
ESC 2012 – Intervista a Pastora Soler
Inauguriamo oggi lo spazio dedicato alle interviste ad alcuni protagonisti del prossimo ESC.
Ad aprire la serie è Pastora Soler, la rappresentante spagnola che vedremo sul palco di Baku a maggio.
Inauguriamo oggi lo spazio dedicato alle interviste ad alcuni protagonisti del prossimo ESC.
Ad aprire la serie è Pastora Soler, la rappresentante spagnola che vedremo sul palco di Baku a maggio.
Amauy Vassili, il rappresentante francese all’ESC 2011, con la canzone in corso “Sognu” ci ha gentilmente concesso un’intervista.
Ciao Amaury. Leggendo la tua biografia è evidente il tuo legame con l’Italia. Puoi dirci di più al riguardo?
È vero, amo la lingua e mi piace cantare in italiano. È un paese che ho scoperto qualche tempo fa, quando sono andato a Venezia per girare il videoclip del mio brano “Maria”. Non vedo l’ora di andare di nuovo in questo meraviglioso paese. La mia prossima destinazione potrebbe essere probabilmente Roma, mi piacerebbe molto visitare anche questa questa città!
Anna Rossinelli, la rappresentante svizzera all’ESC 2011 con il suo gradevole brano “In love for a while”, ci ha concesso una breve intervista. Le vedremo esibirsi nella prima semifinale del 10 maggio.
Ciao Anna! Puoi raccontarci qualcosa sulla tua musica?
Ho cantato in progetti diversi e con diverse persone per molto tempo. Penso di essere molto aperta, se si tratta di musica. Da circa tre anni, sto suonando con Manuel e Georg. Abbiamo iniziato esibendoci per le strade della nostra città.
Raphael Gualazzi, il nostro rappresentante all’Eurofestival 2011, ha trovato il tempo di rilasciarci un’intervista.
In Italia il jazz è spesso considerato un stile di “nicchia”. Visto il successo popolare che hai avuto a Sanremo, pensi che il tuo stile musicale ora possa arrivare più facilmente anche ad un pubblico più vasto?
Si, è un po’ un mio obiettivo, anche se molto ambizioso. Il jazz in origine è nato come musica del popolo ed è un po’ la matrice di tutti i generi moderni della musica, quindi spero di riuscire nel mio piccolo nell’intento di riportarlo un po’ alle sue origini, come musica popolare di e per tutti.
Senit, la rappresentante di San Marino all’ESC 2011, ci ha concesso un’intervista molto interessante, in cui ci racconta qualcosa di lei e del suo percorso artistico.
Naturalmente ringraziamo Senit per la cortesia che ci ha riservato. Un ringraziamento particolare a Eddy Anselmi che si è dimostrato molto disponibile nel fare da tramite tra noi e Senit.
Ci racconti com’è nata l’idea di partecipare alla selezione nazionale per l’ESC di San Marino.
Allora, allora! Dell’Eurovision avevo un po’ perduto le tracce: alla fine del 2007 me ne parlarono alcuni amici, e da allora ho spesso seguito la manifestazione: la cosa che mi colpiva di più era la grande tecnologia televisiva, e l’entusiasmo del pubblico in platea. Tornando alla mia partecipazione, avevo saputo che la San Marino RTV era interessata a tornare in gara, e tramite la mia casa discografica ho preso contatto con loro: San Marino RTV ha subito ha trovato il nostro progetto interessante e dopo diversi colloqui, sono stata scelta per l’edizione di Düsseldorf: non vi dico che salti di gioia quando è arrivata la telefonata che mi diceva che era vero, che ero stata confermata!
In quale genere musicale ti riconosci? Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Difficile da dire Diciamo che il Funky è ciò che mi ispira di più, ma sono una di quelle persone che farebbero di tutto: dal pop al country al rock! Comunque ho come artisti di riferimento Mary J Blige, Beyoncé, Aretha… Mi piace cantare di tutto, dalle canzoni originali ad alcuni grandi successi del passato: quando posso, amo riproporre un repertorio di cover insieme a tre amici musicisti. Facciamo dei concerti a sorpresa, per il solo gusto di cantare.
Sei un’artista “multiculturale”. Il brano all’ESC rispecchierà questa tua caratteristica?
Direi di sì, la canzone sarà molto Europea e la bellezza dell’ESC è questo: essere contemporaneamente in più di 40 differentissimi stati. I miei genitori sono nati in Eritrea: io sono nata e cresciuta a Bologna e ho lavorato in Svizzera, Olanda, Germania, ancora in Italia, poi negli Stati Uniti. Tutte queste esperienze sono parte di me, e sono sicura che il mio modo di stare sul palco rispecchia un po’ di tutti i palchi su cui ho avuto la fortuna di cantare. Oggi corro per San Marino: Monaco, il Lussemburgo, la Svizzera ma anche il Regno Unito hanno in passato scelto artisti internazionali.
Conoscevi l’ESC? Hai mai visto qualche edizione degli anni passati? Se sì, c’è qualche cantante che ti ha particolarmente colpito?
Ho un ottimo ricordo di Yohanna e Rybak nel 2009 e mi diverte molto Lena, anche se la sua canzone del 2010, sono sincera, non mi colpì al primo ascolto . Speravo di incontrare Yohanna a Düsseldorf, e ho tifato per lei per tutta la finale islandese, che mi sono vista su eurovision.tv in una stanza d’albergo di Istanbul, di ritorno dall’Azerbaigian. I miei amici Alessandro e Eddy, che saranno Capo Delegazione e Capo Stampa per San Marino, avevano paura di lei: la sua canzone era veramente bella. Io invece avrei voluto che vincesse, non pensavo alla difficoltà o meno della gara. La canzone che ha vinto in Islanda mi sembrava meno accattivante, poi mi hanno raccontato la storia del povero Sigurjon, e ho capito perché ha vinto: da islandese, credo che avrei votato anche io per loro.
L’Eurofestival, oramai, è in concorso in cui anche l’immagine è molto importante. Non sempre è sufficiente avere una buona canzone, ma conta anche il contorno. Cosa ne pensi?
Credo che il “contorno” che serva è la passione. Dopotutto ci sono artisti che si esibiscono “nudi” mettendoci passione come altri che mostrano anche un impegno e un interesse particolare per le coreografie e la scena. È importante che la canzone si adatti alla scena e non sia né troppo né troppo poco: quindi ben vengano le esibizioni strutturate come quelle più semplici!
Hai già pensato a come presenterai la tua canzone sul palco di Düsseldorf?
Segretissimo per ora, ci sono tante idee che stiamo cercando di plasmare… il nostro regista e coreografo è davvero una persona creativa! Sarà molto importante la squadra che sarà con me sul palco: alcuni hanno già lavorato con me in passato, e abbiamo condiviso il palco di alcuni musical. Per gli altri, sarà la nostra prima volta insieme: la produzione e la San Marino RTV stanno cercando di completare la formazione.
Puoi anticiparci qualcosa sul brano che eseguirai? È stato già scelto? In che modo vi metterai mano?
Posso anticipare che stiamo lavorando su più canzoni, diverse tra loro, e annunceremo quella scelta l’11 marzo: tra qualche giorno saprete tutto! Seguitemi sul mio blog su www.senit.sm, lì potete trovare sempre le ultime novità!
La TV di San Marino ha preso molto seriamente la propria partecipazione all’ESC. Non si può dire che la RAI stia facendo altrettanto, almeno al momento. Cosa ne pensi?
Aspetterei un po’ per sapere come vadano le cose da quelle parti… magari tra qualche settimana stupiranno tutta Europa con qualcosa di veramente speciale . La Rai è una grande azienda, e sicuramente accanto a coloro che hanno voluto portare l’Italia in gara non mi stupirei se ci fosse qualcuno più tiepido verso il progetto. L’Italia manca da 13 anni, e in questo frattempo il mondo dell’Eurovision Song Contest è completamente cambiata. Io ho fiducia: sono sicura che chi ha voluto tornare in concorso e la sua squadra non si faranno trovare impreparati.
