Eurovision Song Contest – La storia del concorso negli anni ’10
Tutte le informazioni relative alle edizioni dell’Eurovision Song Contest dal 2010 al 2019.
Eurovision Song Contest 2010
Data: martedì 25 maggio, giovedì 27 maggio e sabato 29 maggio
Luogo: Telenor Arena
Televisione: NRK
Presentatori: Nadia Hasnaoui, Haddy Jatou N’jie, Erik Solbakken
Partecipanti: 39
Opening Act Finale: Alexander Rybak – “Fairytale”
Interval Act Prima Semifinale: Human Sounds
Interval Act Seconda Semifinale: Human sounds e esibizione di breakdance
Interval Act Finale: Flash Mob con Madcon in £Glow”
Votazione: sia nella semifinale che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utlizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Germania – Lena Meyer-Landrut
Lo show
L’edizione 2010 vide partecipare il minor numero di paesi in gara dal 2006: Repubblica Ceca, Ungheria, Montenegro e Andorra si ritirarono.
La struttura delle votazioni delle semifinali fu cambiata affinché i risultati fossero determinati dalla combinazione del 50% dei voti delle giurie nazionali ed il 50% del televoto, consentendo di ovviare al problema del “block-vote” cioè del voto ai paesi vicini. I 10 paesi con i punteggi più alti in ogni semifinale si qualificarono per la finale.
Quest’anno il televoto fu aperto sin dalla prima esibizione e non solo dal termine di tutte le esecuzioni dei cantanti in gara.
Il tema di quest’anno fu “Share the moment”.
I finalisti della Prima Semifinale furono: Albania, Belgio, Bielorussia, Bosnia e Erzegovina, Grecia, Islanda, Moldavia, Portogallo, Russia e Serbia.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Armenia, Azerbaigian, Cipro, Danimarca, Georgia, Irlanda, Israele, Romania, Turchia e Ucraina.
Durante l’esibizione del rappresentante spagnolo, Daniel Diges, Jimmy Jump, un disturbatore di professione, salì sul palco per avvicinarsi ai ballerini. Daniel Diges e i suoi backing continuarono imperturbabili il loro numero, mentre la sicurezza portava via Jimmy Jump. Alla Spagna fu poi permesso di riproporre il loro pezzo al termine di tutte le esibizioni degli altri Paesi.
La Germania vinse dopo ben 28 anni l’ESC grazie al brano Satellite eseguito da Lena Meyer- Andrut.
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Lena Meyer-Landrut
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Nadia Hasnaoui, Haddy Jatou N'jie, Erik Solbakken
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Scenografia 2010
Eurovision Song Contest 2011
Data: martedì 10 maggio, giovedì 12 maggio e sabato 14 maggio
Luogo: Fortuna Düsseldorf Arena
Televisione: ARD
Presentatori: Anke Engelke, Judith Rakers e Stefan Raab
Partecipanti: 43
Opening Act Finale: Stefan Raab e Lena Meyer-Landrut – “Satellite”
Interval Act Prima Semifinale: The Cold Steel Drummer
Interval Act Seconda Semifinale: The Flying Steps – “Flying Bach”
Interval Act Finale: Jan Delay – “Oh Jonny” e “Klar”
Votazione: sia nella semifinale che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utlizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Azerbaigian – Nigar Camal e Eldar Qasımov
Lo show
Austria, Italia, San Marino e Ungheria fecero il loro ritorno, mentre Andorra, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Monaco, e Montenegro non parteciparono nemmeno quest’anno.
In quest’edizione furono presenti, quindi, 43 Paesi e la finale fu a 25 (i Big 4 divennero Big 5 con il ritorno dell’Italia, terzo contributore EBU).
Lo slogan dell’evento fu “Fell your heart beat!”. Il simbolo del tema fu un cuore pulsante composto da raggi di luce multicolore.
