Ieri un comunicato dell’European Broadcasting Union (EBU), dichiarava che erano state evidenziate delle irregolarità di voto nelle giurie di sei Paesi, durante la Seconda Semifinale dell’Eurovision Song Contest 2022.

L’EBU ha, quindi, deciso di ricalcolare i voti della giuria per ciascuno dei sei Paesi sia per la seconda semifinale che per la finalissima, basandosi su risultati in Paesi con comportamento di voto simile.

Di seguito il comunicato dell’EBU:

Nell’analisi dei voti della giuria effettuata dal partner di voto paneuropeo dell’European Broadcasting Union (EBU) dopo la seconda prova generale della seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2022, sono stati individuati alcuni schemi di voto irregolari nei risultati di sei Paesi.

Al fine di rispettare le Istruzioni di voto del Concorso, l’EBU ha collaborato con il suo partner di voto per calcolare un risultato aggregato sostitutivo per ciascun Paese interessato sia per la Seconda Semifinale che per la Grand Final (calcolato sulla base dei risultati di altri Paesi con record di voto simili).

Questo processo è stato riconosciuto dall’Independent Voting Monitor.

L’EBU prende estremamente sul serio qualsiasi sospetto di tentativo di manipolazione del voto all’Eurovision Song Contest e ha il diritto di rimuovere tali voti in conformità alle Istruzioni di voto ufficiali, indipendentemente dal fatto che tali voti possano o meno influenzare i risultati e/o l’esito del voto.

Scambio di voti tra le giurie

L’emittente belga VRT, citando generiche fonti vicine all’accaduto, riferisce che le sei giurie che sono state rimosse dalle votazioni dell’Eurovision 2022 si sarebbero accordate per votarsi a vicenda.

I sei Paesi i cui voti delle giurie sono stati rimossi dal conteggio e sostituiti ricalcolati sulla base di precedenti schemi di voto sarebbero: Azerbaigian, Georgia, Montenegro, Polonia, Romania e San Marino. I nomi dei giurati dei Paesi citati, in effetti, al momento non compaiono nella lista dei giurati nazionali dell’Eurovision Song Contest 2022.

Da notare che nelle fasi di annuncio del voto delle giurie, non c’è stato nessun contatto diretto che gli spokesperson di Azerbaigian, Georgia e Romania, ufficialmente per problemi di connessione. Ad annunciare i voti delle giurie di questi Paesi è stato Martin Österdahl, Supervisore Esecutivo dell’Eurovision Song Contest.

Attacchi informatici all’Eurovision Song Contest

Nel frattempo l’ANSA, riferisce di attacchi informatici “provenienti dell’estero” all’Eurovision Song Contest 2022, che sono stati sventati dalla Polizia di Stato.

Gli hacker hanno provato a infiltrarsi nella serata inaugurale e durante la finale di ieri sera.

L’attivazione di una sala operativa dedicata all’evento dell’Eurovision Song Contest nella quale tecnici e poliziotti specialisti del CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico Protezione Infrastrutture Critiche) della Polizia Postale, che hanno lavorato fianco a fianco 24 ore su 24, ha permesso la neutralizzazione di attacchi informatici del collettivo di Killnet e la sua propaggine “Legion”.

Viene spiegato dalla Polizia:

Sono stati mitigati in collaborazione con la direzione ICT Rai e Eurovision TV  diversi attacchi informatici di natura DDOS diretti verso le infrastrutture di rete durante le operazioni di voto e l’esibizione canora. Dall’analisi delle evidenze sono stati individuati dal CNAIPIC della Polizia Postale numerosi “Pc-zombie” utilizzati per l’attacco informatico.

Le ulteriori analisi e approfondimenti hanno delineato la mappatura geografica degli attacchi provenienti dall’estero. L’attività info-preventiva condotta dal personale del CNAIPIC della Polizia Postale sulla base dell’analisi delle informazioni tratte a partire dai canali Telegram del gruppo filo-russo, ha consentito anche “di desumere importanti informazioni di sicurezza, già condivise con la Rai per la prevenzione di ulteriori eventi critici”.

La sala operativa del CNAIPIC ha svolto più di 1000 ore di monitoraggio con oltre 100 specialisti della Polizia Postale. È stata monitorata l’intera rete e sono stati analizzati miliardi di dati informatici provenienti anche dalle diverse piattaforme social.

Durante le attività sono state eseguite milioni di analisi di dati relativi agli IP di compromissione che hanno consentito di emanare importanti procedure, grazie alle quali gli attacchi sono stati mitigati e respinti.

Foto: © EBU