Sietse Bakker, Produttore Esecutivo dell’Eurovision Song Contest 2021, intervistato da Jan Bors, ex capodelegazione della Repubblica Ceca, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle esibizioni “live-on-tape”.
Come annunciato a novembre, nel caso gli scenari in cui organizzare l’Eurovision 2021, fossero il terzo (ESC con limitazioni degli spostamenti) o il quarto (ESC in lockdown), gli artisti dovranno concorrere con esibizioni registrate preventivamente, nei propri Paesi.
Bakker ha spiegato che alle emittenti sarà data una maggiore flessibilità nella registrazione delle loro performance rispetto a quanto visto all’ultimo Junior Eurovision Song Contest. Non sarà richiesto, infatti, di ricreare la stessa scenografia per la propria esibizione, come invece è accaduto per il JESC.
La scelta del team organizzativo dell’Eurovision Song Contest 2021, si basa sull’idea che potrebbe risultare noioso vedere la stessa identica scenografia 41 volte. Sebbene i contenuti delle performance preregistrate siano stati stabiliti in maniera precisa (non potranno essere utilizzate realtà aumentata o virtuale, sovrapposizioni, riprese tramite droni, acqua, chromakey o schermi verdi), le emittenti avranno comunque la possibilità di esprimere la propria creatività.
Il termine ultimo di consegna delle esibizioni registrate, per tutte le emittenti partecipanti, è fissato per fine marzo.
Qui è possibile recuperare l’intervista completa a Sietse Bakker.
Foto: © Stijn Smulders