I finalisti della Prima Semifinale furono: Serbia, Russia, Georgia, Svizzera, Finlandia, Islanda, Ungheria, Lituania, Azerbaigian e Grecia.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Bosnia e Erzegovina, Austria, Ucraina, Moldavia, Svezia, Slovenia, Romania, Estonia, Danimarca e Irlanda.
All’inizio della Prima Semifinale, la presentatrice Anke Engelke, dà un caloroso bentornato all’Italia pronunciando in Italiano: “Bentornata Italia! Dove siete stati negli ultimi 14 anni? Dove?”
La trasmissione della prima semifinale fu disturbata a causa dell’interruzione di alcune connessioni tra il sistema centrale e le cabine dei commentatori. L’incidente capitò 20 minuti dopo l’inizio del live, nonostante le prove si fossero svolte perfettamente. Diversi TV furono colpiti dal problema, Belgio, Svizzera, Regno Unito, Austria, Portogalle e anche la Germania. I commentatori furono costretti a commentare tramite telefono fisso o cellulare. Il giorno successivo la produzione tedesca si scusò e assicurò che l’incidente aveva interessato solo i commenti e non le esibizioni. L’EBU dichiarò che questo incidente non ebbe ripercussioni sui risultati.
A rappresentare San Marino c’è Senhit Zadik Zadik con il brano Stand by, che purtroppo non riesce a raggiungere la Finale.
Vinse l’Azerbaigian con il brano Running scared eseguito dal duo Nigar Camal e Eldar Qasımov.
Dopo 13 edizioni, come visto, l’Italia rientra all’Eurovision Song Contest e lo fa alla grande. Il nostro rappresentante Raphael Gualazzi, infatti, si classifica al secondo posto (primo per le giurie nazionali) con la canzone vincitrice della sezione giovani di Sanremo 2010, Follia d’amore (Madness of love), che per l’occasione viene cantata in parte in inglese.
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Nigar Camal e Eldar Qasımov
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Raphael Gualazzi
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Senhit Zadik Zadik
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Anke Engelke, Judith Rakers e Stefan Raab
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Scenografia 2011
Eurovision Song Contest 2012
Data: martedì 22 maggio, giovedì 24 maggio e sabato 26 maggio
Luogo: Baku Crystal Hall
Televisione: Ictimai TV
Presentatori: Leyla Aliyeva, Eldar Qasımov e Nargiz Birk-Peterson
Partecipanti: 42
Opening Act Finale: Alim Qasimov, Ell & Nikki – “Running Scared”
Interval Act Prima Semifinale: Natig Rhythm Group
Interval Act Seconda Semifinale: Marija Šerifović, Dima Bilan, Alexander Rybak, Lena, Ell & Nikki
Interval Act Finale: Emin Agalarov – “Never Enough”[
Votazione: sia nella semifinale che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utlizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Svezia – Loreen
Lo show
Lo slogan di quest’edizione fu ”Light your fire“, con chiaro riferimento al soprannome dell’Azerbaigian, Terra del fuoco.
Il gruppo di riferimento dell’UER decise, a partire da questa edizione, di ripristinare la cosiddetta “finestra-televoto”. Diversamente da ciò che accadde nelle precedenti due edizioni, i paesi non hanno poterono più votare sin dalla prima esibizione, ma, solo dopo che l’ultimo paese si fosse esibito. Questo sistema venne usato l’ultima volta all’Eurovision Song Contest 2009 edizione tenutasi a Mosca. Questa scelta fece seguito ad un’attenta analisi del televoto che indicò come i telespettatori sceglessero di televotare maggiormente solo dopo aver visionato tutte le esibizioni. A sostegno della finestra-televoto ci fu anche l’argomento “comparsa grafiche”, che per mostrare le informazioni relative al televoto, avrebbero potuto infastidire la visione delle esibizioni, occupando più del 25% dello schermo.