A noi piacerebbe un bel derby in Finale con San Marino? Tu come lo vivresti?
C’è un derby nel derby: Raphael è di Urbino, vicinissimo a San Marino. Sarei contentissima di essere con lui sul palco della finale. Io farò di tutto per qualificarmi, e poi me la gioherò all’ultimo punto con Raphael: scherzo, l’Eurovision non è una gara, o meglio, è una gara dove non ci sono vinti ma solo un vincitore. Sarebbe uno derby strano, dove magari, finalmente aggiungo io da “Sammarinese” e da Italiana, potremmo scambiarci i 12 punti come fanno Grecia e Cipro, aiutandoci. Scherzo ovviamente: lo so, che i 12 punti della giuria e del pubblico Italiano dovrò guadagnarmeli uno per uno.
Il rappresentante italiano è uscito da Sanremo. Fra i protagonisti c’è qualcuno che ti sarebbe piaciuto vedere sul palco tedesco?
L’Italia ha voluto distinguersi mandando un musicista completo, e non un cantante: sarà un peccato non potere sentire suonare Raphael sul palco di Düsseldorf. Rispetto a Sanremo, l’assenza dell’orchestra e degli strumenti dal vivo è forse la cosa che più manca all’Eurovision: questo sulla carta potrebbe penalizzare Raphael, ma sono certo che lui e la sua squadra avranno tutto il tempo per fare benissimo. Mi sarebbe piaciuto vedere anche la Ferreri o Nathalie, sarebbe stata un’immagine delle donne differente da quella che si vede solitamente all’ESC!
Quali progetti dopo l’ESC?
Ci sono tante cose che si stanno definendo, stiamo mettendo tutte le energie per l’ESC e quindi prima di poter parlare di futuro vorrei vedere cosa potrebbe portarmi la spedizione a Düsseldorf! E dove soprattutto
Puoi mandare un saluto ai visitatori del nostro sito?
Ma certo che sì! Un saluto e un bacio e spero di sentirvi TUTTI canticchiare la mia canzone! Ci vediamo a Düsseldorf! (Se poi vivete in Svizzera o in Croazia, votatemi! Per tutti gli amici italiani: appuntamento in finale!)
FOTOGRAFIE: © Senit 2011/Fotografia di Marinetta Saglio
http://www.youtube.com/watch?v=-lTamJS9MrY
Ciao Patricia, può dirci in merito al progetto Eurovisione e come sei diventata la rappresentante francese al ESC 2009?
La nostra emittente ha chiesto di me, molto gentilmente. In un primo momento sono rimasta sorpresa e poi ho capito quanto grande sarebbe potuto essere rappresentare il mio paese!
Può parlarci della tua canzone?
Si tratta di una donna che vuole mantenere vivo il suo amore. Lei è pronta a fare tutto quello che può per questo scopo: anche a far piovere viene nel deserto! Si tratta di una canzone romantica, ma molto potente.
Spesso all’Eurovision Song Contest partecipano canzoni di facile ascolto. Hai paura che la tua canzone, molto bella ed elegante, possa non essere ben accolta dal pubblico?
No. Davvero. Voglio dire che, in un certo senso, la mia canzone è universale. So che ci sono canzoni che piacciono più facilmente, ma la mia è diversa, dobbiamo ascoltarla. Questo è il motivo per cui ho fatto una traduzione del testo in tutte le lingue d’Europa: patriciakaas.net/eurovision2009
Cosa ti aspetti dall’esperienza di Mosca?
Vado a Msoca per vincere sul serio. È una competizione dopo tutto!
Come sarà la tua esibizione sul palco di Mosca?
Solo la canzone, un abito e un microfono. Questa canzone non ha bisogno di nient’altro, credo.
Pensi che l’introduzione delle giurie possa cambiare qualcosa?
Sì, credo di sì. Porteranno un tocco di professionalità, forse così verranno giudicate le canzone più che i vestiti o la coreografia…
Nel 1988, Celine Dion e Lara Fabian hanno partecipato all’Eurovision Song Contest e dopo iniziò la loro grande carriera musicale. Tu fai il contrario, partendo da una notevole fama internazionale e da milioni di dischi venduti. In questo senso, che cosa significa essere stati scelti per rappresentare la Francia, che dal 2002 non ha conseguito risultati significativi nel concorso?
