Max Gazzè torna al Festival di Sanremo per la sesta volta, in gara con un brano dal titolo “Il farmacista”. Tuttavia, prima di parlarne, è necessario un breve excursus sulla vita e sulla carriera di questo geniale cantautore e bassista italiano.
Massimiliano Gazzè intraprende la carriera musicale in età adolescenziale, allorquando si trova a Bruxelles con la famiglia per ragioni lavorative del padre. Qui, dopo che aveva già imparato a suonare il pianoforte, si dedica al basso, suo strumento principale.
Il suo primo gruppo musicale prende il nome di 4 Play 4 e con esso si esibisce in diversi concerti anche in giro per l’Europa. Ristabilitosi in Italia intraprende collaborazioni con artisti del calibro di Niccolò Fabi, Alex Britti e Daniele Silvestri, sino a giungere alla produzione del suo primo album, dal titolo “Contro un’onda del mare” e risalente al 1996, presentato al grande pubblico in versione acustica addirittura in un tour di Franco Battiato, ottenendo i favori della critica e della Virgin Records, con cui stipula il suo primo contratto discografico. Da questo momento in poi Max pubblica grandissimi successi, tutti molto noti: “Cara Valentina” singolo del 1997, “Vento d’estate” nel 1998 cantata proprio con Niccolò Fabi e hit estiva, tanto da vincere “Un disco per l’estate”.
Giunge quindi il suo secondo album, dal titolo “Favola di Adamo ed Eva”, da cui viene estratto l’omonimo brano. Nel 1999 Max partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, nella Sezione Giovani, con la canzone “Una musica può fare”: si classifica ottavo ma ottiene un grandissimo successo radiofonico e di vendite.
Affermatosi pienamente nel panorama musicale italiano, Max torna l’anno successivo al Festival di Sanremo, sezione ovviamente Campioni, sul cui palco presenta “Il timido ubriaco”: il brano si classifica al quarto posto e dà il via al suo terzo album in studio, dal titolo “Max Gazzè”.
L’anno successivo, il 2001, Max pubblica il suo quarto album dal titolo “Ognuno fa quello che gli pare”, all’interno del quale collabora con artisti del calibro di Paola Turci e Carmen Consoli, dedicandosi successivamente ad un’intensa attività live con numerosi concerti e tour, che lo stimolano ulteriormente tanto da pubblicare, nel 2004, un quinto album dal titolo “Un giorno”.
Max nel 2008 torna per la terza volta al Festival di Sanremo, con il brano “Il solito sesso” che chiude in dodicesima posizione ma che apre una nuova onda di successo e un nuovo album, il sesto della carriera, dal titolo “Tra l’aratro e la radio”.
Nel 2010 Max intraprende una nuova strada con la Universal Music, pubblicando il suo settimo album dal titolo “Quindi?” e nel 2013 prende ancora parte al Festival di Sanremo presentando, come da regolamento di quell’anno, due brani “Sotto casa” e “I tuoi maledettissimi impegni”. Televoto e giuria della sala stampa decretano che Max gareggi con “Sotto casa”, terminando la kermesse al settimo posto. Presenta subito dopo un nuovo album, che prende proprio il titolo “Sotto casa”, edito eccezionalmente dalla Virgin Records. I due tour successivi al Festival, sia europeo che italiano, registrano il sold out.
Nel 2014 però giunge per Max il momento di coronare un vecchio sogno, un album da scrivere con gli amici degli esordi, Niccolò Fabi e Daniele Silvestri. L’album nasce, prende nome “Il padrone della festa” e viene immediatamente certificato disco di platino, eseguito anche live in un tour nuovamente sia europeo che italiano e che, nuovamente, registra il sold out in tutte le date.
Nel 2015 Max Gazzè pubblica un nuovo album, dal titolo “Maximilian” e nel 2016 si dedica alla tournée più importante della sua vita, che lo vede girare il mondo con tappe del calibro di Montreal, Toronto, Chicago, Boston, New York, Miami, Los Angeles e Tokio, sino a chiudere a Shanghai.
Nel 2018 Max si ripresenta al Festival di Sanremo, con il brano “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, sesto in graduatoria finale. Detto brano confluirà in un album dal titolo “Alchemaya”, uno dei più importanti e impegnativi progetti di Max Gazzè, definita opera “sintonica” proprio quale fusione di strumenti sinfonici e sintetizzatori.
Siamo quindi giunti all’ultimo imminente impegno di Max Gazzè, “Il farmacista”, con il quale affronterà la gara del prossimo Festival di Sanremo n. 70+1, come lo definisce Amadeus, complessivamente il n. 6 della carriera dell’artista romano. Un titolo del brano decisamente non casuale, se pensiamo al periodo che stiamo vivendo, nonché alla collaborazione sul palco della Trifluoperazina Monstery Band, nome a sua volta strano e fittizio che però richiama un vero principio attivo usato per il trattamento della schizofrenia. Ci si attende una bella e piccante ironia, come ha definito egli stesso, orchestrata con il noto e consueto acume testuale e musicale che da sempre lo contraddistingue.
Il protagonista di cui parla Gazzè nella sua canzone non è realmente il farmacista inteso come figura professionale, ma rappresenta ironicamente la tendenza socialmente diffusa a voler trovare un rimedio, chimico o naturale, a ogni manifestazione umana, percepita come disturbante e morbilica, anche quando semplice evidenza di comuni sentimenti e debolezze.
Curiosità: Max Gazzè ha esordito al cinema anche in qualità di attore, nel 2010 all’interno di Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, per il cui film lo stesso ha composto anche la canzone “Mentre dormi”, facente parte della colonna sonora. Il brano “Mentre dormi” è stato poi premiato come “miglior canzone originale” in occasione dei David di Donatello 2011.
È possibile seguire Max Gazzè sui seguenti canali: