Il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli presentati da Rai, Rai Pubblicità e dal Comune di Sanremo contro la sentenza del Tar Liguria, che dichiarava illegittimo l’affidamento diretto del Festival alla Rai, imponendo al Comune di Sanremo di indire una gara pubblica a partire dal 2026.

La decisione del Consiglio di Stato conferma l’obbligo di procedere tramite gara pubblica per l’assegnazione dei marchi e dell’organizzazione del Festival di Sanremo per il triennio 2026-2028, giudicando illegittimo l’affidamento diretto alla Rai per le edizioni 2024-2025.

Nonostante le varie controversie legali, la Rai è rimasta l’unica a presentare una manifestazione di interesse entro il termine del 19 maggio. Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, ha annunciato l’intenzione di concludere un accordo con la Rai entro un mese.

Vogliamo fare in fretta perché tutti, sia noi che la Rai, abbiamo l’esigenza di arrivare a una conclusione rapida e che soddisfi tutti. Il mio auspicio è che la Commissione si possa insediare rapidamente e che altrettanto rapidamente svolga la fase di selezione, che dovrebbe essere non dico un pro forma, ma non dover comparare due offerte, facilita indubbiamente il compito. All’esito della verifica della congruità della proposta, si apre la fase della negoziazione che inizia con una lettera di invito alla Rai.

Il processo prevede la nomina di una commissione interna per valutare la congruità dell’offerta della Rai, seguita da una fase negoziale con la Rai per definire i diversi dettagli della convenzione. 

Le richieste del Comune di Sanremo avevano suscitato reazioni da parte della Rai, che aveva espresso perplessità riguardo ad alcune clausole, tra cui l’aumento del corrispettivo annuo richiesto (non inferiore a 6 milioni e 500 mila euro) e l’obbligo di trasmettere eventi collaterali.

Ricordiamo che, per l’dizione 2026 del Festiva di Sanremo, il direttore artistico sarà di nuovo Carlo Conti.