Si tratta di un risultato. Dopo tutti questi anni di successo, mi sento molto onorata di rappresentare il mio paese. Alcuni dicono che io sia l’ambasciatore della canzone francese, è il momento di dimostrarlo!
Prima di questo anno, conoscevi l’Eurovision Song Contest?
Lo vedevo quando ero una bambina. Sognando di tutti quei sorprendenti cantanti, sognando quei bei vestiti, è stato molto importante per me. Non ho mai pensato che un giorno… Sarò quella che le ragazze guarderanno.
Se sì, c’è una canzone che ti piace in particolare?
Gli Abba naturalmente, io amo le loro canzoni, L’oiseau et l’enfant, l’ultima canzone francese a vincere l’ESC, ma anche una tedesco… di cui non ricordo il nome.
Negli ultimi anni, molte canzoni si sono concentrati molto sulla coreografia per sorprendere il pubblico. È bene o ciò potrebbe a oscurare il fattore che dovrebbe essere alla base del concorso, la musica?
Bene, questo è l’Eurovision Song Sontest, non l’Eurovision Dance Contest! Ma ognuno è autorizzato a esibirsi nel modo che preferisce. E i tempi attuali sono fatti per gli esecutori più che per i puri cantanti. Quindi…
Sei molto famosa in Francia, ma anche in Germania, Svizzera, Belgio, Canada, Russia, Finlandia, e in Corea. Hai mai pensato di portare la tua musica in Italia?
È difficile rispondere a questa! Forse le mie canzoni non sono fatte per il pubblico italiano. Così molti grandi cantanti sono italiani, il vostro paese ha sempre amato le canzoni e i cantanti, possibile che non abbiano lasciato nemmeno un posto per me? Ditemelo 🙂
Sei mai stato in Italia? Cosa ne pensi del nostro paese?
Conoscete una sola persona sulla terra che non AMI l’Italia? Impossibile! Il vostro paese è così bello, la gente è affascinante, gli uomini conoscono l’amore, il cibo è ottimo e la cultura, la storia sono presenti ovunque… Che altro dire, l’Italia è una meraviglia!
Cosa ne pensi della musica italiana? Ci sono cantanti italianoi che ti piacciono?
Zucchero è un grande cantante di blues, Eros Ramazzotti è una stella e indietro negli anni 24.000 baci di Adriano Celentano è stata ed è tuttora una delle più grandi canzoni di sempre! La amo!
L’Italia non partecipa all’ESC. Cosa ne pensi di questo?
Non posso commentare ciò che non conosco. È stata una ragione politica? L’unica cosa è che è un peccato non competere con i cantanti italiani. E non avere mai la possibilità di andare a Roma per ESC!
Hai ascoltato le altre canzoni? Cosa ne pensi dei tuoi avversari?
Naturalmente Alexander dalla Norvegia, la sua canzone è incredibile! Ma la turca è una grande canzone per la pista da ballo, Jade e il suo brano composto da Andrew Lloyd Weber e Ann Warren, Sakis Rouvas è una stella in Grecia e la sua canzone è forte, come lo è Noa… Quest’anno la concorrenza è molto forte.
Dopo l’Eurovision Song Contest, quali sono i tuoi piani futuri?
Vorrei continuare il mio Kabaret tour in tutta Europa, Israele, Corea, Bulgaria, Russia nel mese di ottobre e poi in Francia per alcuni ulteriori date… le vacanze arriveranno nel 2010!
Grazie Patricia! Sei stata molto gentile. Puoi salutare i fans italiani dell’Eurovisione?
Ti ringrazio per le gentili parole.
Cari amici italiani, mi auguro che potrete godere di questa edizione 2009, e che presto io possa venire in Italia a cantare per voi. Con amore. Patricia
Ringraziamo Patricia Kaas e Cyril Prieur per la loro cortesia e Adele e Laura di patriciakaas.it per la loro preziosa collaborazione.