Come nel 2008 e nel 2011, presero parte all’ESC 42 nazioni. Nelle due semifinali si sfidarono, in totale, 36 paesi, visto che Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito sono qualificati automaticamente alla finale, in qualità di maggior contributori per l’EBU (Big 5), e l’Azerbaigian il paese ospitante.
I finalisti della Prima Semifinale furono: Romania, Moldavia, Islanda, Ungheria, Danimarca, Albania, Cipro, Grecia, Russia e Irlanda.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Lituania, Bosnia e Erzegovina, Serbia, Ucraina, Svezia, ERI di Macedonia, Norvegia, Estonia, Malta e Turchia.
Durante la prima Semifinale, l’EBU autorizzò l’emittente albanese (RTSH) a rinviare la trasmissione e quindi ad utilizzare solo i voti della giuria a causa di un grave incidente di autobus nel paese.
A rappresentare San Marino troviamo Valentina Monetta con il brano The social network song (Oh oh – uh – oh oh). In origine la canzone, pensata per un’altra artista che all’ultimo momento si ritirò, aveva nel titolo e nel testo la parola “Facebook”. Questo, però, infrange le regole dell’EBU che vieta nei brani in gara riferimenti a marchi registrati. Ralph Siegel, l’autore del brano, dovette quindi modificarlo. Nonostante la buona esibizione, Monetta non riesce a raggiungere la Finale.
A vincere fu la Svezia con il brano Euphoria eseguito da Loreen.
A rappresentare l’Italia, classificandosi nona, c’è Nina Zilli con il brano L’amore è femmina (Out of love). Come lo scorso anno il nostro portabandiera è stato scelto da una commissione interna fra tutti i partecipanti del Festival di Sanremo.
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Loreen
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Nina Zilli
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Valentina Monetta
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Leyla Aliyeva, Eldar Qasımov e Nargiz Birk-Peterson
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Scenografia
Eurovision Song Contest 2013
Luogo: Malmö Arena
Televisione: SVT
Presentatori: Petra Mede
Partecipanti: 39
Opening Prima Semifinale: Loreen – “Euphoria”
Opening Seconda Semifinale: “Urban Orchestra”
Opening Act Finale: “We Write the Story”
Interval Act Prima Semifinale: Northern Lights
Interval Act Seconda Semifinale: Swedish Pop Voices
Interval Act Finale: Loreen, Swedish Smörgåsbord, Sarah Dawn Finer
Votazione: sia nelle semifinali che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utlizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Danimarca – Emmelie De Forest
Lo show
Il tema di quest’anno fu “We are one”.
Presero parte all’ESC, 39 nazioni. Rispetto all’anno precedente Bosnia e Erzegovina, Portogallo, Slovacchia e Turchia decisero di non partecipare.
La grande novità introdotta quest’anno fu quella che vide scomparire, almeno in parte, il sorteggio per decidere l’ordine di esibizione dei cantanti. Furono, infatti, sorteggiate solo le nazioni da dividere nelle due Semifinali, ma la scaletta delle esibizioni fu decisa dai produttori dello show. Questo per dare maggior ritmo all’evento televisivo e per evitare che ci fossero una serie di brani simili.
Altra importante novità fu quella relativa al calcolo del punteggio. Le giurie nazionali dovettero stilare una classifica di tutti i brani in ciascuna delle tre gare. Ogni giurato calssificò tutte le canzoni in ordine di preferenza e valutò ogni canzone, tranne quella dal proprio paese, naturalmente. Anche con i risultati del televoto venne stilata una classifica dei brani dal primo all’ultimo. Le classifiche del televoto e quelle della giuria vennero poi combinate in modo da assegnare i 12 punti al brano posizionatosi più in alto nella classifica combinata, 10 punti per la seconda canzone classificata, 8 punti il brano classificato terzo e così via. prima di questa modifica al regolamento, venivano prese in considerazione solo le prime dieci canzoni, mentre da quest’anno tutte le canzoni sarebbero state valutate individualmente, sebbene venne resa nota solo la top 10 di ogni Paese, durante gli spettacoli dal vivo. Nonostante le modifiche, gli spettatori non notarono alcun cambiamento nei tradizionali calling del sabato sera.
