Ieri sera si è tenuta la Seconda Semifinale dell’Eurovision Song Contest 2012 e ora abbiamo la lista completa dei partecipanti alla Finale di domani.
Cominciamo ancora dallo show, sempre molto veloce e ben organizzato. I tre presentatori sono ancora un po’ ingessati, ma la speranza è che per la Finale si sciolgano un po’. Le cartoline di introduzione dei cantanti in gara ricordano molto quei filmati della trasmissione “Sereno Variabile”, un mega spottone all’Azerbaigian. Originale, invece, l’idea di colorare l’esterno della Crystal Hall con i colori delle bandiere.
Ma veniamo alla musica.
Partiamo dai Paesi passati a sorpresa: Lituania e Ucraina. Nessuno se li aspettava in Finale e invece ce l’hanno fatta, nonostante la qualità delle canzoni non fosse eccelsa, ma se per l’Ucraina si deve ammettere che Gaitana ha voce e sa cantare, resta poco chiaro che cosa abbia colpito in Montell che, a nostro avviso, non ha proprio fatto un’esibizione precisissima della sua canzone “tre al prezzo di una”!
Per il resto passano quelle che dovevano passare. La superfavorita Svezia che non ha sbagliato nulla. Ce la fanno Željko, Kaliopi e Maya, rispettivamente per Serbia, ERI di Macedonia e Bosnia e Erzegovina. Il loro passaggio è meritatissimo perché hanno tre brani molto belli e loro hanno cantato benissimo.
Con una buona esibizione live, inaspettata viste le prove e altri live precedenti, passa Kurt per Malta che sabato sera ci farà ballare insieme all’altro brano dance della Norvegia eseguito da Toij che, a differenza del maltese, non ha cantato bene. E non ha cantato benissimo nemmeno Can Bonomo per la Turchia, ma il brano è buono e l’esibizione è stata sicuramente originale e deve aver colpito.
Passa, infine meritatamente Ott per l’Estonia. La sua Kuula è una ballata di classe eseguita, nel complesso, bene.
Ritornano a casa, invece, i Paesi Bassi. Joan ieri sera non era in formissima con la voce e, nonostante un buon brano, non ce l’ha fatta. Eliminato, fortunatamente il caos georgiano di Anri Jokhadze che all’inizio del brano ricordava un mangiamorte, ma in rosso. Non ce l’ha fatta il rocker slovacco Max, ma bisogna dire che non ha preso una nota che fosse una.
E veniamo ora a chi un posticino in Finale poteva anche averlo. Slovenia e Croazia restano fuori. Nel primo caso Eva ha cantato bene, ma non si può dire lo stesso delle coriste. Nel caso della Badrić, invece, è la canzone che, forse non era abbastanza forte, ma lei si esibita con professionalità.
Non ha convinto, purtroppo, il bel fado portoghese. Peccato perché Filipa ha cantato magistralmente, ma forse agli occhi degli ascoltatori era tutto un po’ troppo old style.
Chiudiamo con i bielorussi Litesound, con l’italiano Jacopo Massa, che non acchiappano la Finale nonostante una buona esibizione.
Vi vedo convinti…a mio parere la seconda semifinale è stata molto meno valida della prima e mi spiego: dato il principio che trovare canzoni belle all’eurofestival è molto difficile, mi accontento di qualcosa che sia gradevole. Ebbene, ieri si è visto il solito panorama che va dalla shakirata alle pasionarie con canzoni drammatiche stile est europeo. Originalità zero. Almeno nella prima semifinale qualche cosa di originale c’era ma, a parte le nonne, tutti segati (Israele, San Marino, Montenegro). Inoltre la canzone più piacevole del lotto, quella finlandese, ha fatto la stessa fine. A questo punto rimangono da salvare la Lituania (molto gradevole), la Moldova e (spero) l’Italia che però potrebbe essere danneggiata dal non aver ancora mai cantato (e anche dalla sua posizione di uscita; difatti ha già perso posizioni rispetto a Serbia e Russia nelle quote dei bookmakers). Oppure, se trash deve essere, che vincano le nonne, che almeno hanno uno scopo per la loro presenza qui.