridiche in corso daranno esito positivo, si procederà alla fase di negoziazione prevista dal bando”.
Festival di Sanremo: la sentenza del TAR e il ricorso Rai
Questa situazione si inserisce nel contesto della sentenza del TAR della Liguria del dicembre 2024, che aveva dichiarato illegittimo l’affidamento diretto del Festival alla Rai, imponendo al Comune di Sanremo di indire una gara pubblica a partire dal 2026. La Rai ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro questa decisione, sostenendo di detenere la titolarità esclusiva del format televisivo del Festival, affermando che “Nessuno al di fuori di Rai è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale“.
La decisione del Consiglio di Stato è attesa per il 22 maggio 2025.
Nel frattempo, il Comune di Sanremo ha approvato il bando per l’assegnazione del Festival, suscitando reazioni da parte della Rai, che ha espresso perplessità riguardo ad alcune clausole, tra cui l’aumento del corrispettivo annuo richiesto (non inferiore a 6 milioni e 500 mila euro) e l’obbligo di trasmettere eventi collaterali.
Ricordiamo che, per l’dizione 2026 del Festiva di Sanremo, il direttore artistico sarà di nuovo Carlo Conti.