I finalisti della Prima Semifinale furono: Estonia, Danimarca, Russia, Ucraina, Paesi Bassi, Lituania, Bielorussia, Moldavia, Irlanda e Belgio.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Azerbaigian, Finlandia, Malta, Islanda, Grecia, Armenia, Ungheria, Norvegia, Georgia e Romania.
Valentina Monetta ritorna in qualità di rappresentante di San Marino, sempre con Ralph Siegel come autore. Il brano, questa volta scritto appositamente per lei, si intitolava Crisalide (Vola). Data come certo il passaggio in Finale, purtroppo non riuscirà a raggiungerla per un soffio, classificandosi all’11° posto.
A vincere è la Danimarca con il brano Only teardrops eseguito da Emmelie De Forest.
A rappresentare l’Italia c’è Marco Mengoni, che si classica settimo, con il brano L’essenziale, vincitore di Sanremo 2013.
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Emmelie De Forest - Sander Hesterman (EBU)
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Marco Mengoni - Dennis Stachel (EBU)
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Valentina Monetta - Dennis Stachel (EBU)
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Petra Mede - Dennis Stachel (EBU)
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Eurovision Song Contest 2014
Data: martedì 6 maggio, giovedì 8 maggio e sabato 10 maggio
Luogo: B&W Hallerne
Televisione: DR
Presentatori: Nikolaj Koppel, Pilou Asbæk e Lise Rønne
Partecipanti: 37
Opening Prima Semifinale: Emmelie de Forest
Opening Seconda Semifinale: Tango della gelosia
Opening Act Finale: Flags Parade
Interval Act Prima Semifinale: Il brutto anatroccolo con Mike Sheridan (musica di Brent Fabric)
Interval Act Seconda Semifinale: Jessica Mauboy – Sea of flags – Eurovision Dance
Interval Act Finale: Inno alla gioia, “12 Point Song”, Emmelie De Forest con i 26 finalisti – Rainmaker
Votazione: sia nelle semifinali che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utlizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Austria – Conchita Wurst
Lo show
La Danimarca ospitò il concorso per la terza volta (la prima fu nel 1964, anno in cui vinse Gigliola Cinquetti, mentre la seconda fu nel 2001).
Trentasette i paesi in gara; ritornaronono Polonia e Portogallo, mentre Bulgaria , Croazia , Cipro e Serbia decisero di non partecipare a questa edizione.
Per la terza volta consecutiva Valentina Monetta rappresentò San Marino, riuscendo a qualificarsi per la Finale con la canzone Maybe.
Questa fu l’ultima edizione dell’ESC ad utilizzare il logo generico introdotto nel 2004.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Armenia, Svezia, Islanda, Russia, Azerbaigian, Ucraina, Paesi Bassi, Montenegro e Ungheria.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Malta, Norvegia, Polonia, Austria, Finlandia, Bielorussia, Svizzera, Grecia, Slovenia e Romania.
Rispetto allo scorso anno, l’EBU modificò le regole relative al voto della giuria, in seguito ad alcuni tentativi di brogli nella precedendte edizione. Secondo le nuove regole, i nomi di tutti i componenti della giuria furono resi noti il 1 maggio, prima della gara. Inoltre, l’EBU/EUROVISION pubblicò la classifica presentata da ciascun membro della giuria individuale per tutti gli spettacoli subito dopo la finale e, quindi, i risultati parziali delle votazioni della giuria e il televoto per ogni paese. Da quest’anno poterono sedere in giuria solo professionisti dell’industria musicale che non vi siano già stati durante in una delle precedenti due edizioni del concorso.
A vincere fu il brano Rise like a phoenix, interpretato dalla drag queen Conchita Wurst per l’Austria, Paese che non vinceva il concorso dal 1966. La vittoria dell’artista austriaca ha anche un forte significato rispetto alla lotta per i diritti LGBT in Europa.
