L’ho capito solo dopo aver finito l’intervista e tutte le domande sulla canzone. Perché, in effetti, abbiamo intervistato Birthe Kjær. E voi direte “E chi è Birthe Kjær?”. “E stata la rappresentante danese del 1989” “Aaaah”. Ok. Birthe Kjær ha rappresentato la Danimarca con la canzone “Vi maler bien rod”, ed è arrivata terza in finale. Vi maler bien rod, “Coloriamo la città di rosso”, che è in realtà un modo di dire “facciamo follie”, se ricordate, era il nome del musical che eravamo andati a sentire a Copenaghen nel 2014, quello di cui avevamo capito all’incirca diciassette parole, ma anche la canzone che ha cantato all’Euroclub, alla festa di OGAE International, e di cui mi sono pienamente reso conto solo oggi. Era la canzone su cui, mercoledì alla festa di OGAE International, Johannes Nymark, la voce dei Lighthouse X, ballava come un matto. Ma veramente come un matto. C’è gente che su questa canzone ci è cresciuto.
E’ arrivato il momento di organizzarsi una vacanza in una paese a caso tra Labico, Piedimonte San Germano o Civita Castellana. Datemi tempo e vi spiegherò anche perché.
Qualcuno ha spiegato agli amici svedesi che “Fika time” in italiano non suona precisamente come “Pausa caffè”?
Esibizioni in serata alla seconda semifinale. Avevo detto Bielorussia e Ucraina, ma nel corso della serata, per l’esibizione che hanno fatto, si sono aggiunti Israele, Polonia e Macedonia. Se la RAI mi ha dato una mano, dovrei essere riuscito a votare per tutti e cinque.
(Jamala, artista dell’Ucraina, racconta nella sua canzone della deportazione, durante la seconda guerra mondiale, della sua bisnonna, che abitava in Crimea, ma era di etnia tatara e parlava una lingua simile al turco)
Due occhi, i suoi occhi che ti guardano, occhi di rabbia trattenuta, la sofferenza attraverso le sue parole “Ci hanno uccisi tutti e ci hanno detto “Non siamo colpevoli, no”, tutto intorno, il suono del legno battuto e di un flauto creano l’atmosfera, mentre senti ripetere “non posso vivere qui la mia giovinezza, perché mi hai tolto la pace”.
E intanto tutto intorno il palco si tinge di giallo, luce di fiamma, fuoco infuocato, yaşliğima toyalmadim, men bu yerde yaşalmadim…. non posso più vivere serena dopo quello che mi hai fatto.