Dopo aver effettuato la prima prova, Achille Lauro, rappresentante di San Marino all’Eurovision Song Contest 2022, con il brano “Stripper”, ha risposto alle domande della stampa on-line, nel Meet & Greet condotto da Carolina Di Domenico.

Si parte subito, raccontando come è nata l’ispirazione per la messa in scena del brano:

In generale mio lavoro non è solamente quello di cantante ma anche di creare una performance musicale a tutto tondo, a 360 gradi, che spazi anche in un mondo artistico. Sono anni che in Italia proponiamo questo tipo di performance cercando di essere quantomeno unici. Mi sento fortunato perché sto lavorando con diverse case di moda, tra le quali, ho un rapporto molto solido con il direttore creativo di Gucci con cui mi confronto e a cui porto sempre delle idee e riusciamo sempre a creare sempre un mondo con una nostra identità.

Viene chiesto a Lauro se ritiene di avere uno stile simile ai Måneskin e se sia un vantaggio o meno per lui:

In Italia tutti conoscono da dove siamo partiti e ho visto che c’è stato un bel dibattito perché il pubblico italiano conosce da quanti anni porto queste performance sui palchi. Conosco i Måneskin, lavorando in Italia ci conosciamo tutti, ma credo di essermi distinto sempre per il mio stile unico.

Quale pensa sia il suo maggior competitor nella Seconda Semifinale?

Non vivo questi eventi come una competizione. È un’opportunità per confrontarmi con qualcosa di più grande.

Scopriamo anche che la sicurezza che dimostra Achille Lauro sul palco, deriva dal suo background e dalle sue esperienze precedenti:

Sono partito da lontano e nel 2018 ho fatto 150 date in Italia. Ho suonato nei garage e sono cresciuto in una comune di artisti. Diciamo che poi la mia carriera piano piano in Italia è cresciuta e sono arrivato a suonare davanti a migliaia e migliaia di persone quindi sul palco mi sento a mio agio.

Si passa poi a parlare della differenza tra il Festival di Sanremo e l’Eurovision Song Contest:

Sono due eventi diversi. A Sanremo non ci sono non ci sono le prove pubbliche. Credo che con quello che abbiamo fatto a Sanremo, in cui abbiamo portato performance controverse e molto originali, siamo stati dei precursori e partecipi di una nuova ondata italiana. Cercheremo, per quanto qui le prove siano pubbliche, di portare qualcosa di nostro e diverso.

Rispetto alla possibilità di portare a Torino “Domenica“, l’artista risponde

Io ho tantissime canzoni tra cui potevo scegliere. Non ho preparato questa per Eurovision, ma diciamo che con questo brano ho fatto una scelta schierata proprio per portare qualcosa che fosse forte sul palcoscenico. “Stripper” è un manifesto di libertà. Fondamentalmente è un incitamento ad essere liberi come dovremmo essere.

Cosa prova a rappresentare San Marino in Italia da italiano?

È una bella opportunità, un modo per presentare ciò che facciamo ad un pubblico più ampio.

Si torna poi a parlare di Sanremo e alla possibilità di tornare in gara con un genere hip hop:

La prima volta che sono andato a Sanremo era un format ultra tradizionale, ma ci siamo presentati con con un brano punk rock che richiamava i nomi di diverse rockstar e di un certo tipo di vita.

La seconda volta, invece, ci siamo presentati con con un concept stravagante ispirato a vari personaggi storici, che avessero fatto qualcosa di eclatante nel loro percorso.

Credo di aver fatto anche abbastanza!

È possibile recuperare tutto il Meet & Greet di Achille Lauro, sul sito di RaiPlay.

Foto: © EBU / ANDRES PUTTING