A vincere è la Danimarca con il brano Only teardrops eseguito da Emmelie De Forest.
Scelta interna per la RAI che punta su Emma Marrone come rappresentante dell’Italia con la canzone, scritta da lei stessa, La mia città. Sfortunatamente la cantante salentina riesce a classificarsi solo al 21° posto.
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Conchita Wurst
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Emma Marrone
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Valentina Monetta
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Pilou Asbæk, Lise Rønne e Nikolaj Koppel,
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Eurovision Song Contest 2015
Data: martedì 19 maggio, giovedì 21 maggio e sabato 23 maggio
Luogo: Wiener Stadthalle
Televisione: ORF
Presentatori: Mirjam Weichselbraun, Alice Tumler, Arabella Kiesbauer e Conchita Wurst
Participanti: 40
Opening Prima Semifinale: “Rise Like a Phoenix” eseguita da Conchita Wurst con la Vienna Radio Symphony Orchestra
Opening Act Finale: “Building Bridges”, eseguita da Mirjam, Alice, Arabella, Conchita Wurst e Left Boy, con Superar Children’s Choir, Vienna Boys’ Choir, e la Vienna Radio Symphony Orchestra,
Interval Act Prima Semifinale: Pets in Vienna
Interval Act Seconda Semifinale: Eurovision voting funny moments
Interval Act Finale: Martin Grubinger, Conchita Wurst – You are unstoppable e Firestorm
Votazione: sia nelle semifinali che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utlizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Svezia – Måns Zelmerlöw
Lo show
La 60ª edizione dell’Eurovision Song Contest si svolse a Vienna, che ospitò per la seconda volta dopo averlo fatto nel lontano 1967.
Furono ben 40 i Paesi che gareggiarono quest’anno. Rispetto all’anno precedente ci fu il ritorno di Cipro, Repubblica Ceca e Serbia, mentre l’Ucraina decise di ritirarsi. Ma la grande novità fu la partecipazione in via eccezionale e una tantum per la 60ª edizione dell’Australia. Il Paese ebbe accesso direttamente in Finale e fu l’unico ammesso a votare in entrambe le Semifinali. In caso di vittoria non avrebbe potuto ospitare l’edizione successiva, ma la TV australiana SBS avrebbe dovuto organizzarlo in una città europea in collaborazione con l’EBU e con la TV dello Stato prescelto. A rappresentare l’Australia ci fu Guy Sebastian che terminò la gara al quinto posto con Tonight again.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Armenia, Belgio, Grecia, Estonia, Serbia, Ungheria, Russia, Albania, Romania e Georgia.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Lituania, Montenegro, Norvegia, Israele, Lettonia, Azerbaigian, Svezia, Cipro, Slovenia e Polonia.
A vincere, dopo soli due anni dalla precedente vittoria, fu la Svezia rappresentata da Måns Zelmerlöw che interpreta Heroes.
Per San Marino troviamo Michele Perniola e Anita Simoncini con il brano, che porta la firma di Ralph Siegel, Chain of lights. Sfortunatamente non riescono ad andare oltre la penultima posizione della loro Semifinale.
La RAI ritorna ad utilizzare il Festival di Sanremo come selezione per il proprio rappresentante. Il regolamento dell’edizione 2015, infatti, prevedeva che il vincitore del Festival della canzone italiana avrebbe avuto l’opportunità di rappresentare l’Italia a Vienna.
Il trio Il Volo vince Sanremo 2015 e accetta di difendere i nostri colori con il brano Grande amore. Il risultato sarà un ottimo terzo nella classifica finale e il primo posto nella classifica del solo televoto.
