Il progetto di una delle band più apprezzate della musica italiana vede la luce nella seconda metà degli anni ’80, quando sotto lo pseudonimo de Gli Inudibili tentano un assalto con varie demo a etichette indipendenti e produttori musicali underground, senza però riscontrare successo, fino a quando nel 1992 non trovano interesse nel produttore Fabrizio Barbacci, che decide di dar loro un’occasione nella Black Out/Polygram. La formazione si arricchisce di nuovi membri e cambiano il loro nome in Negrita, ispirandosi al brano Hey! Negrita firmato The Rolling Stones.
Nonostante la forte esposizione radiofonica del singolo di lancio Cambio, il primo album omonimo della band, rilasciato nel ’94, ottiene un tiepido riscontro nelle vendite, nonostante gli apprezzamenti della critica. A donare al gruppo popolarità è la collaborazione con Ligabue nel brano L’han detto anche gli Stones, contenuto nell’album A che ora è la fine del mondo?, intanto iniziano un importante tour nei club italiani.
L’anno successivo arriva il primo successo con il minialbum (composto da sole sei tracce più una ghost track) Paradisi per illusi, che vende oltre sessanta mila copie. Nel 1997 i Negrita si barricano in una casa colonica nelle vicinanze di Capolona, in provincia di Arezzo, per lavorare al loro terzo disco, che registrano presso il Kingsway Studio di Daniel Lanois a New Orleans, prima dell’uragano che ne ha causato la distruzione. Il disco, intitolato XXX, vendette oltre cento mila copie (disco di platino) grazie all’enorme successo di Ho imparato a sognare che, inserito nella colonna sonora del film cult Tre uomini e una gamba del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, è entrata di diritto nell’olimpo dei grandi classici della canzone italiana.
Dopo una piccola pausa per ricaricare le energie dopo l’XXX Tour, i Negrita firmano l’intera colonna sonora del film Così è la vita, sempre di Aldo, Giovanni e Giacomo, e nel 1999 incidono l’album Reset che li vede approcciarsi a sonorità più elettroniche. Il pubblico apprezza e per loro arriva un altro disco di platino, ma si rivela soltanto una parentesi, perché nel 2001 la band ritorna al sound delle origini nel disco Radio Zombie, il cui tour arriva a totalizzare oltre duecento mila presenze.
Due anni dopo, in occasione del primo decennale dalla formazione del gruppo, pubblicano il primo best of intitolato proprio come il brano che ha ispirato il loro nome: Hey! Negrita, al suo interno trova spazio anche Tonight, il brano con cui debuttano al Festival di Sanremo 2003. Il loro rock però non conquista la platea sanremese, che li piazza soltanto diciottesimi nella classifica finale.
A gennaio del 2005 esce L’uomo sogna di volare, album che porta al suo interno tracce evidenti del tour che l’anno precedente li ha portati in giro per l’America latina, e nell’estate dello stesso anno impazza nelle radio il tormentone Rotolando verso sud, tra i successi più memorabili della band. Sempre nel 2005 arriva la seconda nomination agli MTV Europe Music Awards nella categoria Miglior gruppo italiano.
Negli anni la band è stata molto attiva nel sociale: ricordiamo quando nel 2008 aderirono all’iniziativa di Save The Children contro le mine anti uomo incidendo un duetto con l’artista colombiano Juanes riprendendo il suo brano La vida… es un ratico con l’adattamento del titolo italiano Dove le pietre sono mine. Lo stesso anno esce il nuovo album del gruppo, HELLdorado, che porta enorme successo alla band, grazie alle celebri hit Che rumore fa la felicità? e Radio Conga. Il disco venne pubblicato anche in Argentina, anticipando il nuovo tour nel paese.
Arriva nel 2011 l’ottavo album in studio del gruppo, Dannato vivere, anticipato dal singolo di grande successo Brucerò per te. Nel disco non sarà sempre Pau, lo storico frontman, a cantare le tracce: infatti in E sia splendido e nel secondo singolo Il giorno delle verità la voce è quella del chitarrista Drigo.
Nel 2013 i Negrita partono alla volta dell’Unplugged Tour, in cui in una delle tappe a far loro visita ci sarà il primo, storico batterista, Zama, per suonare con la band brani esclusivi mai più riproposti nelle successive tappe. Sempre nel 2013 arriva l’abbandono del bassista Franky Ciccio Li Causi per “coltivare altre aspirazioni e di inseguire altri obbiettivi”, così come recita il comunicato ufficiale.
Nel luglio dello stesso anno viene annunciata l’uscita del loro nuovo progetto discografico che doveva inizialmente chiamarsi Unplugged Sessions, ma per motivi di copyright si è poi optato per il titolo Déjà vu. Al suo interno le canzoni proposte in chiave acustica nel tour appena concluso più gli inediti Anima lieve e La tua canzone. Il disco debutta direttamente alla numero uno della classifica FIMI.
Nel marzo 2015 esce 9, il nono album della band per Universal Music Italia, lanciato dal singolo Il gioco. Debuttato alla numero uno della classifica FIMI, il lavoro è stato certificato disco d’oro per le vendite. Alla base c’era l’idea di rispolverare l’anima rock degli esordi, e ciò si può notare nella musica dell’album e nel tour promozionale, che li ha visti tornare alla dimensione intima e raccolta dei club. La scelta si è rivelata un grande successo, con numerosi sold out e date raddoppiate. A ottobre dello stesso anno sono poi partiti alla volta di un minitour mondiale a Londra, Tokyo e Los Angeles.
La loro pubblicazione più recente e Desert Yacht Club, pubblicato nel marzo 2018 e anticipato dai singoli Adios Paranoia e Scritto sulla pelle. Nel nuovo lavoro la band ha omaggiato lo straordinario deserto di Joshua Tree, visitato in precedenza. Un disco a cui la band è molto legata che dovrebbe tornare nei negozi in una versione rinnovata in occasione del loro ritorno sul palco del Festival di Sanremo 2019. Il brano con cui cercheranno di espugnare l’Ariston tra qualche giorno si intitola I ragazzi stanno bene, scritto da Pau e da uno dei cantautori più talentuosi dell’era musicale moderna italiana, Il Cile.
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