L’European Broadcasting Union (EBU) attraverso le parole del vicedirettore Jean Philip De Tender, ha rilasciato una dichiarazione relativa alla partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest 2024.

Di seguito il comunicato dell’EBU:

L’European Broadcasting Union riconosce la profondità dei sentimenti e le forti opinioni che l’Eurovision Song Contest di quest’anno – ambientato sullo sfondo di una terribile guerra in Medio Oriente – ha suscitato. Comprendiamo che le persone vogliano impegnarsi in un dibattito ed esprimere le loro opinioni più profonde su questo argomento. Tutti noi siamo stati colpiti dalle immagini, dalle storie e dall’indiscutibile dolore sofferto da chi si trova in Israele e a Gaza.

Tuttavia, desideriamo affrontare le preoccupazioni e le discussioni che circondano questa situazione, in particolare le campagne mirate sui social media contro alcuni dei nostri artisti partecipanti.

La decisione di includere qualsiasi emittente, compresa l’emittente israeliana Kan, nell’Eurovision Song Contest è di esclusiva competenza degli organi direttivi dell’EBU e non dei singoli artisti. Questi artisti vengono all’Eurovision per condividere la loro musica, la loro cultura e il messaggio universale di unità attraverso il linguaggio della musica.

L’EBU ha spiegato in precedenza le ragioni dell’inclusione di KAN e le differenze tra l’emittente indipendente e i precedenti partecipanti che erano stati esclusi. Il dibattito costruttivo è una conseguenza positiva di tali decisioni.

Tuttavia, pur sostenendo con forza la libertà di parola e il diritto di esprimere opinioni in una società democratica, ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di abuso online, di incitamento all’odio o di molestie rivolte ai nostri artisti o a qualsiasi persona associata al concorso. Questo è inaccettabile e totalmente ingiusto, dato che gli artisti non hanno alcun ruolo in questa decisione.

L’EBU si impegna a fornire un ambiente sicuro e solidale a tutti i partecipanti, al personale e ai fan dell’Eurovision Song Contest. Continueremo a lavorare a stretto contatto con tutte le parti interessate per promuovere i valori di rispetto, inclusione e comprensione, sia online che offline.

Esortiamo tutti a impegnarsi in un dialogo rispettoso e costruttivo e a sostenere gli artisti che lavorano instancabilmente – in quello che è uno spettacolo di musica e intrattenimento – per condividere la loro musica con il mondo.

Israele all’Eurovision 2024

La guerra tra Israele e Hamas aveva messo in discussione la partecipazione del Paese al concorso, che invece gareggerà nella Seconda Semifinale, rappresentato da Eden Golan con il brano “Hurricane”.

La conferma della partecipazione è arrivata dopo che l’emittente israeliana KAN aveva proposto alcuni brani, rifiutati dall’EBU in quanto infrangevano le regole dell’Eurovision Song Contest, che vietano testi politici in gara.

A causa della crisi umanitaria in corso e delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, diverse nazioni partecipanti all’Eurovision Song Contest, avevano chiesto all’EBU di escludere Israele dalla partecipazione al concorso del 2024 e gli attivisti per i diritti umani hanno esortato altri Paesi a boicottare l’evento. In particolare l’Islanda, in seguito alle petizioni da parte della Società islandese degli autori e compositori e di OGAE Iceland, aveva richiesto di boicottare l’evento in caso di una mancata esclusione di Israele dal concorso.