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Måns Zelmerlöw
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Il Volo
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Anita Simoncini e Michele Perniola
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Arabella Kiesbauer, Mirjam Weichselbraun e Alice Tumler,
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Conchita Wurst
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Scenografia
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Scenografia
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Scenografia
Eurovision Song Contest 2016
Luogo: Globen Arena
Televisione: SVT
Presentatori: Petra Mede e Måns Zelmerlöw
Partecipanti: 42
Opening Prima Semifinale: “Heroes” – Måns Zelmerlöw
Opening Seconda Semifinale: That’s Eurovision” – Petra Mede e Måns Zelmerlöw
Opening Act Finale: “Parade of Flags”: tributo al design della moda e alla dance music svedese
Interval Act Prima Semifinale: The Grey People
Interval Act Seconda Semifinale: Man vs Machine
Interval Act Finale: Justin Timberlake – “Rock Your Body” e “Can’t Stop the Feeling!”, “Love Love Peace Peace”, “Lynda Woodruff” by Sarah Dawn Finer, “Fire in the Rain” e”Heroes” – Måns Zelmerlöw
Votazione: sia nelle semifinali che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utilizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Ucraina – Jamala
Lo show
La 61ª edizione dell’Eurovision Song Contest si svolse a Stoccolma, città che aveva già ospitato nel 1975 e nel 2000 l’evento.
42 i Paesi che gareggiarono quest’anno. Rispetto all’anno precedente ci fu il ritorno della Bosnia e Erzegovina, della Bulgraia, della Croazia e dell’Ucraina. Il Portogallo decise di ritirarsi. Anche la Romania fu costretta, dall’EBU, al ritiro a seguito del mancato pagamento dei debiti per un totale di 16 milioni di Franchi Svizzeri.
Dopo il debutto dell’anno precedente ritornè anche l’Australia, ma da quest’anno come semifinalista e non più come finalista di diritto.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Armenia, Azerbaigian, Austria, Cipro, Croazia, Malta, Repubblica Ceca, Russia e Ungheria.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Australia, Belgio, Bulgaria, Georgia, Lettonia, Lituania, Polonia e Ucraina.
A vincere fu l’Ucraina rappresentata da Jamala che interpretò 1944. Il testo racconta della deportazione dei tatari di Crimea negli anni ’40 per volere dell’Unione Sovietica di Iosif Stalin. Jamala si è ispirata alla storia della sua bisnonna Nazylchan, che aveva circa 25 anni quando è stata costretta a trasferirsi nella brulla Asia Centrale con i suoi quattro figli, una delle quali è morta durante il viaggio. La deportazione è avvenuta mentre il bisnonno di Jamala stava lottando a fianco dell’Armata Rossa nella Seconda guerra mondiale, impedendogli di proteggere la sua famiglia. Il ritornello della canzone, cantato in lingua tatara di Crimea, è basato sulle parole della canzone popolare Ey, güzel Qırım che Jamala aveva ascoltato dalla bisnonna e che raccontava il rimpianto di non aver potuto passare la giovinezza nella propria terra.
Per San Marino troviamo Serhat con il brano I Didn’t Know. Sfortunatamente non riesce ad andare oltre la dodicesima posizione della sua Semifinale.
Novità nell’annuncio dei voti. Negli anni precedenti i risultati delle giurie e del televoto furono presentati come un risultato combinato, pari al 50% del punteggio finale. Da quest’anno, i risultati delle giurie e quelli del pubblico di ogni paese vennero presentati separatamente. Al termine del televoto, ogni portavoce nazionale dei 43 paesi partecipanti fu chiamato a presentare i punti della giuria di professionisti. Al termine della presentazione dei punteggi delle giurie, furono annunciati dai presentatori, i punti del televoto di tutti i paesi partecipanti, fornendo un punteggio per ogni canzone, a cominciare dal paese che ha ricevuto meno punti da parte del pubblico e terminando con il paese che ha ricevuto il maggior numero di punti.
