Ad esattamente un mese per andare dal Gran Finale dell’Eurovision Song Contest 2014, sono iniziate le prime prove tecniche presso gli ex cantieri della B&W-Hallerne a Copenaghen, al fine di garantire la buona riuscita dei tre spettacoli live del 6, 8 e 10 di maggio.
“Tutto sarà testato, compreso tutto ciò che potrebbe andare storto”, racconta la responsabile della produzione, Kamilla Monies nel giorno d’inizio delle prove tecniche. La costruzione dell’enorme palco è completata, la Green Room è stata impostata e tutti i piani delle prove sono stati organizzati nei minimi dettagli. Manca esattamente un mese al Gran Finale dell’ESC 2014, e ora tutta la tecnologia deve essere accuratamente testata.
Per i prossimi due giorni si proverà tutto l’aspetto tecnico, dalle luci al suono, dall’equipaggiamento per il palco e le posizioni delle telecamere alla capacità dei collegamenti con i camion per le trasmissioni in esterna, e tutto verrà accuratamente testato in modo che sia pronto e funzionante per quando i 37 partecipanti arriveranno per le loro prima prova nell’arena.
“Tutta la tecnologia deve essere testato in modo da trovare e risolvere eventuali difetti, prima che le vere prove comincino”, spiega la responsabile della produzione, Kamilla Monies, alla DR.
“Tutti i nostri tecnici sono entrati per la prima volta in arena oggi alle 09:00, e dovranno abituarsi al luogo. Ciò significa che tutti i cameraman devono trovare le loro posizioni e controllare accuratamente la loro attrezzatura; a quel punto inizieremo a testare tutto”, afferma Kamilla Monies.
Ad esempio deve essere stabilita la comunicazione con i camion esterni, le telecamere devono essere collocate correttamente, il suono e l’illuminazione devono essere controllati ed è necessario che gli schermi e la grafica per l’enorme palco funzionino in modo ottimale.
In breve: Abbiamo bisogno di avere tutto sotto controllo!
Una produzione come l’Eurovision Song Contest è unica sia nella sua dimensione che portata, e sarà la più grande produzione di sempre in Danimarca.
“Normalmente basta un giorno di test, ma abbiamo scelto di usare due giorni, perché ci sono tante cose che devono essere controllate”, spiega Kamilla Monies.
Quando si tratta di una produzione enorme è anche importante testare tutto ciò che potenzialmente potrebbe non funzionare.
“Quando tutto è impostato e funzionante ad un livello ottimale, causiamo deliberatamente un certo numero di errori in modo che si arrivi a testare correttamente le nostre procedure di emergenza, per saper far fronte, ad esempio, ad un problema di connessione con i camion di regia esterni o se ci sono errori in altre aree tecniche”, spiega Kamilla Monies.
Sono stati fatti i cosiddetti “shadow plan” per le persone che svolgono le funzioni più importanti in modo che un’altra persona possa assumere quell’incarico in caso di impossibilità della prima a portarlo a termine.
In aggiunta, ci sono back-up praticamente per ogni pezzo di equipaggiamento in modo che la produzione sia al sicuro da ogni eventuale problema tecnico.
Se qualcosa deve andare storto, allora dovrebbe realmente accadere durante i due giorni di test di oggi e venerdì: “Se qualcosa va storto, allora può essere una buona cosa, poiché abbiamo testato quello che potrebbe non funzionare. Meglio che vada male domani piuttosto che più tardi”, dice Kamilla Monies.
Una sfida già affrontata dal Responsabile della Produzione è il pavimento nei corridoi, che era più irregolare di quanto si pensasse. Così ora la Green Room si trova leggermente più in alto sui lati di quanto previsto in precedenza, in modo da rendere l’area della Green Room completamente uniforme.
E anche se Kamilla Monies ha un sacco di energia a sua disposizione, è comunque entusiasta di capire se è possibile far fronte ad eventuali problemi, senza la necessità di utilizzare la potenza del back-up, dal momento in cui tutta la tecnologia sarà testata oggi e domani.
Più di tutto, è entusiasta di vedere come tutte le idee per il palcoscenico, il suono, le luci e la tecnologia sono state realizzate: “Tutto era nella testa delle persone e su un pezzo di carta o un disegno 3D – ora tutto sta per diventare realtà”.
Fonte: www.eurovision.tv
Foto: Jan Jørgensen (Scanpix)
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