Come già accaduto l’anno precedente, ai vincitori della sezione Campioni è stato riservato il diritto di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2016. In seguito alla rinuncia degli Stadio, tale diritto è stato assegnato dalla RAI a Francesca Michielin, classificatasi seconda nella categoria Campioni con il brano Nessun grado di separazione. A Stoccolma, Francesca, porta una versione parzialmente in inglese del brano, No degree of separation, e si classifica al 16° posto con 124 punti.
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Jamala
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Francesca Michielin
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Serhat Hacıpaşalıoğlu
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Petra Mede e Måns Zelmerlöw
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Scenografia
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Eurovision Song Contest 2017
Data: martedì 9 maggio, giovedì 11 maggio e sabato 13 maggio
Luogo: International Exhibition Centre, Kiev
Televisione: UA:PBC
Presentatori: Oleksandr Skičko, Volodymyr Ostapčuk, Timur Mirošnyčenko
Partecipanti: 42
Opening Prima Semifinale: “Spinning” – Monatik
Opening Seconda Semifinale: Eurovision Medley – Oleksandr Skichko e Volodymyr Ostapchuk
Opening Act Finale: Flags Parade
Interval Act Prima Semifinale: “1944” e “Zamanyly” – Jamala, Verka Serduchka
Interval Act Seconda Semifinale: Apache CREW “The Children’s Courtyard”, Verka Serduchka
Interval Act Finale: “It’s Magical” – Ruslana, ONUKA & NAOFI (National Academic Orchestra of Folk Instruments of Ukraine), “I Believe in U” – Jamala con Anna Kuksa, Naile Ibraimova e Kemi Oke
Votazione: sia nelle semifinali che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utilizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Portogallo – Salvador Sobral
Lo show
La 62ª edizione dell’Eurovision Song Contest si svolse a Kiev, città che aveva già ospitato nel 2005 l’evento.
42 i Paesi che gareggiarono quest’anno. Rispetto all’anno precedente ci fu il ritorno del Portogallo e della Romania. La Bosnia ed Erzegovina decise di ritirarsi.
I finalisti della Prima Semifinale furono: Armenia, Australia, Belgio, Cipro, Grecia, Moldavia, Polonia, Portogallo e Svezia.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Austria, Bielorussia, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Israele, Norvegia, Paesi Bassi, Romania e Ungheria.
A vincere fu il Portogallo rappresentato da Salvador Sobral che interpretò Amar pelos dois.
Per San Marino troviamo Valentina Monetta e Jimmie Wilson con il brano Spirit of the Night. Sfortunatamente non riescono ad andare oltre la diciottesima posizione della loro Semifinale.
Francesco Gabbani, in qualità di vincitore del Festival di Sanremo 2017, rappresenta l’Italia con la trascinante Occidentali’s Karma. Dato come favorito alla vittoria, Gabbani e la sua scimmia che balla terminano la corso al 6° posto con 334 punti.
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Salvador Sobral
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Francesco Gabbani
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Valentina Monetta e Jimmie Wilson
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Timur Mirošnyčenko, Oleksandr Skičko, Volodymyr Ostapčuk
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Scenografia
Eurovision Song Contest 2018
Data: martedì 8 maggio, giovedì 10 maggio e sabato 12 maggio
Luogo: Altice Arena, Lisbona, Portogallo
Televisione: RTP
Presentatori: Filomena Cautela, Sílvia Alberto, Daniela Ruah, Catarina Furtado
Partecipanti: 43
Opening Act Finale: Ana Moura (“Fado Loucura”) E Mariza (“Barco Negro”), Flags Parade
Interval Act Prima Semifinale: “Amar pelos dois” – Tutti gli artisti partecipanti, Planet Portugal, ESC-lopedia
Interval Act Seconda Semifinale: Presentatrici ballano su musica di brani vincitori dell’Eurovision, Planet Portugal, ESC-lopedia
Interval Act Finale: Mano a mano” e “Amar pelos dois” Caetano Veloso e Salvador Sobral, Branko featuring Sara Tavares (“Ter Peito e Espaço”), Dino D’Santiago (“Nova Lisboa”) e Mayra Andrade (“Reserva Pra Dois”)
Votazione: sia nelle semifinali che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utilizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Portogallo – Salvador Sobral
Lo show
La 63ª edizione dell’Eurovision Song Contest si svolse a Lisbona, in Portogallo per la prima volta in assoluto, grazie alla vittoria di Salvador Sobral con “Amar pelos dois” all’edizione precedente.
43 i Paesi che gareggiarono quest’anno. Rispetto all’anno precedente ci fu il ritorno della Russia.
I finalisti della Prima Semifinale furono: Albania, Austria, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Irlanda, Israele, Lituania e Repubblica Ceca,.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Australia, Danimarca, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Serbia, Slovenia, Svezia, Ucraina e Ungheria.
A vincere fu Israele rappresentato da Netta Barzilai che interpretò Toy.
Per San Marino troviamo Jessika Muscat e Jenifer Brening con il brano Who We Are. Sfortunatamente non riescono ad andare oltre la diciassettesima posizione della loro Semifinale.
A rappresentare l’Italia ci sono Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”. Concludono la gara al quinto posto con 308 punti.
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Netta
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Ermal Meta e Fabrizio Moro
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Jessika Muscat e Jenifer Brening
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Daniela Ruah, Sílvia Alberto, Catarina Furtado, Filomena Cautela
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Scenografia
Eurovision Song Contest 2019
Data: martedì 14 maggio, giovedì 16 maggio e sabato 18 maggio
Luogo: Expo Tel Aviv, Tel Aviv, Israele
Televisione: IPBC/KAN
Presentatori: Erez Tal, Bar Refaeli, Assi Azar, Lucy Ayoub
Partecipanti: 41
Opening Act Prima Semifinale: “Toy” – Netta Barzilai
Opening Act Finale: “Diva” e “Tel Aviv” – Dana International, “Ey Sham” – Ilanit. “Golden Boy” performed by Nadav Guedj, Flag parade
Interval Act Prima Semifinale: “Just the Way You Are” – Dana International
Interval Act Seconda Semifinale: “A Million Dreams” – Shalva Band, Lior Suchard
Interval Act Finale: “Heroes” – Conchita Wurst, “Fuego” – Måns Zelmerlöw, “Dancing Lasha Tumbai” – Eleni Foureira, “Toy” – Verka Serduchka, “Hallelujah” – “Nana Banana” – Netta Barzilai, “Bo’ee – Come to Me” – Idan Raichel, “Future” ft. Quavo, “Like a Prayer” – “Dark Ballet” – Madonna, Gal Gadot
Votazione: sia nelle semifinali che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utilizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Paesi Bassi – Duncan Laurence
Lo show
La 64ª edizione dell’Eurovision Song Contest si svolse a Tel Aviv, in Israele, Paese che aveva già ospitato le edizioni del 1979 e del 1999).
41 i Paesi che gareggiarono quest’anno. Rispetto all’anno precedente ci fu il ritiro di Bulgaria e Ucraina.
I finalisti della Prima Semifinale furono: Australia, Bielorussia, Cipro, Estonia, Grecia, Islanda, Repubblica Ceca, San Marino Serbia e Slovenia.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Albania, Azerbaigian, Danimarca, Macedonia del Nord, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Russia, Svezia e Svizzera.
A vincere furono i Paesi Bassi rappresentati da Duncan Laurence che interpretò Arcade.
Per San Marino troviamo di nuovo Serhat, che a differenza del 2016, riesce a portare in Finale il piccolo Stato con il brano Say Na Na Na.
A rappresentare l’Italia c’è Mahmood con “Soldi”. Il cantante milanese ottiene un ottimo secondo posto con 472 punti.
Risultati
Galleria fotografica
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Logo ESC 2019 - Dare to dream
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Duncan Laurence
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Mahmood
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Serhat
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Assi Azar, Lucy Ayoub, Erez TalBar Refaeli,
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Scenografia
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